La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 15 settembre 2016

Ci vorrebbe un Pertini...

di Paolo Ferrero 
La reazione di Mattarella alle gravissime dichiarazioni dell’ambasciatore USA evidenzia che è stato eletto per garantire che la manomissione della Costituzione e la subordinazione dell’Italia alle scelte della troika e della finanza proseguisse senza intralci. Ci vorrebbe un Pertini per difendere la sovranità del popolo italiano e sancire che non siamo una colonia di USA e Germania, invece abbiamo un Presidente della Repubblica che consente che altri paesi esercitino pressioni indebite senza alzare la voce. 
Oggi è il turno della Merkel che almeno ha il buon gusto di non esprimersi sul referendum. Non ci stupisce che la cancelliera di centrodestra tedesca apprezzi la politica di Renzi anche perchè oggettivamente rappresenta la prosecuzione di politiche neoliberiste che fanno molto comodo al padronato tedesco che può contare su un abbassamento del costo del lavoro dei suoi sub-fornitori italiani. 
Se a Renzi piace tanto la Germania approvasse una legge elettorale proporzionale invece di proporci un pasticcio autoritario che ha lo scopo di rendere ancor più facile l’approvazione di “riforme” antipopolari. 
Il No al referendum è un modo forte per riaffermare che non siamo una colonia degli USA o della Germania e che i principi sociali della Costituzione nata dalla Resistenza hanno più valore di trattati europei che mettono gli interessi di banche, finanza e grandi imprese al di sopra dei diritti dei cittadini e delle cittadine. 
Votiamo NO per difendere sovranità ed interessi del popolo italiano, che sono anche quelli di tutte le classi popolari in Europa.

Fonte: Rifondazione.it

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