di Jack Rasmus
La distruzione delle organizzazioni dei lavoratori negli USA sta andando avanti da decenni, con intensificazione costante fin dagli anni ’70. Decisioni recenti e altre ancora in corso da parte della Corte Suprema degli USA stanno mettendo in piedi nuovi e piu’ intensi attacchi sul sindacalismo negli USA.
L’ultima e’ la decisione, sebbene non ancora definitiva, della Corte Suprema sul caso “Friedichs contro l’Associazione degli Insegnanti della California” che coinvolge gli insegnanti e gli altri impiegati pubblici e i loro sindacati.
La decisione interessa immediatamente 10,7 milioni di insegnanti negli USA e potenzialmente altri 10 milioni di lavoratori nei settori pubblici locali che sono , o potrebbero diventare, membri di sindacati.
La decisione interessa immediatamente 10,7 milioni di insegnanti negli USA e potenzialmente altri 10 milioni di lavoratori nei settori pubblici locali che sono , o potrebbero diventare, membri di sindacati.
Il caso di Friedichs e’ solo l’ultimo tentativo di una serie, nel corso dell’ultimo decennio, di far mancare alle associazioni dei lavoratori in generale- sia pubblici che nel settore privato- le risorse finanziarie necessarie per rappresenare in modo efficace i propri associati nelle contrattazioni e specialmente di tagliar le gambe alla loro capacita’ di farsi coinvolgere in azioni politiche quali le lobby o nel supporto di candidati politici che sono a favore dei lavoratori.
Nel caso di Friedrichs, che e’ gia’ stato discusso dalla Corte Suprema, con la decisione finale attesa ogni giorno adesso, i sindacati degli insegnanti non potranno piu’ usare i contributi dei lavoratori e neanche le equivalenti “quote dell’agenzia” per le spese sindacali per cio’ che costituisce l’obiettivo primario di Friedrichs, per esempio per l’attivita’ politica, le lobby, gli aiuti finanziari ai candidati politici e l’attivita’ politica in generale.
Le organizzazioni degli insegnanti e gli altri sindacati del settore pubblico dipendono strettamente dalle mobilitazioni politiche in supporto alle loro richieste nei negoziati collettivi.
Essi spendono risorse finanziarie significative per cercare di eleggere quei rappresentanti governativi, i loro partners al tavolo dei negoziati, che sono ben disposti verso i loro interessi in termini di salari, posti di lavoro e benefici, e a sconfiggere o a rimuovere quegli ufficiali politici che non lo sono. Se la Corte Suprema USA dovesse decidere a favore di Friedrichs, il che apparentemente e’ molto probabile, significhera’ che gli insegnanti e i sindacati del settore pubblico no potranno piu’ spendere le risorse finanziarie per queste attivita’ come hanno fatto nel passato. Essi avranno meno risorse finanziarie a disposizione per farlo. E meno risorse finanziarie significa meno mobilizzazione politica, meno influenza politica e quindi contrattazioni meno efficaci da li’ in poi, nel lungo termine.
Il caso di Friedrichs rappresenta quindi un cambiamento importante e l’intensificazione degli attacchi rivolti contro le organizzazioni dei lavoratori, questa volta colpendo gli insegnanti e gli altri lavoratori pubblici e i loro sindacati. Tuttavia gli attacchi rivolti contro i sindacati nel settore privato negli USA vanno avanti da decenni.
La Distruzione dei Sindacati nel Settore Privato
Sin dagli anni ’70 gli sforzi delle corporazioni di distruggere i sindacati negli USA hanno bersagliato principalmente i lavoratori del settore privato e i loro sindacati e quelli nell’industria manufatturiera, nell’edilizia e nei trasporti- nello specifico quelle industrie dove una volta il 60-70 percento o piu’ della forza lavoro era organizzata prima del 1980 ma dove, oggi, il numero dei lavoratori nel settore privato negli USA che sono sindacalizzati e’ sceso a meno del 6 percento.
Il 6 percento di sindacalizzazione nella forza lavoro del settore privato che rimane negli USA rappresenta circa 9 milioni di lavoratori su un totale di 150 milioni di lavoratori. Se la percentuale di sindacalizzazione negli USA fosse rimasta la stessa come nel 1980, a quota 22 percento invece del 6 percento, i sindacati del settore privato avrebbero un numero totale di tesserati di 33 milioni invece di solo 9 milioni.
La distruzione dei sindacati nell’industria manufatturiera, nell’edilizia e negli altri settori dell’industria privata e’ risultata da un attacco portato da piu’ lati e su fronti multipli: praticamente eliminando il diritto di sciopero con il supporto legale del governo per la distruzione diretta delle organizzazioni, disponendo sempre piu’ ostacoli per l’attivita’ di organizzazione, cancellando il diritto di avere luoghi sindacali dove attrarre nuovi soci, incentivi sul libero scambio e incentivi fiscali alle corporazioni per spostare i posti di lavoro oltreoceano, bersagliando e rimuovendo i leaders sindacali militanti, accettando 40 milioni di lavori temporanei part-time, i lavori a contratto esenti da rappresentanza sindacale, allargando le cosiddette leggi di “diritto al lavoro” negli USA a 25 stati che vietano ai sindacati di richiedere ai lavoratori che rappresentano di associarsi o di pagare la tessera sindacale.
