di Alioscia Castronovo
I tre incontri regionali dell'Economia dei lavoratori: la scorsa settimana il meeting sudamericano in Uruguay, mentre dal 28 al 30 ottobre si terrà quello euromediterraneo presso la fabbrica recuperata Viome in Grecia e ad inizio novembre il terzo incontro in Messico. Torna in Europa l'incontro Economia dei lavoratori: dopo il primo meeting marsigliese nella fabbrica recuperata Fralib di Gemenos, a fine gennaio del 2014, e l'incontro internazionale tenutosi in Venezuela nel luglio del 2015, questo fine settimana centinaia di attivisti, ricercatori, esperienze di sindacalismo di base e lavoratori dell'autogestione si incontreranno a Salonicco.
Uno spazio di incontro e dibattito dal respiro internazionale per rafforzare saperi critici, strategie di lotta e connessione tra esperienze differenti nell'ambito euromediterraneo.
Uno spazio di incontro e dibattito dal respiro internazionale per rafforzare saperi critici, strategie di lotta e connessione tra esperienze differenti nell'ambito euromediterraneo.
Così come riportato nell'appello che lancia il meeting "l’incontro globale dell’Economia dei Lavoratori e delle Lavoratrici si è tenuto per la prima volta nel 2007, in Argentina, e ha visto la partecipazione di lavoratori e lavoratrici, di imprese recuperate e di cooperative, di attivisti politici e sociali, di sindacalisti e di accademici. Da allora, l’incontro globale si tiene ogni due anni e costituisce uno spazio di dialogo, discussione e riflessione sulle sfide che i lavoratori e le lavoratrici devono fronteggiare nelle lotte in difesa dei loro mezzi di sussistenza attraverso l’autogestione, e contro l’offensiva del capitalismo globalizzato."
Il meeting è concepito come parte integrante di più "ampi processi sociali volti a un cambiamento della società, sulle basi dell’eguaglianza, della solidarietà, della libertà e dell’autogestione. Riproponendo l’organizzazione delle imprese recuperate e di collaborazione, l’incontro è organizzato attraverso processi orizzontali da una rete di imprese e cooperative europee e mediterranee di lavoratori e lavoratrici, così come dai loro alleati e sostenitori, ed è finanziatato mediante risorse dei movimenti sociali e dei lavoratori/lavoratrici, ed attraverso contributi individuali e collettivi".
L'incontro si terrà presso la fabbrica recuperata VioMe e vedrà la partecipazione di lavoratori di cooperative e fabbriche recuperate, docenti e ricercatori, attivisti, lavoratori e delegati sindacali di base da diversi paesi europei e del mondo. Dall'Argentina saranno presenti l'antropologo Andrès Ruggeri, direttore del programma di ricerca Facultad Abierta della Università di Buenos Aires, parte del comitato internazionale dell'incontro, e Hugo Cabrera, lavoratore della fabbrica recuperata di arti grafiche Campichuelo di Buenos Aires, per condividere esperienze e riflessioni sulle sfide del lavoro senza padroni a livello transnazionale. Per quanto riguarda le presenze internazionali, parteciperà alla tre giorni anche Juan Melchio Romàn, docente della CNTE messicana, il sindacato che sta portando avanti una straordinaria mobilitazione contro la riforma neoliberale dell'educazione e il dispostivio della valutazione che altro non è che un attacco alle condizioni di lavoro nelle scuole e nelle università. Si tratta di una importante occasione quindi per entrare in contatto con lotte sindacali, esperienze di autogestione del lavoro e autorganizzazione a livello transnazionale.
Le giornate saranno articolate a partire dagli assi tematici che caratterizzano questo spazio di incontro, riflessione ed articolazione che, nato dieci anni fa in Argentina, sta crescendo e si sta espandendo in diverse aree del mondo: la crisi del capitalismo globale, le risposte dei lavoratori a partire dall'autogestione, la precarietà e le forme di lotta, le fabbriche recuperate e le sfide del sindacalismo conflittuale. Vi saranno dei panels centrali, dei workshop e dei tavoli di lavoro articolati in commissioni, per favorire tanto il dibattito pubblico quanto creare spazi di scambio ed organizzazione tra le esperienze che partecipano all'incontro. Ad aprire la tre giorni saranno Theodorys Karyotis del comitato regionale europeo, Andres Ruggeri per il comitato internazionale e Benoit Borris dell'Associazione Autogestione francese. A seguire le fabbriche recuperate Viome di Salonicco, Kazova di Istanbul, Officine Zero di Roma, RiMaflow di Milano, Fralib Scop-Ti di Marsiglia.
Lo spazio di discussione attorno alle fabbriche recuperate e alle cooperative di lavoro nate dalla crisi come risposta alle politiche di austerità e alla disoccupazione si connetterà con le esperienze di nuovo sindacalismo e autrorganizzazione dei lavoratori, fino ai servizi autogestiti come le cliniche sociali e solidali nate in Grecia negli ultimi anni. Un ricco programma di dibattiti che vedrà la partecipazioni di reti di ricercatori ed attivisti provenienti oltre che dalla Grecia, anche da Crozia, Bosnia, Italia, Gran Bretagna, Spagna, Paesi Baschi, Polonia. In teleconferenza anche esponenti del Comitato per l'economia femminista del Rojava contribuiranno alla discussione a parire dalle esperienze di autorganizzazione nella rivoluzione curda.
