Sabato 29 Ottobre inizia una nuova fase della campagna referendaria verso il 4 Dicembre. Mentre il premier sarà a Roma su un palco in Piazza del Popolo, il NO si diffonderà ovunque nel Paese nei veri quartieri popolari e nelle strade. Gli Studenti per il NO della Rete della conoscenza ed il Comitato per il No annunciano 100 piazze in tutta Italia. “Da settimane all’interno delle scuole, delle università, dei nostri quartieri abbiamo aperto una discussione pubblica intorno ai temi della riforma costituzionale. Gli studenti e le studentesse hanno deciso di prendere parola collettivamente da Nord a Sud per rispondere ad una vergognosa campagna propagandistica promossa dal Governo dei vecchi del No contro i giovani del SI.” - dichiara Giacomo Cossu, esponente degli Studenti per il NO - “Non ci stiamo.
Questa riforma non è del cambiamento, ma dei soliti noti che vogliono decidere più in fretta restringendo gli spazi di decisione collettiva. E’ venuto il momento di portare nelle strade il nostro rifiuto della riforma, il rifiuto di chi ha sempre subito le scelte dei diversi governi negli ultimi anni e che oggi con la scusa della velocità si vedrebbe definitivamente espropriato del potere di decidere sulla propria vita. Oggi ci mobilitiamo in tutta Italia contro un senato dei non eletti, l’espropriazione di potere dai nostri territori allo Stato centrale, una retorica del cambiamento che va in una direzione diversa da quella voluta dalle nuove generazioni che hanno subito la crisi, ma mai hanno deciso qualcosa. “
Questa riforma non è del cambiamento, ma dei soliti noti che vogliono decidere più in fretta restringendo gli spazi di decisione collettiva. E’ venuto il momento di portare nelle strade il nostro rifiuto della riforma, il rifiuto di chi ha sempre subito le scelte dei diversi governi negli ultimi anni e che oggi con la scusa della velocità si vedrebbe definitivamente espropriato del potere di decidere sulla propria vita. Oggi ci mobilitiamo in tutta Italia contro un senato dei non eletti, l’espropriazione di potere dai nostri territori allo Stato centrale, una retorica del cambiamento che va in una direzione diversa da quella voluta dalle nuove generazioni che hanno subito la crisi, ma mai hanno deciso qualcosa. “
“Se il Partito Democratico crede di rilanciare dal palco romano la sua vuota propaganda fatta di slogan, noi saremo ovunque nel paese, in ogni piazza, in ogni strada, insieme a chi ha risposto al nostro appello alla mobilitazione popolare, insieme a tanti comitati per il NO locali a portare la vera voce di chi ha già subito abbastanza la crisi e non intende sottostare ai dettami della finanza internazionale. Un Parlamento illegittimo secondo la Corte Costituzionale non può modificare la Costituzione come se nulla fosse.”- afferma Martina Carpani, coordinatrice della Rete della Conoscenza - “Dal 29 Ottobre si apre anche per noi una campagna che si muoverà in forma diffusa in tutte le città. Da qui al 4 Dicembre saremo l’incubo peggiore del premier. A partire da subito rilanceremo la mobilitazione verso il voto: il 17 novembre con cortei studenteschi in tutti i capoluoghi italiani, fino alla data del 27 Novembre, quando con tantissime realtà di attivisti, associazioni, movimenti ci ritroveremo a Roma per una giornata nazionale di mobilitazione popolare e di massa.”
Fonte: ilcorsaro.info
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