La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

martedì 10 gennaio 2017

Ecco come ci prepariamo a essere non governabili nel 2017

di Sarah Lazare 
Non possiamo e non dovremmo legittimare il passaggio di autorità a un populista di destra che ha orientamenti neo-fascisti,” Kali Akuno* ha detto al telefono ad AlterNet. “Non dovremmo legittimare quel dominio in qualsiasi forma o maniera. E’ necessario che costruiamo un programma di essere non governabili.” In quanto condirettore del gruppo Cooperation Jackson con base in Missisipi e organizzatore con il Movimento Grassroots Malcom X, Akuno è una delle innumerevoli persone di tutto il paese che operano diligentemente per costruire una piattaforma abbastanza solida per affrontare l’America di Trump.
Il Movimiento Cosecha, guidato da persone prive di documenti e da immigrati sta programmando di procedere all’offensiva per organizzare un boicottaggio e uno sciopero generale a opera dei migranti chiedendo “protezione permanente, dignità e rispetto per gli immigrati.” Gruppi che comprendono Desis Rising Up & Moving (DRUM) (un’organizzazione di lavoratori immigrati del Sudest Asiatico, nd.d.t) stanno già assestando colpi preventivi contro un potenziale registro di immigrati musulmani deciso da Trump, che chiede in modo proficuo che l’amministrazione Obama elimini la struttura regolare per un registro da epoca di Bush. Nel frattempo, il New Sanctuary Movement* si sta preparando a mobilitare grandi numeri di persone per intervenire contro un potenziale aumento dei attacchi che prendono di mira gli immigrati.
Secondo Akuno, le cui organizzazioni si battono per l’autodeterminazione della gente di discendenza africana e per la trasformazione eco-socialista della società nel suo complesso, questo è un momento importante in cui i movimenti possono comunicare tra loro e determinare una strategia per il modo in cui svolgere un programma di disobbedienza e di non collaborazione sia a livello federale che a livello statale. “Non legittimeremo questo regime, e cercheremo di elaborare un più profondo livello di critica all’intero sistema,” ha sottolineato. “Se Trump e la Clinton sono stati il meglio che il sistema ha potuto offrire, c’è qualcosa di sbagliato in questo. C’è sempre stato. E’ necessario cominciare a immaginare che tipo di futuro abbiamo bisogno e vogliamo.”
Un invito ai funzionari civili a resistere
“Una componente centrale della resistenza è convincere la classe dei funzionari, particolarmente a livello federale, ma anche statale, a non attenersi alle leggi e alle politiche arbitrarie che saranno create,” ha detto Akuno. “Non riconoscere le leggi che sappiamo arriveranno e che discrimineranno le persone di colore, i Latinos, gli immigrati e i gay. Non è necessario che tutti obbediscano. Non diamo legittimità alle leggi soltanto perché sono tali. Dobbiamo essere preparati a disobbedire e a impegnarci nella disobbedienza civile. Ora dobbiamo essere pronti a questo.”
Akuno ha detto che ci sono già segnali incoraggianti che tale resistenza si sta costruendo tra i funzionari civili. Preoccupati che i dati essenziali sul clima svaniranno durante l’amministrazione Trump che li nega, gli scienziati e i meteorologi sono all’opera per copiare e sistemare con sicurezza i dati pubblici, usando dei server indipendenti. All’inizio di questo mese, l’Università di Toronto ha organizzato un evento di “ Guerrilla Archiving”* invitando i volontari a unirsi in una giornata di attività hackathon* in preparazione alla presidenza di Trump.” Il sito web “Climate Mirror” (Specchio del clima) è stato creato come parte di un tentativo di “rispecchiare i dati pubblici sul clima prima che l’Amministrazione Trump si insedi, per essere sicuri che tali set di dati rimangano liberamente e ampiamente accessibili.”
Nel frattempo, stanno emergendo dei rapporti sui media secondo i quali alcuni funzionari del Dipartimento dell’Energia si stanno rifiutando di rispettare la richiesta di un’amministrazione Trump di consegnare i nomi di tutti gli appaltatori e tutti i datori di lavoro dell’agenzia che hanno lavorato nella Presidenza Obama sulle fondamentali politiche per il clima. La richiesta ha suscitato preoccupazioni di una caccia alle streghe e di una purga orchestrate dall’amministrazione entrante. The Independent ha però riferito all’inizio di questo mese che “Il Dipartimento Statunitense dell’Energia (DOF) ha rifiutato di rispondere alle domande poste a loro dalla squadra di transizione di Trump.
In una lettera datata 28 dicembre, gli uffici del Procuratore Generale di 13 stati hanno minacciato una causa contro Trump se abbandonerà il Piano per l’Energia Pulita, come ha promesso di fare.
Questa resistenza, naturalmente contrasta con la narrazione di una “transizione pacifica del potere” a volte accolta dall’amministrazione Obama e da gran parte del partito Democratico. Ma tra i lavoratori di livello più basso, le opportunità per la resistenza sono molteplici. Secondo Akuno, “è emozionante vedere un certo livello di resistenza in cui si stanno già impegnando i membri della società civile. Non penso che questo si debba prendere alla leggera. Si può fare un’ampia alleanza con una chiara articolazione di un invito alla resistenza.”
Akuno ha messo in evidenza che tale resistenza è soltanto una punta si una più ampia strategia che dice che comporta “non andare a lavorare, non partecipare alle attività economiche del vostro con la speranza e lo scopo che possiamo costruire azioni prolungate di disobbedienza civile che portano a uno sciopero generale.” Mentre i piani di questo tipo non sono del tutto approfonditi, Akuno ha notato che le organizzazioni in tutto il paese stanno discutendo attivamente una tale possibilità.
