Intervista a Felice Besostri di Liana Milella
"Bisogna impedire la sinergia negativa tra legge elettorale e 'deforma' costituzionale". Dice cosi l'avvocato Felice Besostri, 71 anni, un passato da docente di diritto pubblico comparato alla Statale di Milano e di senatore dell'Ulivo nel '96.
Dopo la battaglia del Porcellum condotta con l'avvocato Aldo Bozzi, arriva quella sull'Italicum. I tribunali accoglieranno subito i ricorsi o si rischia la trafila del Porcellum?
"Quell'esperienza ha suggerito al Coordinamento per la democrazia costituzionale di promuovere più di un solo ricorso. Da qui la proposta, perché allo stato si tratta di una proposta, di presentare ricorsi nei tribunali delle città capoluogo di distretto di corte d'appello".
Il Coordinamento gioca su più tavoli per vincere?
"Sì, nella speranza che ci siano giudici più sensibili di quello del tribunale di Milano che trattò per primo il Porcellum".
Ricorsi e due quesiti referendari. Perché?
"Per impedire che diventi effettiva la 'deforma' costituzionale, la cui pericolosità deriva dalla contestuale esistenza di una legge elettorale ipermaggioritaria".
Cosa non va nell'Italicum che i giudici potrebbero cancellare?
"Lo ha già detto l'ex giudice costituzionale Paolo Maria Napolitano, non certo un progressista, che la legge non tiene conto dei principi affermati nella storica sentenza del gennaio 2014 sul Porcellum".
Cos'è più grave, premio di maggioranza o ballottaggi senza soglia?
"Il ballottaggio è chiaramente in contrasto con la sentenza citata, in cui si diceva che per attribuire un premio di maggioranza occorre fissare una soglia minima in voti o in seggi. Qui non c'è una soglia né in rapporto ai voti, né agli aventi diritto".
M5S rivendica il merito dell'iniziativa. Lei come definirebbe lo schieramento che potrebbe sostenerla?
"Solo i cittadini elettori possono presentare, a titolo individuale, i ricorsi davanti al tribunale. Il ricorso, quindi, non dev'essere concepito come appartenente a una forza politica, ma a cittadini che condividono l'atteggiamento dei partiti che si sono opposti all'Italicum. Tra questi, M5S è stato sicuramente tra i più coerenti e decisi".
Lei è nella terna dei 5stelle per un posto di giudice costituzionale. Non rischia, con questa iniziativa sull'Italicum, di perdere l'appoggio del Pd renziano?
"L'iniziativa dei ricorsi non è mia, ma del Coordinamento. Se un'azione a difesa della Costituzione diventa motivo di esclusione questo non è un problema mio, ma di chi, sbagliando, ragiona in questo modo. Non sono un nemico del Pd, ma sono un amico della Costituzione".
Fonte: La Repubblica
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