La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 19 maggio 2016

L'internazionale nera dei muri e della sovranità nazionale

Contro l’immigrazione e per “difendere l’Europa” da una supposta “islamizzazione”, il prossimo 21 maggio l’estrema destra si prepara a scendere in piazza. Una giornata di mobilitazione continentale che vede per ora parate annunciate in quattro città: Atene, Roma, Madrid, Budapest e Parigi. Ma non è detto che qualcun altro non si aggiunga alla giornata dell’internazionale nera. L’appello per una mobilitazione continentale era arrivato subito dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. Proprio in quei giorni si stava svolgendo nella capitale francese il II Congrés Européèn promosso dal Gud, storica sigla dell’estrema destra d’oltralpe, fucina di talenti giovanili che spesso e volentieri da “grandi” ritroviamo nelle file del Front National. A convegno forze identitarie e nazionaliste dalla Russia, l’Italia, la Grecia e la Spagna.
Da qui l’idea di una giornata di lotta coordinata nel giorno dell’anniversario del suicidio di Domenique Venner, toltosi la vita con un colpo di pistola nella cattedrale di Notre Dame come estremo gesto di protesta contro la legge sulle unioni civili.
A Roma a sfilare sarà Casa Pound, appuntamento ore 10 a piazza Vittorio, nel cuore pulsante della Roma multietnica. Mentre consolidavano un’egemonia nell’estrema destra italiana, marginalizzando o fagocitando gli altri gruppi sulla piazza, i “fascisti del terzo millennio”, hanno stretto solide alleanze internazionali. Prima di tutto oltralpe, tanto che molti camerati francesi hanno scelto Roma per insediare attività economiche e godere dell'amicizia degli inquilini di via Napoleone III, poi in Grecia con il tanto discusso movimento Alba Dorata. Il simbolo simile ad una svastica, i consensi ad Alba Dorata sono esplosi con la crisi economiche grazie ad una campagna elettorale fatta di aggressioni contro gli immigrati e violenti slogan nazionalisti.
Reciproco e caloroso il gemellaggio tra il movimento italiano e gli estremisti ellenici, tra reciproche visite e incontri ufficiali. L'ultimo dei quali nel settembre del 2015, suggellato da una calorosa stretta di mano tra il presidente di Casa Pound Gianluca Iannone e il leader di Alba Dorata Nikólaos Michaloliákos, all'epoca da poco scarcerato: era finito in carcere con l'accusa di aver messo su “un'organizzazione criminale”, venuta alla luce dopo un'inchiesta sull'omicidio del giovane attivista e cantante rapper Pavlos Fyssas. A Madrid sfileranno invece quelli di Hogar Social, quasi un clone iberico di Casa Pound, un'organizzazione cresciuta sul modello di quella italiana. A est invece saranno i camerati di Alternativ Europa a sfilare a Budapest.
In piazza una sorta di nuova internazionale nera, una connection tra forze estremiste che metteno al centro il loro minimo comune denominatore: la lotta contro i flussi migratori e la difesa della fortezza europea, non bastassero i fili spinati, i muri e la legislazione europea e dei governi nazionali. Una difesa dell'identità nazionale ed Europea costruita non solo contro il “fuori”, ma anche per erodere da dentro qualsiasi alternativa all'architettura europea così come la conosciamo, tornando alla dimensione nazionalista e sovranista.

Fonte: dinamopress.it

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