La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

domenica 21 febbraio 2016

Come l'imperialismo americano ha creato la crisi dei rifugiati

Intervista a Jean Bricmont di Maidh Ó Cathail
Lei considera Colonia un punto di svolta o l’inizio della fine della civiltà europea?
"Non sono sicuro che cosa significhi civiltà europea, ma se è sopravvissuta a due guerre mondiali, sopravvivrà a Colonia 2015 [La notte di Capodanno un migliaio di uomini aggredì diecine di donne, n.d.t. ]. Non si dovrebbe esagerare riguardo a ciò che accade ai rifugiati. Ho due opinioni riguardo a questo.
Da una parte non penso che sia chissà che: che cosa sono pochi milioni di profughi tra 500 milioni di europei? Dall’altra, i sondaggi dimostrano che una maggioranza di persone nei paesi europei non vogliono “dare il benvenuto” ad altri rifugiati e penso che sia loro diritto agire così (anche se non penso che sia chissà che cosa).
Quella che definisco la sinistra morale, vuole costringere la popolazione a essere altruista con i rifugiati. La popolazione non viene, però, mai consultata su questo problema e coloro ai quali si chiede continuamente di fare sacrifici perché “non ci sono soldi”, è comprensibile che non accettino questo discorso morale."
Come si collega quello che lei ha scritto nel libro Humanitarian Imperialism con l’attuale crisi dei rifugiati?
"Ebbene, le stesse persone che incoraggiavano gli interventi “umanitari” e il “supporto” alle insurrezioni armate all’estero che hanno provocato guerre perpetue, generando un flusso continuo di profughi, stanno ora chiedendo che la popolazione dei nostri paesi “accolga i rifugiati”. Prima provocano il caos là, poi applaudono il caos qui. Non può durare per sempre. Si possono vedere segni di diffusa rivolta popolare contro questa situazione. Ora non sono ottimista sull’andamento dei questa rivolta, perché, dato che la Sinistra è stata quasi totalmente convinta alla causa degli interventi umanitari e al suo corollario di accogliere i rifugiati, questa rivolta quasi certamente beneficerà soprattutto la (estrema) Destra."
Pensa che il senso di colpa per l’Olocausto sia la spinta per la decisione della Germania di accettare oltre un milione di rifugiati?
"Non è stata la Germania che ha preso la decisione, ma la Signora Merkel, con la costernazione di molti e forse della maggior parte dei tedeschi. I suoi motivi personali non sono chiari. Per una minoranza di tedeschi che accolgono attivamente i rifugiati, senza dubbio l’Olocausto è un fattore. Le giovani generazioni in tutta Europa sono, però stufe di questa colpa artificiale (come si può essere colpevoli di avvenimenti che sono accaduti prima della propria nascita?). E così, anche in Germania, ci sono un sacco di sentimenti negativi rispetto ai rifugiati."
Pensa che si possa essere contro le guerre degli Stati Uniti e contro l’occupazione israeliana, e allo stesso tempo avere delle riserve circa l’immigrazione musulmana in Europa?
"Sì, naturalmente. Sono però molto riluttante a considerare questa immigrazione (come fanno molte persone) come un complotto da parte degli Stati Uniti e di Israele, per islamizzare l’Europa. Innanzitutto i sionisti sono divisi: è vero che alcuni di loro sono favorevoli a confini più aperti, ma altri hanno paura della “Islamizzazione dell’Europa” dato che sanno che i musulmani non sono esattamente affezionati allo “stato ebraico”. Non credo che questa islamizzazione avverrà, ma penso che si debba essere pragmatici riguardo all’immigrazione. Non avremo mai confini realmente aperti, al contrario di ciò che parte dell’estrema sinistra chiede (altrimenti saremmo rapidamente sopraffatti e ci sarebbe una reazione dell’estrema destra per fermare questa apertura), né avremo confini completamente chiusi. E’ soltanto una questione di grado. Il problema è che alcune delle nostre “élite”, vivono nel mondo dei sogni, dove una maggiore globalizzazione è considerata sempre una cosa buona e i desideri della popolazione vengono disprezzati e ignorati. Questo crea il rischio di una pericolosa reazione negativa."

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: Counterpunch
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2016 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0

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