Un grido si è alzato da Shengal la notte del 3 Agosto 2014. Questo grido era il grido degli yezidi che vivevano a Shengal. Il mondo intero è stato testimone dell’uccisione brutale di donne, bambini e anziani massacrati brutalmente dalle milizie di ISIS nemiche dell’umanità. Quando i miliziani di ISIS occuparono Mosul, l’11 giugno, la popolazione di Shengal, che si trova a 126 kilometri da Mosul, realizzò il pericolo e iniziò a imbracciare le armi. Il Ministro dei Peshmerga, responsabile della protezione della zona, annunciò che tutte le persone dovevano consegnare le proprie armi a loro e chiunque avesse tenuto delle armi o munizione nelle proprie case sarebbe stato punito. Dissero anche che nessuno doveva lasciare la propria terra e promisero che avrebbero protetto la popolazione.
Non mantennero la promessa
Nonostante avevano promesso di proteggere la popolazione, tutto andò in modo diverso. ISIS iniziò ad attaccare due villaggi yezidi chiamati Girk Zerik e Siba Sex Xidir il 3 Agosto. Allo stesso tempo, le forze armate dei Peshmerga iniziarono a ritrarsi senza aver tirato nemmeno un proiettile contro ISIS. La gente del villaggio Zorava di Shengal chiese alle forze peshmerga “Se ci lasciate, restituiteci le nostre armi, combatteremo noi”. I soldati peshmerga uccisero 3 yezidi solo perchè gli avevano chiesto le armi. Dopo che le forze peshmerga abbandonarono Shengal la popolazione yezida iniziò a lasciare Shengal per trovare rifugio sulle montagne sovrastanti Shengal. Molti scrissero articoli sull’esodo degli yezidi e molti commentarono questi eventi; tuttavia, nessuno fece nulla per chiedere conto di questo massacro. Quando si inizia a parlare del “giorno dell’editto” si capisce che molti elementi di quanto accaduto restano ancora nascosti.
Nuove immagini e documenti ci portano alla conoscenza del giorno dell’editto. Un video girato con un telefono cellulare il 3 Agosto ci mostra che i peshmerga chiusero la strada di accesso impedendo alla gente di fuggire dalle milizie di ISIS.
La chiusura della strada causò la deportazione di migliaia di donne yezide e l’uccisione di migliaia di persone per mano di ISIS.
Le forze HPG -YJA-STAR hanno soccorso la popolazione
Le HPG (Forze di Difesa del Popolo), le YJA-STAR (Combattenti delle Donne Libere) compresero il pericolo che stava fronteggiando il popolo yezida e si attivarono per prestare soccorso; tuttavia, il Partito Democratico del Kurdistan (KDP o PDK) bloccò le vie d’accesso. Dodici combattenti HPG riuscirono a entrare nella regione di Shengal. Quattro di loro furono arrestati dalle forze KDP. Gli altri otto andarono verso le Montagne di Shengal per avvisare la gente e proteggerli contro quanto stava per accedere. Nel giorno dell’editto questi otto combattenti evitarono riuscirono ad evitare che i miliziani di ISIS si dirigessero verso le montagne di Shengal combattendo contro di loro. Lo stesso giorno le YPG (Unità per la Protezione del Popolo) lanciarono un’operazione e aprirono un corridoio per il popolo yezida. Salvarono il popolo yezida dal un massacro totale. Migliaia di yezidi riuscirono a raggiungere il Rojava attraverso questo corridoio.
Non dimenticheremo il dolore e il tradimento
La strada asfaltata che come un serpente nero si avvolge attorno alle Montagne di Shengal ha visto tanta sofferenza pecorrerla. I vestiti e gli oggetti abbandonati sulla strada dagli scampati/superstiti (escapist) ci raccontano del massacro.
I protagonisti del 3 Agosto e i loro soccorritori non erano ancora stati provati a tal punto.
Ora, le forze peshmerga camminano liberamente nella Shengal liberata e sembra che niente sia accaduto. C’è un checkpoint dei peshmerga (Sicurezza Pubblica) ogni cento metri per controllare la popolazione yezida. Le forze KDP hanno imposto un embargo economico a una popolazione che ha già patito moltissimo. La popolazione yezida è soggetta alla pressione del KDP e dell’embargo. Il popolo yezida non dimenticherà questa sofferenza nemmeno tra mille anni. Non dimenticheranno la sofferenza e il tradimento…
“Proteggerò Shengal”
Le donne yezide si rendono conto dell’importanza dell’auto-difesa per poter salvare le donne rapite da ISIS e vendicare le persone uccise. Esse hanno giurato di vendicare le persone uccise. Berivan Sengal ha testimoniato le pratiche inumane di ISIS il 3 Agosto 2014. E la stessa Berivan, che ha giurato di vendicare la gente assassinata, ha deciso di prendere posizione e rendere consapevoli le donne. Berivan ha detto “Ho seguito una formazione ma non è sufficiente. Devo essere formata per accrescere la consapevolezza delle donne yezide. Abbiamo bisogno di auto-difenderci. Proteggerò Shengal preparando una milizia femminile”. Berivan è stata successivamente uccisa durante un bombardamento operato dalle Forze Armate Turche (TSK).
Berivan Arin è una delle donne che sono diventate immortali nella memoria per aver partecipato attivamente all’autodifesa delle donne yezide in seguito agli attacchi da parte di ISIS. Berivan ha testimoniato che le donne yezide sono state rapite e vendute come schiave. Ha detto: “Sono talmente adirata che voglio essere una risposta per tutte queste donne. Come donne yezide dobbiamo organizzarci prima di pensare al pane e all’acqua. Dobbiamo combattere contro la corruzione e attraverso l’educazione: è l’unico modo di combattere efficacemente. E’ arrivato il tempo di proteggere noi stesse. La priorità per le donne yezide è la nostra terra e la nostra cultura”.
Fonte: uikionlus.com
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.