di Uiki onlus
Il co-presidente del Consiglio Esecutivo del KCK, Cemil Bayik, ha dichiarato che la Turchia sostiene l’ISIS, Jabhat Al-Nusra e Ahrar al-Sham contro la Forze Democratiche Siriane (SDF), Rojava e la Federazione Settentrionale della Siria, e ha invitato tutti a contrastare l’occupazione turca. Il co-presidente del Consiglio Esecutivo del KCK, Cemil Bayik, ha parlato alla Sterk TV dei recenti sviluppi in Rojava, della strage di Antep, e dell’occupazione di Jarablus da parte della Turchia.
STRAGE DI ANTEP
Per quanto riguarda il massacro di Antep, Bayik ha ricordato che l’attacco dell’ISIS durante un matrimonio ad Antep, è avvenuto poche ore dopo la recente dichiarazione del KCK sulla soluzione della questione curda, e ha spiegato che l’attacco mirava a rendere la dichiarazione inefficace e a cambiare l’ordine del giorno al fine di creare le basi per l’invasione della Turchia a Jarablus. Bayik ha asserito che all’ISIS è stata attribuita la strage effettuata dall’AKP, e ha descritto il motivo per cui l’ISIS non attacca la Turchia, e cioè la collaborazione tra le due parti. Bayik ha osservato che l’obiettivo principale di questa collaborazione era quello di isolare il popolo curdo e il loro movimento sia all’interno sia all’esterno della Turchia, e ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle persone massacrate ad Antep.
OCCUPAZIONE DI JARABLUS
In risposta ad una domanda sul silenzio delle potenze internazionali in materia dell’occupazione di Jarablus da parte della Turchia, Bayik ha detto che questi poteri sono più interessati ai loro obiettivi economici, politici e militaristi che non alla democrazia, la libertà, la giustizia ei diritti umani, e hanno cambiato il corso della guerra in Siria con il loro attuale silenzio. Bayik ha ricordato le tensioni tra la Turchia e diverse potenze internazionali, e ha dichiarato che l’alleanza di Jarablus tra questi paesi era fragile e destinata a finire. Bayik ha dichiarato che Erdogan ha collaborato con i leader dell’opposizione Bahceli e Kılıçdaroğlu per nascondere la debolezza della Turchia, che è apparsa evidente nel corso del colpo di stato del 15 luglio, e ha deciso di invadere Jarablus come parte di questo tentativo. Tuttavia, Bayik ha osservato che le Forze Democratiche siriane, le YPG e YPJ hanno inflitto pesanti colpi all’ISIS, e questo ha sconvolto le politiche della Turchia in Siria e irritato Erdogan, il quale ha deciso di migliorare le relazioni con gli Stati Uniti e la Russia, al fine di fermare l’avanzata e il successo della Rivoluzione del Rojava. Bayik ha ricordato l’incontro ad Ankara tra l’Iran, gli Stati Uniti, Massoud Barzani e la Turchia, i quali hanno deciso di “lasciare che la Turchia avesse Jarablus proprio come hanno lasciato che ISIS avesse Mosul.” Bayk ha sottolineato che non vi era alcun combattimento a Jarablus, in quanto la città è stata consegnata alla Turchia, e le bande dell’ISIS hanno cambiato le loro uniformi ed ora si travestono come membri dell’FSA.
IL RUOLO di BARZANI
Per quanto riguarda i rapporti di Massoud Barzani con la Turchia, il co-presidente del Consiglio Esecutivo del KCK, Cemil Bayik, ha criticato il sostegno di Barzani alla Turchia e ha ricordato che l’invasione di Jarablus ha avuto luogo durante la recente visita di Barzani ad Ankara. Bayik ha anche criticato la mancanza di opposizione di Barzani nei confronti dell’occupazione turca di Jarablus e ha detto che Barzani continua i suoi sforzi per infliggere colpi contro il Movimento Curdo per la Libertà, attraverso la sua partnership con la Turchia. Bayik ha respinto le affermazioni delle fonti pro-KDP secondo le quali Barzani ha visitato Ankara per svolgere un ruolo nella soluzione della questione curda in Turchia, e ha ammonito Barzani affinché smetta di servire gli interessi delle forze di invasori come la Turchia, al fine di indebolire il Movimento Curdo per la Libertà.
Appello alla resistenza contro la Turchia in tutte le parti del Kurdistan
In risposta ad una domanda sulla contraddizione tra l’enfasi della Turchia sull’unità della Siria e l’occupazione del Rojava, Bayik ha detto che l’unica preoccupazione della Turchia è quella di favorire i propri interessi nella regione e impedire alle Forze Democratiche Siriane e ai curdi da avere prerogative nel Rojava. Bayik ha osservato che l’invasione della Turchia di Jarablus minaccia l’unità della Siria ed è dovuta alla sua ostilità verso il popolo curdo. Bayik ha invitato tutti a resistere alla Turchia in tutte le parti del Kurdistan in quanto la Turchia è un ostacolo per la democratizzazione della Siria e dell’Iraq.
Per quanto riguarda l’occupazione turca di Jarablus, Bayik ha detto che Erdogan esprime le sue motivazioni neo-ottomane in quanto fa coincidere la suddetta occupazione con il giorno in cui Yavuz Sultan Selim ha iniziato la sua Battaglia di Marj Dabiq nel 1516, e nomina il terzo ponte sullo stretto del Bosforo proprio a Yavuz Sultan Selim. Ha continuato: “Curdi, arabi, circassi, assiri, armeni e altri popoli della Siria dovrebbero mettere da parte le loro differenze e proteggere le loro terre dalla Turchia.” Bayik ha descritto la sconfitta della rivoluzione del Rojava come l’unico obiettivo di Erdogan in Siria, e ha aggiunto che le ambizioni di Erdogan sulla Siria e l’Iraq non sono diverse dalle ambizioni di Yavuz Sultan Selim, che ha conquistato la regione cinque secoli fa.
‘Bisogna opporsi all’Occupazione turca’
Sottolineando che la Turchia vuole annientare la rivoluzione del Rojava, Bayik ha detto che questo significherebbe l’annientamento dei curdi in tutte le parti, e lo ha descritto come ostilità contro l’umanità perché Rojava, SDF e Federazione Settentrionale della Siria, che oggi resistono e combattono contro l’ISIS, sono in lotta non solo per se stessi, ma per tutta l’umanità e anche per il mondo.
Bayik ha proseguito, sottolineando che: “La Turchia è contro il Rojava, le SDF e la Federazione del Nord della Siria e vuole fare in modo che ISIS, Al-Nusra e Ahrar al-Sham dominino la regione. Questo è un enorme pericolo per il popolo curdo ma anche per il Medio Oriente e per il mondo. I curdi resisteranno, e staranno in piedi contro la Turchia e l’ISIS. In caso contrario, il danno maggiore sarà subito dall’umanità stessa. Tutti dovrebbero sostenere Rojava, SDF e Federazione Settentrionale della Siria. Tutti i popoli siriani, i partiti, le culture e le religioni dovrebbero opporsi tutti insieme all’occupazione turca. Dovrebbero proteggere i loro paesi, le città, le terre, i villaggi e i valori. Tutti dovrebbero unirsi e proteggere l’integrità della Siria al fine di non permettere alla Turchia di occupare la Siria, di non stabilirvi la propria gestione, né all’ISIS, in Medio Oriente e nel mondo. Nel caso di una maggiore resistenza, la Turchia arriverà ad un punto morto e subirà un duro colpo. In questo caso, tutti i popoli trionferanno. Invito pertanto tutti ad opporsi all’occupazione turca.”
Fonte: uikionlus.com
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