di Mario Dogliani
1. “Che ne è stato, e che ne è ora, della Costituzione?” Avrebbe dovuto essere questa la prima domanda che una degna élite politica e intellettuale si sarebbe dovuta porre dopo il referendum del 4 dicembre. E invece questa domanda è stata rimossa. E’ evidente che il voto referendario segnalava uno sconvolgimento, una frattura del rapporto tra la politica della classe politica di governo e la politica desiderata dall’elettorato. Una frattura tra due immagini di società, e dunque, in ultima analisi, una frattura tra due modi diversi di concepire la costituzione, che di quella società dovrebbe essere la spina dorsale. E invece abbiamo assistito solo a una impennata del chiacchericcio sulle sorti del governo e sulla durata della legislatura. Tutto è stato ridotto alla politique politicienne.