La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 18 agosto 2016

Liberate la gente dalla “dittatura” dello 0,01%


di Vandana Shiva
“L’unico modo di contrastare la globalizzazione, è soltanto un appezzamento di terra in qualche posto centrale, tenerlo coperto di erba, fate che ci sia un solo albero, anche selvatico.” Questo è il modo in cui la mia cara amica e illustre scrittrice Mahasweta Devi, che è morta il 28 luglio, all’età di 90 anni, in uno dei suoi ultimi discorsi, ha tranquillamente esposto la sua immaginazione per la libertà nei nostri tempi di globalizzazione causata dalle grosse aziende. La nostra libertà, ci ricorda, sta nell’erba e negli alberi, nello stato selvatico e nell’auto-organizzazione (swaraj), nel momento in cui i sistemi economici dominanti abbatteranno ogni albero e raccoglieranno l’ultimo filo d’erba.
Dai giorni in cui congiuntamente abbiamo scritto della follia di coprire il nostro bell’Hindustan (la parte nord occidentale del subcontinente indiano, n.d.t.) , dove c’è la biodiversità, con monoculture di piantagioni di eucalipti che stavano creando dei deserti verdi, fino al lavoro svolto insieme circa l’impatto della globalizzazione sulle donne, Mahasweta Devi è rimasta la voce della terra, delle comunità emarginate e criminalizzate.
Riusciva a vedere con la sua immaginazione poetica in che modo la globalizzazione, basata sugli accordi di libero commercio (FTA), scritti da e per e per le grosse aziende, si stava portando via la libertà delle persone e di tutte le creature. Il “libero scambio” non riguarda soltanto il modo in cui si commercia, ma come viviamo e dove viviamo. Riguarda il modo in cui pensiamo e se pensiamo. Nei due decenni scorsi, le nostre economie, i nostri modelli di produzione e di consumo, le nostre possibilità di sopravvivenza e la progressiva affermazione di un piccolissimo gruppo di miliardari parassiti, sono state tutte modellate dalle regole di negli accordi dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
Nel 1994. A Marrakesh, in Marocco, abbiamo firmato gli Accordi Generali sulle Tariffe e il Commercio GATT, (General Agreements on Tariffs and Trade), che hanno portato alla creazione del WTO nel 1995. Gli accordi del WTO sono scritti dalle e per le grosse aziende, per espandere il loro controllo sulle risorse, la produzione, i mercati e il commercio, stabilire monopoli e distruggere sia la democrazia economica che quella politica.
La Monsanto ha scritto l’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà
Intellettuale (TRIPS), promosso dal WTO, che è un tentativo di rivendicare i semi come un’invenzione della Monsanto, e i propri semi come “proprietà intellettuale” per mezzo dei brevetti. Ha soltanto uno scopo – possedere e controllare i semi e ricavare dei super-profitti tramite la raccolta di diritti (le royalty). Abbiamo visto in India le conseguenze di questo diritto illegittimo di “proprietà” definito dalle grosse aziende, con l’estorsione delle “royalty” per i semi geneticamente modificati (OGM) che causano l’aumento dei prezzi dei semi.
La Cargill, Inc. (https://it.wikipedia.org/wiki/Cargill) ha scritto l’accordo del WTO sull’agricoltura. La conseguenza è che l’India il più grosso paese produttore di olio di semi e di legumi secchi è diventato il più grosso importatore di entrambi questi prodotti. Gli olii commestibili che vengono importati sono semi di soia e di olio di palma OMG – entrambi estratti con l’esano tramite un solvente; entrambi provocano una massiccia deforestazione in Argentina, Indonesia e Brasile. Importiamo le lenticchie dal Canada e dal Mozambico, mentre le nostre fertili terre che producono legumi vengono cedute alle grosse aziende straniere per produrre le piante da cui si ricavano i carburanti biologici. Questo modello distrugge dappertutto l’agricoltura e i sistemi alimentari dappertutto. Stiamo quindi distruggendo la nostra salute e anche la salute del pianeta.
