Intervista a Marco Travaglio di Concita Sannino
"Poiché coloro che fanno la campagna referendaria per il Sì in realtà non spiegano nulla, ma si limitano a demonizzare le ragioni del No, ho deciso di provare a spiegarlo. Ecco perché è così oscena, articolo per articolo, questa riforma". Marco Travaglio, il direttore de Il Fatto Quotidiano, va in scena stasera, alle 21, al teatro Augusteo, con "Perché No", serata di politica (e intrattenimento) sostenuta dall'associazione DeMa, e con de Magistris in prima fila (prezzi politici: solo 5 o 10 euro). Sul palco, anche l'attrice Giorgia Solari "nei panni del ministro Maria Elena Boschi, ma con il testuale dei suoi interventi pubblici".
Travaglio, la sfida è fare teatro per due ore con le ragioni del No.
"Si può, anche con leggerezza. Perché io vorrei tanto partecipare o assistere a qualche bel confronto sul merito della riforma. Ma niente. La tv è monopolizzata solo dai renziani che, vergognandosi per primi di quello che hanno concepito, non fanno che attaccare chi è per il No. Incutendo il terrore di spread che schizza in alto, calamità assortite, piaghe d'Egitto".
Lei invece quali punti chiave affronta?
"Si scopre, a studiare la riforma, che alcuni passaggi, come quelli dell'articolo 70, sulla modalità di applicazione delle leggi tra Camera e "nuovo Senato", sono incomprensibili: scritti nel burocratese dei regolamenti condominiali. Significa che si apre alle più varie interpretazioni: secondo alcuni giuristi quel testo apre a 7 distemi diversi, secondo altri sarebbero 11 o 13. E non si capisce come dorvà funzionare questo parlamento. È assurdo".
Lei contesta anche la scelta dei consiglieri regionali?
"Col Porcellum ci illudevamo di votare anche se avevano deciso tutto le segreterie, ma ora invece la scheda per i senatori, avremo dei consiglieri regionali che, senza ulteriori compensi, dovrebbero fare bene anche il senatore? Viene da pensare che gli unici disposti saranno quelli che saranno meno puliti e più a caccia di protezione, voglio ricordare che oggi, a guardare le assemblee regionali: la Campania ha 12 consiglieri inqusiti, la Sicilia 23, la Sardegna 13, la Lombardia 15, le Marche 6. Così autorizziamo la selezione della peggiore class edirigente".
Crisi a 5 Stelle, lei ha dovuto bacchettare la Raggi a Roma: fa bene il suo amico de Magistris a sperare in un allargamento nazionale?
"La Raggi, un po' come il primo de Magistris a Napoli, sconta il fatto di non avere mani in pasta, è autonoma e priva di un ceto professionale amico. Ora a Roma il 5S ha pochi mesi per uscirne, o implode. Ma potrebbero prendere esempio dalla capacità che ha avuto de Magistris di resistere e ricominciare dai suoi errori".
Fonte: La Repubblica
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