di Giorgio Cremaschi
Il ministro degli interni tedesco, De Mazière, ha dichiarato il suo sostegno a Renzi e al SI al referendum costituzionale. Quello italiano è bene sottolinerlo, cioè quello di un altro paese formalmente ancora indipendente dalla Germania. Il cui capo delle forze dell'ordine vuol mettere ordine in casa nostra, secondo un antico vizietto di quel paese. Ora alla compagnia internazionale del SI non manca più nessuno, come recita la filastrocca. Ci sono Obama e Soros, Moody's e Merkel, Hollande e Goldman Sachs. Con loro ci sono banchieri e finanzieri, le multinazionali e coloro che vorrebbero costruire il ponte sullo stretto.
E con loro c'è Marchionne che paga le tasse in Svizzera, trasferisce la Fiat negli Usa, e poco tempo fa ha accolto a Maranello la padrona della UE.
E con loro c'è Marchionne che paga le tasse in Svizzera, trasferisce la Fiat negli Usa, e poco tempo fa ha accolto a Maranello la padrona della UE.
Ci son proprio tutti quelli che, dopo aver schiantato la Grecia, vogliono fare dell'Italia una nuova bella perla coloniale. La nostra Costituzione è ancora un fastidioso ostacolo ai progetti di tutta questa compagnia e così il ministro di Germania afferma che è giusto cambiarla. Come già aveva chiesto la Banca Morgan.
Come definire allora Renzi e i suoi che sollecitano e si vantano di questa invasione estera sulla nostra fragile democrazia? Tecnicamente dei collaborazionisti.
Anche per questo si deve votare No.
Fonte: Contropiano.org
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