Si è tenuta mercoledì a Roma la presentazione di DiEM25 (Democracy in Europe Movement 2025) in Italia, con la collaborazione di European Alternatives, Piroetta e TalkReal. Al movimento, lanciato il 9 febbraio a Berlino, hanno già aderito importanti personalità come Noam Chomsky, Ken Loach e Brian Eno.
Alla mattina un’assemblea aperta a movimenti, associazioni, attivisti e partiti, la sera un evento con Yanis Varoufakis, a cui si sono affiancati tra gli altri l’europarlamentare portoghese Marisa Matias, lo spagnolo Jorge Moruno di Podemos, l’attivista ambientalista Marica di Pierri, l’ex parlamentare e giornalista Luciana Castellina e, in collegamento video da Londra, Julian Assange.
Nel corso dell’evento è stata lanciata la campagna “Trasparenza in Europa ora!”, con una petizione di cui riportiamo di seguito il testo.
Trasparenza in Europa ora!
A Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, del Consiglio dei governatori del Meccanismo europeo di stabilità (MES), e del Consiglio affari economici e finanziari (Ecofin) Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (BCE), e Cecilia Malmström, Commissario UE al commercio.
Come cittadini dell’Unione Europea chiediamo, con efficacia immediata,
la trasmissione in diretta e nella loro interezza delle riunioni del Consiglio Europeo, dell’Eurogruppo, del Consiglio dei governatori del MES, e dell’Ecofin, e la successiva pubblicazione dei resoconti ufficiali di tali riunioni
i verbali completi per ciascuna riunione del Consiglio direttivo della BCE, da pubblicarsi tre settimane dopo la conclusione di ciascuna riunione ordinaria, e i resoconti completi di tali riunioni, da pubblicarsi entro due anni
una lista esauriente di tutti i lobbisti di Bruxelles e un registro di ogni loro incontro con i funzionari eletti o non eletti dell’UE
la pubblicazione elettronica di tutti i documenti negoziali del TTIP e la piena trasparenza in ogni fase dei negoziati per il TTIP.
Perché questo è importante?
La trasparenza è l’ossigeno della democrazia. L’opacità (o ‘la riservatezza’, come preferiscono chiamarla gli insider) è il presagio delle cattive decisioni che minano il bene comune dell’Europa.
Vi siete mai chiesti perché il tasso di disoccupazione dell’Europa è bloccato a livelli visti per l’ultima volta solo negli Stati Uniti nel 2009?
Avete notato come, ormai da sei anni, l’Eurogruppo emette comunicati mensili annunciando che la fine della crisi è dietro l’angolo?
Sapevate che, in questo momento, i vostri membri del Parlamento europeo possono vedere i documenti negoziali che daranno forma all’imminente trattato commerciale UE-USA (e quindi determineranno il futuro del lavoro retribuito, dell’assistenza sociale, dell’innovazione e della protezione ambientale), solo a patto che giurino di non dirvi cosa dicono questi documenti?
Eravate consapevoli del fatto che vi sono diecimila (!) lobbisti a Bruxelles il cui lavoro consiste nell’avere incontri segreti e abituali con i vostri rappresentanti nell’UE allo scopo di persuaderli ad accettare regole e regolamenti che spesso vanno contro i vostri interessi?
Senza sapere come si comportano i vostri rappresentanti a vostro nome a Bruxelles e Francoforte, non avete alcun controllo su di loro. La democrazia diventa allora una farsa e il processo decisionale UE aggiunge errore su errore.
Oggi, se volete vedere uno qualsiasi dei documenti che plasmano l’Europa, o leggere ciò che i vostri ministri hanno detto a vostro nome in qualche incontro cruciale, semplicemente non potete. Né potranno vederli i vostri nipoti nei decenni a venire, perché nessun verbale, resoconto o registro viene formalmente conservato.
C’è da meravigliarsi, allora, se le istituzioni dell’Unione Europea non godono più della fiducia dei cittadini europei?
E’ sorprendente allora che l’Unione europea sia in uno stadio avanzato di disintegrazione?
No. Si tratta, piuttosto, di un esito naturale dal velo di segretezza che avvolge i processi decisionali al livello dell’UE.
Lettera aperta
Le firme raccolte saranno consegnate insieme a questa lettera
Stiamo scrivendo a voi come cittadini dell’Unione Europea, indignati per la mancanza di trasparenza nel processo decisionale interno alle istituzioni che presiedete, oltre che nei negoziati tra l’UE e gli Stati Uniti sul Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP).
Negare ai cittadini UE il diritto di sapere come si comportano in loro vece i loro rappresentanti di governo nelle decisioni chiave, come votano, quali conflitti di interesse sorgono, le proposte in discussione, gli impegni assunti nei confronti delle grandi aziende e dei governi extraeuropei, significa negare all’Europa la possibilità stessa della democrazia.
Signor Juncker, Lei ha detto, “Non abbiamo nulla da nascondere!” Se è così, smettetela di nascondere ai cittadini europei tutto ciò che conta nel processo decisionale dell’UE.
L’Unione Europea si sta disintegrando a causa di decisioni terribili a cui si è giunti sotto la vostra cappa di segretezza. Rimuovere questa cappa è ora di importanza fondamentale per il futuro dell’UE.
Affinché non ci fraintendiate, non ci accontenteremo di trucchi pubblicitari, cambiamenti cosmetici, o scuse. Chiediamo piena trasparenza in ogni fase del processo decisionale che plasma il futuro della nostra Europa.
Lasciate entrare la luce!
Fonte: Pressenza
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