Spazi sociali e cooperative di lavoro, reti di consumo alternativo, esperienze di lotta contro la privatizzazione dei servizi pubblici, esperienze basate su pratiche di uso comune degli spazi e sperimentazioni solidali di gestione dei servizi dalla Grecia e da altre parti del continente euromediterraneo troveranno spazi di narrazione, raccordo e possibilità di rafforzare lo scambio tra diverse esperienze: tradurre le lotte e riprodurre pratiche istituenti nella crisi europea rappresenta un aspetto centrale delle sfide politiche che i movimenti anti-austerità hanno di fronte oggi, tanto sul terreno municipale e metropolitano quanto nello spazio transnazionale.
La scrosa settimana si è invece tenuto a Montevideo, in Uruguay, il secondo incontro regionale sudamericano, dopo quello tenutosi due anni fa presso la fabbrica recuperata Textiles Piguè, in provincia di Buenos Aires. Oltre trecento persone, provenienti da Argentina, Cile, Uruguay, Colombia, Brasile e Venezuela, provenienti tanto dalle università quanto da sindacati, fabbriche recuperate e cooperative di lavoro, hanno condiviso tre giorni densi e ricchi di dibattiti, seminari, laboratori di discussione e tavoli di lavoro.
Dopo una prima giornata di apertura, in cui si è affrrontato anche la situazione colombiana dopo il referendum che ha bocciato gli accordi di pace tra il governo e le Farc, si sono svolti diversi workshop e tavoli di lavoro attorno alle pratiche di autoformazione e la produzione di saperi nelle eseprienze di autogestione del lavoro, alla relazione tra Università, ricerca e autogestione del lavoro, alle relazioni tra Stato e fabbriche recuperate, alle esperienze di economia informale e di lavoro precario, fino alla costruzione di reti di scambio e mutuo sostegno tra fabbriche recuperate.
La prima giornata ha visto anche la partecipazione dell'ex presidente dell'Uruguay Pepe Mujica intervenuto ad un tavolo su politiche pubbliche e autogestione dei lavoratori, mentre il secondo giorno di lavori si è svolto presso il Polo Tecnologico e Industriale di Montevideo, all'interno del quale si trovano diverse fabbriche recuperate e cooperative di lavoratori. Lo spazio era stato abbandonato durante gli anni ottanta ed è stato recuperato dai lavoratori, con il sostegno del primo governo del Frente Amplio, negli ultimi anni. Quattro tavoli di lavoro si sono svolti durante il pomeriggio: dallo sviluppo tecnologico in relazione all' autogestione, alle esperienze di cooperative per il diritto alla casa, alle reti di scambio a livello produttivo fino ad un partecipatissimo incontro, in cui risuonava la potenza delle mobilitazioni femministe di queste settimane in tutta l'America Latina, attorno alle questioni di genere nell'economia dei lavoratori.
La terza giornata ha visto la partecipazione di sindacalisti da diversi paesi latinoamericani concentrandosi attorno alle sfide di un sindacalismo conflittuale di fronte all'offensiva capitalistica nel continente. Infine in occasione della chiusura dell'incontro si è tenuta l'assemblea plenaria finale con i report dai vari tavoli e la discussione finale, in cui è stato rilanciato l'incontro globale che si terrà in Argentina nel 2017, a dieci anni dal primo evento di una rete che continua a crescere, espandersi, connettere e modificarsi in base ai processi di lotta ed organizzazione che si sviluppano nei differenti contesti.
Ai primi di novembre si terrà infine il terzo incontro regionale, che coinvolge lavoratori, attivisti e docenti del Messico, paesi dei Caraibi, Stati Uniti e Canada e si terrà a Città del Messico dal 3 al 5 novembre. Le esperienze di autogestione in Messico, fabbriche recuperate e cooperative, si incontreranno con la fabbrica recuperata New Era Window di Chicago e con reti di autogestione ed autorganizzazione che stanno nascendo dalle lotte territoriali e sindacali in Messico e negli Stati Uniti.
Diverse Università - la Autonoma di Xochimilco, quella di Chapingo, la UNAM, la rete dei ricercatori sul cooperativismo - così come diversi sindacati, cooperative e fabbriche recuperate parteciperanno all'incontro incentrato sulle sifde contemporanee delle lotte sul lavoro e per l'autogestione nell'attuale fase della crisi capitalistica globale. La sfida di costruire una rete permanente di ricercatori, sindacalisti e lavoratori dell'autogestione rappresenta un punto centrale per questo incontro nel pieno di una ondata di violenze e di repressioni molto violente che stanno colpendo attivisti e movimenti in Messico. I tre incontri confluiranno il prossimo anno nell'incontro internazionale in Argentina che si terrà a dieci anni dall'inizio di tale percorso di ricerca ed organizzazione e sostegno alle esperienze di autogestione e conflitto sul lavoro.
Fonte: dinamopress.it
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