L’ex sacerdote e teologo brasiliano Leonardo Boff avverte che esiste “un progetto per ricolonizzare l’America Latina”, da parte degli Stati Uniti che “vogliono controllare il continente”. C’è un progetto degli Stati Uniti per ricolonizzare l’America Latina e renderla sempre di più una zona che esporti mercanzie e che non aggiunga valore ai suoi prodotti. L’America Latina deve fornire beni che in altri siti non esistono. La denuncia è stata fatta il 15 agosto dal brasiliano Leonardo Boff, che è stato sacerdote francescano fino al 1992 e uno dei predicatori della Teologia della Liberazione, una corrente progressista in seno alla Chiesa Cattolica.
Per Boff, “l’idea chiave del Pentagono è un solo mondo, un solo impero. Il filosofo ha espresso la sua preoccupazione in merito ai negoziati in corso tra i presidenti Barack Obama e Mauricio Macri per l’installazione da parte degli Stati Uniti di due basi militari in Argentina, una in Patagonia e l’altra alla frontiera con il Brasile e il Paraguay, nei pressi del bacino Guaranì, “una dei maggiori bacini di acqua dolce del mondo”. Boff ha ricordato che la cooperazione militare tra Buenos Aires e Washington è ripresa con Macri, dopo che si era quasi arrestata durante il mandato dell’ex presidente Cristina Kirchner.
Il teologo brasiliano, in una dichiarazione ai canali di TeleSur ha manifestato anche inquietudine per l’avanzata dei regimi conservatori in America Latina, preoccupazione che, ha assicurato, è condivisa anche da papa Francesco.
“Credo che il papa abbia visto che il neoliberismo, che dà più valore al mercato di quanto ne dia al bene comune, produce una vasta emarginazione e la povertà estrema. I 40 milioni di persone che sono state sottratte alla fame in Brasile cominciano a ritornare alla loro condizione originale”, ha avvertito Boff.
Articolo pubblicato su Avante.pt
Traduzione di Marx21.it
Fonte: Marx21.it
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