La Commissione Esecutiva Nazionale del Pt (Partito dei Lavoratori), riunita venerdì 2 settembre 2016 nella sede di San Paolo, ha divulgato una nota sulla opposizione al governo usurpatore. Si traducono i punti principali.
Risoluzione politica sul golpe e l’opposizione al governo usurpatore.
Risoluzione politica sul golpe e l’opposizione al governo usurpatore.
1.La decisione adottata dalla maggioranza del Senato Federale di allontanare illegalmente, in modo permanente, la presidente Dilma Rousseff, ha violato la Costituzione e provocato una rottura del regine democratico.
2.Il processo di impeachment, senza crimine di responsabilità, anche se mascherato di riti istituzionali, ha un nome: colpo di Stato. [...]
3.È stata questa l’uscita trovata dai settori egemonici del capitalismo brasiliano per interrompere e capovolgere il percorso di cambiamenti iniziato nel 2003, con il quale hanno convissuto fintantochè l’espansione di mercati e investimento pubblico hanno compenstao l’aumento dei salari, il riorientamento di fondi di bilancio in direzione dell’inclusione sociale e dell’innalzamento della classe lavoratrice a nuovi modelli di vita.
4.Il rallentamento dell’economia, a partire dal 2011, ha servito come palco per il raggruppamento delle oligarchie imprenditoriali e finanziarie attorno ad un programma che permettesse di ampliare i loro margini di profitto attarverso la compressione di conquiste sindacali, la crescita della rendita finanziaria, nuove privatizazioni, concessini maggiori ai centri imperialisti. [...]
6.Le misure tramate dagli usurpatori svelano la natura distruttiva del golpe; fra esse si distinguono: eliminazione dei diritti sindacali; riforma regressiva della Previdenza Sociale; separazione del salario minimo dall’adeguamento dei benefici previdenziali; liberalizzazione della vendita di terre a stranieri, privatizzazione di imprese statali e del patrimonio pubblico -in primo luogo la Petrobás; svuotamento del Sistema Unico di Salute e taglio dei programmi sociali.
7.Il più emblematico arretramento patrocinato dal golpismo è la PEC (progetto di emenda costituzionale) dello Stato minimo, 241/2016, che congela per venti anni gli investimenti in educazione e salute, spezzando la spina dorsale della Costituzione del 1988. [...]
8.Il governo usurpatore si associa anche, come socio di minoranza, alla riorganizzazione dell’ egemonia nord-americana in America Latina. [...]
9.L’abbandono della politica estera indipendente, dignitosa e attiva, favorisce l’indebolimento dell’ integrazione regionale e delle sue istituzioni. [...]
10.La via antidemocratica [...]tende a promuovere una scalata repressiva contro i partiti di sinistra, i movimenti popolari e le manifestazioni di protesta. I fatti che si sono succeduti nelle prime 24 ore dopo la votazione dell’impeachment, con violenta azione poliziesca in diverse città [...] rivelano il carattere repressivo e autoritario che mira a installare la paura e il terrore come metodo degli usurpatori. [...]
12.Settori del Ministero Pubblico Federale e della magistratura, con l’appoggio dei midia monopolistici, milita instancabilmente per la riconfigurazione costituzione al fine di eliminare garanzie democratiche, creando uno scheletro di Stato di eccezione all’interno dello Stato democratico di diritto. Chiedono apertamente che si accettino prove anche ottenute illegalmente. Ciò, insieme ad altre misure, può amputare il dovuto processo legale e concedere ancora maggiore autonomia al sistema repressivo, nellal logica di uno Stato di polizia che servirà come steccato della vita politica e della lotta di classe. [...]
14.Davanti a questo scenario, la posizione del Partito dei Lavoratori non potrà essere altra che quella enunciata dalla compagna Dilma:”la più ferma, instancabile ed energica opposzione che un governo golpista può subire”. Nostro obiettivo centrale è porre fine al governo dell’usurpatore Temer Golpista e conquistare il diritto del popolo di eleggere, subito e direttamente, un nuovo presidente della Repubblica.
15.Se in precedenza vi erano divergenze sulla proposta di anticipazione di elezioni presidenziali, ora la situazione è altra, dal momento che lo Stato ha a capo un governo usurpatore, illegittimo, senza voti, con un programma antipopolare e antinazionale. Il recupero della legalità e il ristabilimento della democrzia, in tali condizioni, solo diverranno effetive quando le urne torneranno a pronunciarsi e il popolo deciderà il cammino della Nazione. Ciò che esige di costruire un’ azione congiunta e inizative pratiche con partiti ed entità popolari, in grado di mobilitare e dare effetività a questo obiettivo verso la normalizzazione democratica, con (la parola d’ordine elezioni) DIRETTE SUBITO.
16.La resistenza al golpe passa anche dalla difesa intransigene dei diritti e delle conquiste sociali, unificando azioni come la mobilitazione sociale in concreta alleanza per bloccare le misure antipopolari del govenro usurpatore , occupando le strade e le istituzioni del paese contro l’arretramento.
17.In queste circostanze la Commissione Nazionale del Partito dei Lavoratori convoca la sua militanza per contribuire e partecipare, insieme al movimento sindacale, alla resistenza contro le misure neoliberiste di confisca di diritti, materializzata nelle riforme previdenziali e sindacali, oltre che nella PEC dello Stato Minimo. La mobilitazione della calsse lavoratrice è parte integrante e fondamentale del movimento contro il governo usurpatore e per nuove elezioni presidenziali. In questo senso, convochiamo compagni e compagne ad accrescere le manifestazioni del 7 settembre , il Grido degli Esclusi, in difesa dei diritti sociali e della sovranità nazionale.
18.Chiamiamo anche tutti i petisti e le petiste a continuare a rafforzare il Fronte Brasile Popolare, come lo spazio principale di unità e organizzazione della resistenza al golpe, spingendo in questa direzione anche le organizzazioni nelle quali operano. Dobbiamo impegnarci nella costruzione del FBP negli stati e nelle città, lavorando sempre per l’unità con le altre correnti del campo progressista, in particolare quelle che si ascrivono al Fronte Popolo senza Paura. Il nostro sforzo deve essere per l’unificazione delle parole d’ordine e del calendario di mobilitazione, appoggiando il carattere di massa delle proteste e delle azioni cotrno il goveno usurpatore. [...]
In omaggio a coloro che hanno dedicato la vita alla democrazia, che hanno occupato le strade per le elezioni dirette, resisteremo!
In difesa delle migliaia che sono saliti socialmente grazie alle politiche istituite dai governi Lula e Dilma, combatteremo!
Fianco a fianco con coloro che sognano un paese giusto, libero, democratco e sovrano, storicamente negato dalle élites, lotteremo!
Fuori Temer!
Nessun diritto in meno!
Dirette subito!
Commissione Esecutiva Nazionale del Partito dei Lavoratori
San Paolo, 2 settembre 2016
Traduzione di Teresa Isenburg
Fonte: Rifondazione.it
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