Un altro elemento della strategia anti-sindacale nei settori manufatturiero, dell’edilizia e altri settori privati e’ stata l’imposizione di sempre maggiori restrizioni del modo in cui i contributi e le risorse finanziarie dei soci possono essere spesi per l’attivita’ politica e per la mobilizzazione. Nuove regole introdotte nei decenni recenti, per esempio, dettano che i sindacati “debbano restituire” ai soci le loro quote associative proporzionali di cio’ che i sindacati avessero speso per l’attivita’ politica. Questo significa meno risorse per le organizzazioni da poter usare nelle contrattazioni e nell’attivita’ politica. Fino a oggi i soci dovevano richiedere personalmente di “essere dispensati”da queste spese per ottenere la riduzione del contributo associativo. Ma anche questo potrebbe cambiare presto, se il caso Friedrichs viene approvato e quindi esteso ai sindacati del settore privato.
Tutte queste limitazioni sulle spese dei sindacati per le loro attivita’ politiche sono piuttosto ironiche , dato che la Corte Suprema ha approvato leggi, fin dal 2010, come Citizens United che danno la possibilita’ alle corporazioni private di spendere risorse illimitate per attivita’ politiche. E’ chiaro che gli interessi delle corporazioni stanno sviluppando sempre di piu’ modi per inibire e ridurre la capacita’ delle organizzazioni sindacali di coinvolgimento nell’attivita’ politica- sia nel settore pubblico che in quello privato.
I Sindacati del Pubblico Impiego Costituiscono Adesso il Bersaglio
Un elemento chiave, nel caso di Friedrichs e’ la questione del dover scegliere “dentro” o “fuori”. Il caso sara’ decisivo nel cambiare la pratica di scegliere di “stare fuori”, mentre adesso i tesserati devono richiedere al sindacato di non spendere una parte dei loro contributi o dei contributi all’agenzia per azioni politiche e rinborsare quella porzione dei contributi ai soci. Se Friedrichs venisse approvata, i membri saranno automaticamente “tenuti fuori” e il sindacato dovra’ chiedere a ogni singolo associato se vuole essere “riintrodotto”. Se questa regola dovesse accompagnarsi alla decisione su Friedrichs, implichera’ una perdita massiccia di contributi equivalenti per il sindacato degli insegnanti, in questo caso. Questo precedente, molto probabilmente, verra’ esteso a tutti gli altri sindacati degli insegnanti, in altri stati e nelle universita’, dopodicche’ al pubblico impiego nelle citta’ e negli stati in generale.
Questo precedente potrebbe venir esteso, molto probabilmente, ai sindacati del settore privato. Con la grande offensiva del “diritto a lavorare” che guadagna momento, dove in 25 stati fino a questo momento, i lavoratori possono decidere di non pagare contribuzioni o equivalenti, la responsabilita’ di “stare dentro” spostata sulle spalle delle associazioni risultera’ quasi certamente in un’ulteriore perdita di risorse finanziarie per l’azione politica.
I sindacati del pubblico impiego sono stati attaccati sin dal 2009 anche in altri modi. Alcuni governatori conservatori hanno costretto i lavoratori del pubblico impiego a pagare per i deficit dei governi degli stati tagliando le loro pensioni, l’assicurazione sulla salute e altri benefici. Tutto questo e’ avvenuto persino mentre quegli stessi stati continuano a ridurre le tasse per il settore affaristico e mentre i loro deficits continuano a salire. In altri stati sono stati imposti direttamente limitazioni ai contratti collettivi. Il caso di Friedrichs e’ l’ultimo sviluppo in cio’ che, probabilmente, significa ancora nuove iniziative per indebolire le organizzazioni dei lavoratori del pubblico impiego e i diritti e benefici dei loro soci.
Allo stesso tempo gli attacchi continuano a intensificarsi contro i sindacati nel settore privato. Sono in corso altre iniziative di libero scambio e di produzioni spostate oltre confine; ad altre categorie di lavoratori viene legalmente proibito il diritto di associazione nei sindacati (per esempio nei lavori delle economie di tendenza “gig” e quelle di “condivisione”), e il crescente movimento del “diritto al lavoro” finanziato dalle corporazioni a livello degli stati, rappresentano tutte iniziative significative in corso dirette contro i sindacati del settore privato.
Tutto cio’ rappresenta una “rete legale” che e’ stata intessuta attorno alla legge Labor “Gulliver” negli USA, in realta’ un gomitolo di leggi che sono state dettate da interessi corporativi e dai loro lobbysti; un bozzolo di seta di leggi che hanno praticamente immobilizzato le organizzazioni dei lavoratori negli USA. Per rompere la rete i lavoratori negli USA dovranno, fra poco, ripartire da zero per ricostruire le loro organizzazioni dal niente in su. Questo richiedera’ forme diverse di organizzazione di base e azione collettiva.
Z Communications, 215 Atlantic Ave, Hull, MA, USA 02045
Da Z Net- Lo Spirito Della Resistenza E’ Vivo
Traduzione di Francesco D’Alessandro
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