L’industria del “cibo spazzatura” ha scritto l’accordo del WTO per l’Applicazione delle Misure Sanitarie e Fitosanitarie ( SPS – Application of Sanitary and Phytosanitary Measures). La nostra legge del 1954 sull’Adulterazione del Cibo è stata sostituita dall’agenzia denominata: Autorità dell’India per la sicurezza e gli standard alimentari alimentare (Food Safety and Standards Authority of India) (FSSAI), che viene usata per chiudere le aziende alimentari familiari, indiane ricche e differenti, su piccola scala, in base a leggi di pseudo-sicurezza.
Tutti i nuovi FTA eliminano l’opzione sui generis nei TRIPS del WTO e mirano a usare le maniere forti con l’Unione internazionale per la protezione di nuove varietà di piante – UPOV (The International Union for the Protection of New Varieties of Plants), che stabilisce regole di uniformità in un momento in cui sappiamo che la diversità è vitale per la nutrizione quanto la resistenza ai cambiamenti climatici.
Dodici nazioni che comprendono: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti e Vietnam hanno firmato l’FTA di Partenariato Transpacifico nel febbraio 2016. Il Partenariato Economico Comprensivo Regionale (RCEP) è un FTA tra le nazioni dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean) e i loro 6 partner commerciali: India, China, Corea del Sud, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Dato che i paesi dell’Asean sono i più popolosi, l’RCEP coinvolgerà un numero maggiore di persone che gli altri FTA. Tramite l’RCEP, questi paesi potrebbero essere trascinati nel Partenariato Trans-Pacifico (TPP) sotto la pressione dell’armonizzazione, specialmente riguardo ad argomenti collegati ai semi.
Il TPP richiede che tutti i suoi firmatari entrino nell’UPOV 91. Permette brevetti sulle “invenzioni derivate dalle piante” che aprirebbero le barriere alla bio-pirateria, come nel caso del neem (un albero che si chiama Azadirachta indica), del riso basmati e del grano. Il TPP ha delle sezioni di “biologici” che coprono i processi e i prodotti biologici, annullando così le esclusioni nel TRIPS (Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale), promosso dal WTO. Considerato che c’è una corsa a brevettare e imporre vaccini non testati e pericolosi, e alle nuove tecnologie OGM come l’editing genetico e i gene drives, è chiaro che il TTP è lo strumento per la prossima fase del bio-imperialismo.
Presso il WTO, l’India è riuscita ad assicurare che i paesi escludessero piante e animali dalla brevettabilità che si è tradotta nell’articolo 3 (j) nelle nostre leggi sui brevetti. L’India ha assicurato che l’UPOV non potesse essere imposto tramite il WTO e che i paesi avessero un’opzione sui generis per la varietà delle piante. Questo si è tradotto nella Legge del 2001per i Diritti della Varietà delle piante e degli Agricoltori. La scrivente è stata membro del gruppo di esperti per la stesura di tale legge.
Non avendo ottenuto il monopolio totale sui semi tramite il WTO, le grosse aziende chimiche (biotecnologia e aziende di semi) stanno cercando di imporre brevetti su tutti gli organismi viventi e su tutti i sistemi di produzione basati sugli organismi viventi, tramite nuovi FTA. Cercano, anche di distruggere ulteriormente i nostri sistemi alimentari locali e di sostituirli con “cibo spazzatura”, cambiando il cibo e la sicurezza della salute, così come la bio-sicurezza, per mezzo della “armonizzazione”.
Infine, le grosse aziende globali e coloro che le controllano, stanno cercando di definire le grosse imprese come entità con stato di persona tramite i sistemi di Investor-state dispute settlement (ISDS – Risoluzione delle controversie tra investitore e Stato) che sono tribunali segreti dove le aziende e gli investitori possono perseguire legalmente i governi per avere agito secondo i loro obblighi costituzionali nell’interesse dei loro cittadini.
Le grosse aziende, stanno, quindi cercando di sostituire i nostri sistemi democratici con accordi segreti e tribunali segreti controllati dallo 0,01% dei super ricchi. Sono maturi i tempi per un movimento planetario di libertà che difenda e protegga le libertà di tutti gli esseri da questo 0,01%.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
www.znetitaly.org
Originale: Asian Age
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 20156 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0

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