È un netto cambio di pagina la vittoria di Jeremy Corbyn alle primarie del Labour Party. Con il 59,5 % dei consensi ha stravinto. Il grande sconfitto è tutto l’establishment e soprattutto lui, Tony Blair. L’ex-premier negli ultimi tempi era intervenuto ripetutamente contro Corbyn, preoccupato per lo sterzata a sinistra che si profilava e che è puntualmente avvenuta, il che rende ancora più evidente e squillante la vittoria del nuovo contro il vecchio.
Si, Corbyn è il nuovo. Dopo la vittoria ha detto. «La mia prima azione come leader del partito sarà andare alla dimostrazione di questo pomeriggio per mostrare sostegno al modo in cui i rifugiati dovrebbero essere trattati e dovrebbero essere trattati in questo Paese». Una svolta netta, in una Gran Bretagna segnata dalle ambigue politiche di Blair, in continuità con le scelte antisociali di Margaret Tatcher, ora ereditate da David Cameron.
Una politica che ha messo ai margini dell’Europa la Gran Bretagna, che rischia di ridursi sempre più alla sola Inghilterra. Come hanno mostrato i successi delle forze che in Scozia e in Irlanda hanno legato le battaglie per l’autonomia a piattaforme politiche progressiste e di sinistra. Un argomento in più, se ce ne fosse bisogno, per mostrare che il dissolversi del welfare fa venire meno il cemento che tiene uniti i popoli, in GB come in Europa.
Ora è il cuore del blairismo che viene espugnato. Jeremy Corbyn raccoglie i frutti di una lunga opposizione pacifista a tanti anni di guerre, e di ostinata opposizione sociale alle sirene modernizzanti del neoliberismo.
Il mio obiettivo, ha detto, è dare "speranza alla gente comune che non ne può più di ingiustizie, disuguaglianza, povertà non inevitabile".
La vittoria di Jeremy Corbyn rimescola le carte, proprio nel partito che con Blair ha fatto pensare che le politiche di sinistra non avessero più nulla a che fare con la giustizia sociale. Un’idea che in Italia ha avuto tanti seguaci. L’ultimo è il presidente del consiglio Renzi. La vittoria di Corbyn è anche la loro sconfitta, l’occasione per fare chiarezza nel campo politico.
L’Altra Europa con Tsipras saluta con gioia la vittoria di Jeremy Corbyn. È la speranza che nuove forze si possano aggiungere alla battaglia contro il neoliberismo e per cambiare l'Europa.
Fonte: L'Altra Europa con Tsipras
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