La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

lunedì 29 agosto 2016

Quanto costerebbe?

di Francesco Erspamer
Quanto costerebbe mettere in sicurezza tutti gli edifici situati in zone ad alto rischio sismico? C'è chi dice intorno ai 30 miliardi, chi parla di una cifra dieci volte superiore. Ma pure se effettivamente si trattasse di 300 miliardi, sarebbe comunque un importo ampiamente alla nostra portata. Si pensi che ogni anno gli italiani spendono sugli 80 miliardi in gioco d'azzardo. In effetti basterebbe che tutti facessero, anzi, fossero costretti a fare, la loro parte. A cominciare dagli evasori: anche trascurando i piccoli imprenditori e commercianti che imbrogliano per sopravvivere a una pressione fiscale iniqua, stiamo parlando di un centinaio di miliardi all'anno.
Pensate: se i Valentino Rossi, i Marchionne e i tanti ricconi con barca e Maserati che fanno finta di vivere all'estero perché per loro vantaggioso o che semplicemente non dichiarano i loro profitti, se tutti questi personaggi avidi e arroganti (le due caratteristiche sono inscindibili) dessero allo Stato quello che è giusto (restando, peraltro, molto ricchi), in tre anni gli italiani e il loro straordinario patrimonio urbanistico e artistico potrebbero affrontare con serenità le inevitabili future scosse. Per non parlare degli effetti positivi in termini di occupazione: un New Deal italiano per sconfiggere la crisi attraverso interventi pubblici strutturali.
Ma i New Deal li fanno le forze di sinistra, mica i liberisti, comunque travestiti. Per cui occorrerebbe smettere di votare per i partiti che promuovono esplicitamente sprechi, corruzione, privatizzazioni e deregulation. Ce la potete fare?
PS dopo i primi commenti: chi dice che non ce la si può fare ha probabilmente ragione; ma allora la smetta di affliggersi e indignarsi per le morti e distruzioni causate da questo terremoto e dai prossimi venturi: dia una scrollata di spalle e pensi ad altro. Perché la rassegnazione, sia pure ragionevole, non assolve. Pessimismo della ragione, ottimismo della volontà. Che vuol dire: cambiare e continuare a cambiare, senza permettere al potere di sentirsi al sicuro, garantito. Mai.

Fonte: Pagina Facebook dell'Autore 

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