di Alessandra Pioggia
Nel corso degli ultimi anni, il legislatore italiano è intervenuto più volte per tutelare i diritti degli utenti dei servizi pubblici. Il punto di vista, però, è sempre quello del rapporto tra utenti e fornitori di servizi, e ad essere trascurato è l'aspetto della responsabilità della pubblica amministrazione nel garantire il servizio. Se a ciò si aggiunge il fatto che la fornitura di servizi è sempre più spesso affidata a soggetti privati, e che, anche l'amministrazione quando fornisce direttamente un servizio sembra necessariamente essere ispirata a modelli organizzativi di tipo imprenditoriale, l'effetto è quello di una progressiva perdita del senso "pubblico" del servizio.
Per recuperare questo senso dobbiamo tornare all'idea di servizio contenuta nella nostra Costituzione, un'idea che chiede, prima alla politica e poi all'amministrazione, di immaginare e costruire un servizio pubblico con regole che possono anche essere diverse da quelle che utilizzerebbe una impresa privata.
Per recuperare questo senso dobbiamo tornare all'idea di servizio contenuta nella nostra Costituzione, un'idea che chiede, prima alla politica e poi all'amministrazione, di immaginare e costruire un servizio pubblico con regole che possono anche essere diverse da quelle che utilizzerebbe una impresa privata.
Fonte: costituzionalismo.it
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