di Mickey Zezima
“I cieli sono stati oscurati” (Barak Obama, 14 novembre 2015). Se gli estensori dei discorsi di Obama hanno una visione corretta e il terrorismo non è capace di “offuscare i cieli”, io mi pongo una domanda: quando noi decideremo vedere la luce? I cieli erano piuttosto bui sopra Dresda e Tokyo, e Hiroshima e Nagasaki. Quanta luce è stata fatta a No Gun Ri e a My lay, a Fallujah e a Haditha? Chiediamo a Medici Senza Frontiere cosa significa essere terrorizzati dall’oscurità.
La realtà: il Dipartimento degli Stati Uniti della (cosiddetta) Difesa (in passato chiamato Dipartimento della Guerra), ha creato un isolamento globale permanente, ma noi siamo troppo pesantemente condizionati a non fare niente di più che distogliere gli occhi dalle vittime che ci viene detto si meritano le nostre lacrime irrilevanti. Noi preghiamo per Parigi, noi sosteniamo la Forte Boston, noi ci identifichiamo con le pubblicazioni (razziste) francesi e ovviamente: Noi non dimenticheremo mai (ciò che noi siamo programmati a ricordare, questa è la realtà).
Io ho sventolato molte volte un articolo sulla propaganda che sta dietro la guerra e il terrorismo. Io ho decostruito la politica estera degli Stati Uniti in una serie di conferenze dall’est all’ovest del paese. Io ho scritto un intero fottuto libro su questo argomento. Quindi, io non posso rinnegare le realtà che ho documentato in tutti questi posti. E se voi ancora non le conoscete, vergognatevi. Ora impegnatevi. È per questo che esistono i motori di ricerca. Invece, io ho qualcosa per coloro che parlano di questo quando esprimono il loro desiderio per una cultura meno violenta. Io ho un suggerimento fatto di tre parole, che illuminano il cielo. O forse è solo una supplica? O forse perfino una domanda: date un nome al problema.
Vedete, se noi permettessimo a noi stessi di vedere lo stato del pianeta con delle lenti le più ampie possibili, noi ci renderemmo conto che, da qualunque parte noi siamo schierati, noi tutti condividiamo una carneficina. Esiste una netta minaccia comune che collega la repressione, la oppressione e la soppressione. Vi è un’altra frase fondamentale di tre parole che noi dobbiamo accettare perfino prima di poter vedere qualunque luce nei cieli: la tendenza maschile alla violenza.
Comunque voi vediate questo fenomeno, se terrorismo o controterrorismo, sia che lo chiamate crimini di guerra o autodifesa, sia che voi amiate o odiate le bombe, tutto ciò fa parte di uno stesso paradigma patriarcale. Questa non è una mia opinione, o un mio progetto, o un mio pregiudizio personale. Affermazioni straordinarie richiedono delle evidenze straordinarie, ma, cari amici, questa è l’evidenza: i Maschi come classe sono i protettori delle prostitute, gli stupratori, gli assalitori, i pornografi, gli sfruttatori, gli oppressori, gli assassini, i terroristi. Quindi, una volta che avete inserito l’immagine del vostro profilo Facebook in una bandiera francese, vi chiedo poi di pensare intensamente ad uno specifico esempio di terrorismo che uccide le donne: il cosiddetto “delitto d’onore” prescritto dai predatori facenti parte della supremazia maschile. Questa pratica è una pandemia, e (di nuovo), ulteriori informazioni sono facilmente accessibili per chiunque abbia accesso a un motore di ricerca.
Leggetelo ancora una volta: cinquanta milioni di vittime di femminicidio in sole tre generazioni.
Dove sono le loro veglie al lume di candela?
Dove sono le loro sigle alla moda?
Dove sono i ricordi dei loro batticuori?
Dove sono i loro dannati controlli di sicurezza su Facebook?
Chi prega per le donne e le fanciulle, per le loro vite dedicate dalla culla alla tomba?
Se tutto ciò è terrorismo noi vogliamo farlo conoscere e desideriamo molto farlo cessare, e questa è una delle sue radici: il Patriarcato ha oscurato i cieli per secolimentre i suoi potenti tentacoli (supremazia bianca, religione, capitalismo,) cospiravano per cancellare la luce.
Se tutto ciò è terrorismo, noi vogliamo farlo sapere e tentare di fermarlo, e a questo punto vi è un altro segreto: I cieli appaiono oscurati solo perché noi tutti, collettivamente, ci rifiutiamo di aprire gli occhi.
Traduzione di Alberto Castagnola
Fonte: comune-info.net
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.