La morte del compagno Abd Elsalam Ahmed Eldanf, ucciso da un camion che tentava di sfondare un picchetto davanti un’azienda della logistica, ha riaperto nel nostro paese, dopo decenni, la tragica contabilità dei lavoratori e delle lavoratrici uccisi durante uno sciopero. Nonostante fosse un lavoratore in un settore molto particolare (la logistica), in questi giorni si è innescata una grande reazione in centinaia di fabbriche, aziende e uffici in tutta Italia. Di fronte a una vicenda così grave e tragica (sul piano personale per la morte di una persona, sul piano sociale per la minaccia al diritto di sciopero), è scattata una reazione spontanea, diffusa, trasversale di delegati e delegate sindacali, lavoratrici e lavoratori di tutti i settori.
Una reazione dal basso, con comunicati e scioperi indetti da moltissime RSU (in particolare nella logistica, nei trasporti, tra i metalmeccanici, ma non solo), che ha rapidamente travolto ogni steccato di organizzazione. In alcuni settori, in alcuni territori, persino CISL e UIL hanno sostenuto e promosso iniziative di lotta.
Una reazione dal basso, con comunicati e scioperi indetti da moltissime RSU (in particolare nella logistica, nei trasporti, tra i metalmeccanici, ma non solo), che ha rapidamente travolto ogni steccato di organizzazione. In alcuni settori, in alcuni territori, persino CISL e UIL hanno sostenuto e promosso iniziative di lotta.
Questa grande risposta unitaria, che supera le differenze di settore, di condizioni di lavoro, di cultura ed etnia, ricomponendo il mondo del lavoro nella rivendicazione dei diritti fondamentali, deve esser ripresa e generalizzata in tutti i settori e tutti i territori. Per questo chiediamo con urgenza a tutte le organizzazioni sindacali, a tutte le categorie della CGIL e prima di tutto alla confederazione, l’indizione di uno sciopero generale per l’inizio della prossima settimana. Per diffondere, generalizzare e radicalizzare questa reazione spontanea, ci siamo impegnati fin da subito. Ci impegneremo in ogni caso nei prossimi giorni, sostenendo e partecipando ogni iniziativa di mobilitazione, come Area sindacale classista.
Il Sindacato altra cosa – opposizioneCGIL
Fonte: Il Sindacato è un'altra cosa
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.