di Global Project
Nel manifesto fondativo di Nuit Debout è scritto che “la politica non è esclusiva dei professionisti, è affare di tutti“. Un manifesto che indica una ripresa dal basso dell’iniziativa politica, che si oppone a qualsiasi tentativo di verticalizzazione e di sussunzione dei movimenti da parte del ceto politico. Per questa ragione i promotori dei referendum sociali rispondono all’appello francese, che ha lanciato per il 15 maggio una giornata comune di mobilitazione europea, lanciando il “firma day”. Due giorni di raccolta firme a sostegno dei “referendum sociali” su scuola, trivelle e inceneritori e per una petizione a difesa dell’acqua come bene pubblico: sabato 14 maggio e domenica 15 maggio, sindacati e comitati allestiranno “mille banchetti in tutta Italia” per il “Firma Day”, una vera e propria mobilitazione generale di tutte le realtà che hanno a cuore il destino di questo Paese.
L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini e avvicinarsi alle 500mila sottoscrizioni necessarie per ciascuno dei sei quesiti referendari proposti. In questo momento si è arrivati a170mila per ciascuno dei sei quesiti referendari, un buon risultato che è necessario migliorare di molto durante nel corso di weekend.
L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini e avvicinarsi alle 500mila sottoscrizioni necessarie per ciascuno dei sei quesiti referendari proposti. In questo momento si è arrivati a170mila per ciascuno dei sei quesiti referendari, un buon risultato che è necessario migliorare di molto durante nel corso di weekend.
Per tanti e tante è arrivato il momento di riprendere in mano la titolarità della loro vita e il destino delle società comuni. Il Firma Day sarà l’occasione per rendere lo spazio pubblico luogo di dibattito e di confronto aperto, per portare su strada e su piazza le istanze sociali e politiche che mettono in discussione l’impianto neoliberale del governo Renzi: il diritto a una crescita diversa, a un lavoro dignitoso e ben retribuito, a una scuola che parli di formazione e non di profitto, a un ambiente che sia casa accogliente e non mera risorsa da sfruttare.
Continuando a citare il manifesto di Nuit Debout, “l’uomo e l’umanità dovrebbero essere al centro dell’interesse dei nostri leaders, invece gli interessi personali hanno preso il sopravvento sull’interesse generale“. Contro tutto questo è nato il movimento di Nuit Debout. Contro questo sono nati gli Indignatos spagnoli, i movimenti Occupy e decine di altre realtà che in tutto il mondo stanno lottando per far sì che il 99% della popolazione abbia il sopravvento su quell’1% che detiene le leve del comando.
In mille piazze italiane, durante questo week end, sarà possibile trovare moduli da firmare e materiali informativi per i referendum sociali. Si tratta di un momento cruciale della campagna, che ha bisogno del sostegno e della partecipazione di tutti e tutte affinchè la campagna referendaria possa raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’obiettivo delle 500 mila firme.
Fonte: Global Project
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