di Oscar Monaco
Il fascismo non è la destra, ma la sinistra che si sposta a destra: lo sdoganamento ormai è all'ordine del giorno, dalle campagne sulla fertilità, alle proposte di bombardare i barconi ("ma senza migranti a bordo", quanta umanità..), dai decreti sul "decoro" elevato al rango di principio giuridico, ai conseguenti rastrallementi etnici con tanto di polizia a cavallo ed elicotteri (per notificare zero denunce e quattro permessi di soggiorno; se avevano finito il credito gli prestavo il mio cellulare e si risparmiavano anche due soldi..), dalle campagne contro le Ong con tanto di complottismo che si fa largo tra gli apparati statali, alle leggi "Far West" sulla giustizia fai da te (ma solo di sera, sempre più "umani"..).
A forza di inseguire la destre razziste e neofasciste sul loro terreno il PD è finalmente diventato la destra di questo Paese; prima si limitava ad interpretare la destra economica, quella delle politiche iperliberiste che in nome del libero mercato hanno svenduto un immenso patrimonio pubblico , di servizi sociali, sanitari, della ricerca e della cultura, senza parlare della produzione industriale, regalata a veri e propri filibustieri a prezzo di capannone. Si limitava, si fa per dire, a cancellare lo Statuto dei Lavoratori, a cancellare i contratti nazionali di lavoro, a cancellare il diritto alla pensione, a tentare di riscrivere in senso neoliberista la Costituzione. Poi ha capito che le ricette di destra in economia producono la destra nella società, se stringi la coperta per lavoratori e pensionati, studenti e precari, con la scusa che i soldi non ci sono per tutti, è chiaro che alimenti la guerra tra poveri; la soluzione è stata semplice, diventare definitivamente destra, in tutti i campi.
Ma che i soldi non ci siano è falso come le tremilalire, quando saltano magicamente fuori per banche, finanza e amici degli amici, e non pochi: miliardi di euro alla volta, trovati in poche ore, per soddisfare i bisogni di chi in questi anni ha portato alla rovina l'Italia.
In Italia manca una forza politica che sia insieme radicale e popolare, di sinistra, come ce ne sono in tutta Europa e avanzano erodendo consensi a chi la sinistra ha svenduto e tradito: per ora ci sono tre destre, quella del PD, quella della Lega e quella del M5S, tutte coinvolte nel teatrino della politica urlata, ma di cui nessuna metta in discussione i dogmi del mercato.
Serve una sinistra, unitaria, che rimetta al centro l'uomo, la solidarietà, il lavoro e l'idea di un futuro migliore del presente.
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