‘Costruire e combattere’
Akuno ha sostenuto che le strategie per la disobbedienza su larga scala dovrebbero essere rinforzate da piani locali che ci preparino simultaneamente per la sopravvivenza e che ci orientino verso la trasformazione sociale. La “Cooperation Jackson” è nel mezzo di un perno che chiamiamo ‘Costruire e combattere,” ha detto Akuno, spiegando che l’iniziativa si basa sulla supposizione che “l’infrastruttura della sinistra a livello domestico e internazionale è profondamente debole. E’ necessario che ci sia una costruzione nella nostra visione. Questo deve essere un focus primario e vogliamo costruire qualcosa che abbia un orientamento anti-capitalista come una produzione basata sulla comunità e un’invenzione digitale di proprietà cooperativa.”
Per l’ispirazione, la Cooperation Jackson guarda a organizzatori per la Libertà Nera
(Black Freedom) come Fannie Lou Hamer, che, nel 1969, aveva collaborato a fondare la Freedom Farm Cooperative, nella contea di Sunflower, in Mississippi, che era intesa a incoraggiare la sicurezza alimentare e l’indipendenza per i membri della Comunità Nera che affrontavano una sistematica espropriazione. Nel frattempo, la Federazione delle Cooperative del Sud, ha svolto un ruolo fondamentale nel proteggere quelle comunità in prima linea dei movimenti per la Libertà Nera e per i diritti civili.
Secondo Akuno, adesso è tempo di rinforzare l’infrastruttura per l’autonomia e la resistenza. Ha detto: “Qui ora entrano in gioco le cooperative, le cooperative agricole, la capitalizzazione delle ore di lavoro, gli scambi reciproci e altre nuove relazioni sociali.” “Vogliamo costruire la società pronosticando il futuro. Vogliamo un livello garantito di sicurezza alimentare e dell’energia. Abbiamo bisogno di soluzioni dal basso verso l’alto per sostenerci e trasformare il mondo.”
A questo fine, la Cooperation Jackson sta costruendo tre cooperative verdi e anche un eco-villaggio protetto da una cooperative agricole della comunità. Queste alternative dal basso verso l’alto si accoppiano a una spinta verso politiche mirate a una “giusta transizione”, lontane da politiche che peggiorano il cambiamento di clima e il razzismo ambientale.
In materiali inviati per mail ad Alternet, l’organizzazione spiegava che il suo approccio “è basato sul porre fine alla nostra dipendenza sistematica dall’industria degli idrocarburi e dalla necessità capitalista di una crescita infinita su un pianeta con risorse limitate, creando, allo stesso tempo, una nuova economia democratica, incentrata su metodi sostenibili di produzione e di distribuzione che siano più localizzati e di proprietà e con controllo cooperativo.”
Akuno ha sottolineato che “E’ necessario costruire strutture partecipative democratiche dal basso.” Dovremmo costruire assemblee popolari, non in sostituzione dello stato, ma per occuparsi di aree dove lo stato neoliberale non sta riuscendo a fornire servizi sociali essenziali.”
Imparare dalla storia
“Questo momento ci invita a guardare davvero la nostra storia collettiva in modo critico.,” ha detto Akuno. “In realtà, questa non è una società democratica, non lo è mai stata. E’ però fondata su miti democratici, non sulla pratica concreta della democrazia. Possiamo osservare le lotte delle comunità indigene, nere, di Xican@, (di Cicani, cioè i messicani-americani, n.d.t.), portoricane e trarne nuove lezioni. Possiamo ottenere una genuina unità di classe multirazziale che ci può dare dei vantaggi durante questa epoca di lotta.”
Akuno sottolineava che esistono un sacco di lezioni che vanno apprese dalle lotte in tutto il mondo. “Negli anni ’50 e per tutti gli anni ’80, i movimenti hanno combattuto le dittature neo-fasciste di destra dell’Argentina e del Cile,” ha detto. “ci sono voluti decenni per cambiare il corso degli eventi; le persone si organizzavano su una base clandestina dopo che la maggior parte della sinistra era stata liquidata. Credo che ci sia molto da imparare dal modo in cui la gente si organizzava e delegittimava il regime.”
Dal movimento anti-apartheid in Sudafrica, alla guerra civile spagnola, alla Germania degli anni ’30, Akuno sottolineava che è necessario “usare la storia come guida.” Ha, però, anche evidenziato che dobbiamo riconoscere ciò che c’è di unico riguardo a questo momento che secondo lui emerge da un’eredità unicamente americana di “supremazia bianca nelle sua forma di apartheid segregazionista.”
“L’orientamento che stiamo prendendo non è solo di sopravvivere a Trump, ma di attirare l’attenzione sul fatto che il sistema stava già andando verso tipi più severi di repressione, sorveglianza e austerità,” ha detto. “Stiamo guardando anche alle dinamiche globali dato che il populismo di destra e il fascismo si stanno diffondendo a livello internazionale.
Quello che è chiaro, dice Akuno, è che il populismo di destra dell’amministrazione Trump non sarà sconfitto dal discorso civile e dalla democrazia liberale. Ha sottolineato: “Se siamo seri e decisi, possiamo creare un messaggio chiaro e completo sul fatto di essere ingovernabili.”




*Kali Akuno è il Direttore dell’Educazione ai Diritti Umani per la Rete statunitense per i Diritti Umani.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: Alternet
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2017 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0

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