di Gianluca Graciolini
L'ambasciatore americano entra a gamba tesa nella contesa referendaria, pronunciandosi per il Sì e paventando il rischio di una fuga di capitali dall'Italia se dovesse vincere il No. Chiaro il messaggio che ci riporta indietro di 60 anni. Qualsiasi governo serio e non una cricca di buffoni come quello in carica sarebbe insorto ed avrebbe immediatamente richiesto scuse formali, tanto grave è stata l'ingerenza negli affari interni du un Paese sovrano (almeno in teoria). Nello stesso giorno, lo stesso governo, con un Parlamento ancora a mezzo servizio e passando solo per le Commissioni, annuncia che sta per inviare 200 parà nel pantano libico.
Sempre ieri, si sono fatti avanti i comitati verdiniani per il Sì con testimonial d'eccezione come Marcello Pera e Giuliano Urbani, tra i primi fondatori di Forza Italia, tanto per farci capire meglio, a chi ancora ha occhi, naso ed orecchie per intendere, lo spirito e gli obiettivi veri della deforma Renzi-Boschi.
Ed ancora: la Costituzione riscritta su misura per la finanza, il caos della Buona scuola, la sistematica falsificazione propagandistica dei dati sull'occupazione, la questione sociale dimenticata e tutto il resto che ha fatto del Pd il partito principe del neoliberismo e cardine in questo Paese della conservazione regressiva e antipopolare.
Ieri mi è scattata una molla. Ho 46 anni, ne avevo 10 quando rincorrevo la macchina del Pci in campagna elettorale, 14 quando ho iniziato a frequentare le sezioni di partito e delle sinistre. Di elettori, militanti e dirigenti ne ho conosciuti tanti, di tutte le età, ad ogni latitudine e di ogni livello o sensibilità. Con essi ho condiviso lotte e passioni, patito dolori e sconfitte, spartito gioie e responsabilità. A molti di loro che oggi sono elettori, militanti e dirigenti del Pd voglio chiedere: ma come fate a non vergognarvi, a restare in silenzio, coperti e indifferenti di fronte a questo scempio quotidiano di democrazia, di dignità, di decenza e di ragione? Come fate, soprattutto voi più anziani, a rinnegare così a fondo la vostra stessa storia, la vostra stessa vita? Non voglio una risposta, chi vi conosce, conosce anche quella. La storia non vi assolverà: stavolta vi seppelliremo sotto una bella valanga di No. Una volta per tutte.
Perfetto Gianluca!! La tua storia io l'ho iniziata nel 1953! Dalla FGCI al PCI! Non ci resta che lottare a fondo per realizzare il progetto economico scritto con chiare parole nella Costituzione i cui articoli fondamentali riferiti ai Diritti e Doveri Sociali sono: il 2 il 3 ed il 53 tra di loro inscindibili!!! Ancora oggi non è così!
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