di Anna Maria Merlo
Caos calmo nel giorno del calcio di inizio dell’Euro 2016, con la partita Francia-Romania allo Stade de France. Gli scioperi continuano, ma Philippe Martinez, segretario Cgt, ha assicurato nel pomeriggio di ieri che “non ci saranno problemi” per far arrivare a Saint-Denis gli 80mila spettatori della prima partita, che devono prendere l’Rer B e D o delle navette sostitutive. Il ministro dei Trasporti, Alain Vidalies, ha minacciato: “se dobbiamo far ricorso alla precettazione (dei macchinisti), lo faremo”. Ma la minaccia è relativa: nel 2010 l’aveva messa in pratica l’allora presidente Sarkozy per i lavoratori della raffineria Grandspuits, ma il tribunale di Melun aveva sospeso la decisione, perché considerata un “attacco al diritto di sciopero”. Nei fatti, l’ultima precettazione subita dai ferrovieri in Francia risale al 1953.
François Hollande, la vigilia, non ha pronunciato il termine “precettazione”, ma ha assicurato che “lo stato assumerà tutte le proprie responsabilità” per fare in modo che non ci siano problemi per raggiungere lo Stade de France. Gli scioperi continuano, un po’ a singhiozzo. Alla raffineria Total di Donges, in agitazione dal 26 maggio scorso, la protesta è stata sospesa fino al 14 giugno, giorno della manifestazione nazionale a Parigi contro la Loi Travail (ci sono già altri due appuntamenti per nuovi cortei: il 23 e il 28 giugno). Intanto, oggi inizia (fino al 14) lo sciopero dei piloti di Air France, che non ha pero’ nulla a che vedere con la riforma del lavoro (occupazione e stipendi). La Uefa teme che ci siano problemi per far arrivare gli arbitri. A Parigi, la sindaca Anne Hidalgo ripete che “i rifiuti verranno raccolti”, ma in molte strade le pattumiere debordano ancora. Governo e Cgt si osservano a distanza. La ministra del Lavoro, Myriam El Khomri, assicura che “la porta è aperta” e invita Martinez a un incontro se “il blocco finisce”, il segretario Cgt accetta in via di principio, ma i blocchi restano.
François Hollande, la vigilia, non ha pronunciato il termine “precettazione”, ma ha assicurato che “lo stato assumerà tutte le proprie responsabilità” per fare in modo che non ci siano problemi per raggiungere lo Stade de France. Gli scioperi continuano, un po’ a singhiozzo. Alla raffineria Total di Donges, in agitazione dal 26 maggio scorso, la protesta è stata sospesa fino al 14 giugno, giorno della manifestazione nazionale a Parigi contro la Loi Travail (ci sono già altri due appuntamenti per nuovi cortei: il 23 e il 28 giugno). Intanto, oggi inizia (fino al 14) lo sciopero dei piloti di Air France, che non ha pero’ nulla a che vedere con la riforma del lavoro (occupazione e stipendi). La Uefa teme che ci siano problemi per far arrivare gli arbitri. A Parigi, la sindaca Anne Hidalgo ripete che “i rifiuti verranno raccolti”, ma in molte strade le pattumiere debordano ancora. Governo e Cgt si osservano a distanza. La ministra del Lavoro, Myriam El Khomri, assicura che “la porta è aperta” e invita Martinez a un incontro se “il blocco finisce”, il segretario Cgt accetta in via di principio, ma i blocchi restano.
La Francia è in stato di emergenza, i controlli sono quindi moltiplicati. “Venite il più presto possibile” allo Stade de France, ha suggerito ai tifosi il comitato di organizzazione. Prima della partita, c’è uno spettacolo, con pattuglie aeree che sorvolano lo stadio e l’ormai imprescindibile disc jockey David Guetta, che ha già officiato al Champs de Mars sotto la Tour Eiffel, giovedi’ sera, di fronte a più di 80mila persone. Ieri allo Stade de France c’erano un migliaio di poliziotti e altrettanti vigilantes privati. Gli spettatori hanno dovuto fare lunghe code ai sei punti di entrata, con controlli e “palpazioni”. La Francia schiera un apparato di sicurezza eccezionale per l’Euro, dove sono attesi 2,5 milioni di tifosi (1,5 di stranieri): 42mila poliziotti e 40mila militari mobilitati, con una speciale concentrazione nelle dieci città dove hanno luogo le partite. Ma devono anche essere securizzate le “fan zone”, dove si concentrano i tifosi per vedere le partite su mega-video (anche qui controlli all’entrata e “palpazioni”). Gli hooligans sono già in azione. Giovedi’ sera, c’è stato qualche problema a Marsiglia, con un gruppo di britannici (un francese e un britannico sono stati arrestati).
Fonte: il manifesto
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