La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 11 agosto 2016

Bernie Sanders sostiene Dilma: il suo impeachment è come un golpe

In una nota divulgata martedì 9 agosto, la presidente Dilma Rousseff ha ringraziato il senatore nordamericano Bernie Sanders per la solidarietà a lei espressa. Sanders si dice preoccupato per la rottura della democrazia brasiliana e esige che gli Stati Uniti prendano posizione sulle “istituzioni democratiche di uno dei nostri alleati più importanti che stanno essendo minate”. La maggioranza del Senato intanto decide di proseguire con il golpe.
Ecco il testo della presidente
La minaccia alla democrazia brasiliana a causa del processo di impeachment mosso contro di me è oggetto di critiche di personalità politiche importanti come senatori e deputati europei e nordamericani. Adesso è il senatore democratico del Vermont Bernie Sanders che esprime la sua preoccupazione per il rischi di rottura della democrazia brasiliana.
In un comunicato pubblicato sul suo sito Bernie Sanders denuncia il rischio di arretramento politico e sociale dovuto alla agenda del governo interino e illegittimo. Aggiunge che “il tentativo di rimuovere la presidente Rousseff non è un processo legale, ma politico”, critica Sanders.
Ringrazio per la solidarietà il senatore Bernie Sanders.
Rinnovo la mia intenzione di continuare a lottare in difesa del mio mandato, della democrazia brasiliane e dei diritti individuali e collettivi del popolo brasiliano.

Dilma Rousseff
Presidente da República

La nota di Bernie Sanders

“Sono profondamente preoccupato per il tentativo in corso per rimuovere la presidente democraticamente eletta del Brasile, Dilma Rousseff. Per molti brasiliani e osservatori il controverso processo di impeachment assomiglia più ad un colpo di Stato.
Dopo avere sospeso la prima donna presidente del Brasile per ragioni dubbie, il nuovo governo ad interim, senza un mandato per governare, ha abolito i ministeri delle donne, dell’eguaglianza razziale e dei diritti umani. Hanno immediatamente sostituito un’amministrazione diversificata e rappresentativa con un governo composto interamente da uomini bianchi. La nuova amministrazione, non eletta, rapidamente ha annunciati piani per imporre austerità, aumentare la privatizzazione e impiantare una agenda sociale di estrema destra.
Il tentativo di rimuovere la presidente Rousseff non è un processo legale, ma politico. Gli Stati Uniti non possono sedere in silenzio mentre le istituzioni democratiche di uno dei nostri alleati più importanti vengono minate. Dobbiamo dare appoggio alle famiglie lavoratrici del Brasile ed esigere che questa disputa venga risolta con elezioni democratiche.” 

Fonte: Rifondazione.it 

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