La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 29 ottobre 2015

Tanto gentile e non austero pare

di Gustavo Piga
Oggi ho letto qualcosa che spiega bene perché l’austerità effettiva di Renzi viene scambiata per politica espansiva dai più.
E’ un comunicato della CRUI – la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – in cui si prende atto della positiva apertura del Governo grazie all’assunzione di 1.500 ricercatori, prevista nel disegno di Legge di stabilità.
Un ottimo esempio dell’(apparente) atteggiamento espansivo e pro-occupazione del Governo.
Ma poche righe dopo, il comunicato CRUI precisa: “il finanziamento complessivo è ancora molto al di sotto della soglia necessaria per ripristinare la competitività internazionale del sistema: si parla di 1.500 ingressi a fronte di 10.000 uscite negli ultimi 8 anni“.
Ecco quindi perché il Governo Renzi è austero ma non sembra: nella sua manovra non c’è scritto che conferma un taglio di 8.500 (10.000-1.500) posti in 8 anni ideato da altri Governi prima di lui. No, c’è scritto che diminuisce il calo dei ricercatori di 1.500 unità. Anzi, che espande di 1.500 le unità. Brillante, non trovate? 
E poco vale sottolineare l’ovvio e cioè che questo Governo avrebbe potuto decidere di non confermare, anzi di rovesciare quella decisione dei governi precedenti e assumere, magari, 20.000 ricercatori e non i soli 1.500. Nel qual caso sarebbe stato sicuramente espansivo.
Tutti concentrati sui 1.500 in più e non sugli 8.500 in meno. Entrambe scelte di un Governo che ha deciso solo di effettuare una minore austerità rispetto ai precedenti, e non certo alcun tipo di espansione. Mettiamocelo bene in testa.

Fonte: sito dell'Autore 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.