di Paolo Ferrero
In Europa il fallimento delle politiche di austerità è evidente. Oltre alla Grecia abbiamo anche in Portogallo un governo che cerca di svincolarsi da questa disastrosa politica. I governi di Spagna, Italia e Francia devono prendere una chiara posizione. I governi di Francia e dell’Italia devono smettere di fingere che sono contro l’austerità, chiedendo la flessibilità del fiscal compact. In particolare i governi di questi due paesi dovranno affrontare una contradizione importante, perché non possono parlare contro l’austerità e quando si tratta di applicare una politica nel loro paese ricorrono alle ricette neoliberiste, come abbiamo visto a Roma e Parigi con le riforme che hanno avanzato sul lavoro e lo stato sociale.
Renzi pretende da un lato l’applicazione flessibile del fiscal compact per utilizzarla a favore delle imprese, mentre dall’altro lato demolisce la Costituzione democratica, che è uscita dalla Resistenza contro il fascismo. Direi che vogliono uscire dall’austerità da destra. Per questo è oggi importante collegare la lotta contro l’austerità con la lotta contro il neoliberismo.
In Italia cercano di rovesciare i nostri diritti democratici e costituzionali e di adattarli nel quadro dei trattati europei, dei TTIP e CETA, diminuendo per esempio i poteri del parlamento che è stato democraticamente eletto per offrigli ai non eletti e il potere esecutivo.
Con la riforma di Renzi la “Democrazia dei non eletti” passa dai trattati europei nella Costituzione italiana. Il referendum rappresenta un tentativo ulteriore di allineare il nostro paese con le scelte strategiche del neoliberismo.
È importante che SYRIZA continua per vincere la battaglia contro l’austerità, insieme con qualsiasi altro governo che si oppone. “L’Alleanza contro l’austerità” si deve accompagnare con la lotta contro il neoliberismo, perché altrimenti non ci sarà una via d’uscita, come dimostrano le riforme che impongono in Francia e l’Italia. Dobbiamo intensificare la nostra lotta contro i trattati europei e contro i nuovi trattati che si preparano a livello internazionale, come TTIP e CETA.
Articolo pubblicato sul giornale di Syriza “Avgi”
Fonte: Rifondazione.it
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