di Panos Rigas
La crisi economica globale che stiamo vivendo dal 2008, risultato del dominio di un'oligarchia finanziaria con 'ideologia neoliberista, ha portato alla deflazione del debito, depressione cronica e deindustrializzazione dell’ Ovest. Non è un caso che la disuguaglianza socio-economico nei paesi sviluppati dell'Occidente si trova al livello storicamente più elevato che mai. Nel contesto europeo, questa crisi ha dimostrato il fallimento del modello neoliberista e le debolezze critiche dell'Unione monetaria europea. Le politiche di austerità imposte ai popoli d'Europa e particolarmente nel sud, hanno portato alla distruzione del tessuto sociale e all’ impoverimento alla stragrande maggioranza della popolazione.
La più grande vittima di questa politica era il popolo greco che ha sofferto la più violenta riduzione del reddito mai registrata nella storia economica moderna! La crisi dei rifugiati in Europa, che può essere caratterizzata come una crisi del regime di frontiera europea, ha rivelato la crisi di coesione dei paesi membri. I recenti sviluppi con il Brexit e le elezioni americane hanno rivelato il voto anti-establishment e la mutazione allarmante della destra verso una miscela di neoliberismo e nazionalismo.
La più grande vittima di questa politica era il popolo greco che ha sofferto la più violenta riduzione del reddito mai registrata nella storia economica moderna! La crisi dei rifugiati in Europa, che può essere caratterizzata come una crisi del regime di frontiera europea, ha rivelato la crisi di coesione dei paesi membri. I recenti sviluppi con il Brexit e le elezioni americane hanno rivelato il voto anti-establishment e la mutazione allarmante della destra verso una miscela di neoliberismo e nazionalismo.
L'U.E dalla sua fondazione ha avuto problemi e politiche vantaggiose per il capitale e non per il lavoro, ma la congiuntura politica della crisi trova l'unificazione dell'Europa al suo peggio fin dalla sua nascita. La Germania ha prevalso attraverso la politica mercantilista e il dumping salariale, ma ora il modello è in discussione. Non e possibile che il surplus di un paese membro ad essere i deficit degli altri membri. Ormai e chiaro a tutti che i problemi in Europa non sono i salari e il costo unitario del lavoro e certamente (come è stato dimostrato in pratica) non si può aver successo con la persistenza nella riduzione salariale e la deregolamentazione del mercato del lavoro. Non può esistere una Unione europea senza una politica centrale per la disoccupazione. Non può esistere il bail in bancario senza una garanzia europea per i depositi, data la brutta situazione delle banche europee (leva alta).Νon e possibile che la BCE non e creditore di ultima istanza (lender of last resort) degli Stati membri.
In questo ambiente europeo e internazionale estremamente difficile Syriza e eletto ad un governo europeo e questo rimane un evento storico. La decisione di assumere la responsabilità a far uscire dalla crisi il nostro Paese, senza aver paura delle difficoltà, e associata con le migliori tradizioni di sinistra. Perché non siamo la sinistra della fuga e del isolamento nazionale, ma la sinistra che non ha paura di combattere per la difesa degli interessi del popolo e degli strati sociali deboli. Questo è il presupposto per qualsiasi progetto che vuol avere come orizzonte la trasformazione sociale, il socialismo del 21° secolo.
Sotto queste condizioni eravamo costretti di accettare l’accordo firmato l’estate scorsa, per impedire la distruzione con la quale i creditori hanno minacciato il nostro paese attraverso il fallimento e l'uscita dalla zona euro, con vittima principale il mondo del lavoro. Ovviamente questo accordo non è il programma del governo di Syriza, ma neanche " proprietà di sinistra."
Dopo le elezioni del 20 settembre 2015, il governo ha intrapreso una serie di sezioni che costituiscono i primi passi di uno sforzo con quattro anni di orizzonte. Il nostro obbiettivo sta nel creare uno Stato di diritto, europeo, democratico e contemporaneo che lascerà alle spalle la crisi e la recessione. Nel corso di questo anno il governo è riuscito a:
Superare l'obiettivo del surplus per il 2015 (+ 0,7% contro il target che era -0,25%).
Garantire la protezione della casa primaria dalle aste.
Fornire l'accesso nei nostri servizi sanitari pubblici per 2,5 milioni di cittadini senza prevenzione sociale.
Garantire le pensioni principali.
Rinegoziare i contratti a favore del pubblico e promuovere i grandi progetti infrastrutturali.
Razionalizzare la normativa in materia di lavori pubblici.
Avanzare la riforma della amministrazione pubblica.
Approvare il sistema elettorale proporzionale .
Ha dato priorità all'istruzione: Quest'anno, tutte le scuole sono state aperte ,per la prima volta ,senza carenze di libri e di insegnanti, e ha avanzato cambiamenti a direzione progressiva al Ginnasio .
Stabilire il nuovo contesto istituzionale per la ricerca e sviluppo.
Rinforzare i programmi per affrontare la crisi umanitaria e la finanziaria del 2017 provvede una somma che raggiungerà 900 milioni.
Ha cominciato la procedura per “mani pulite” nel calcio professionistico e nello sport in generale.
Ha proceduto a interventi necessari nel settore critico della Sanità, che era sull'orlo della dissoluzione.
Ha approvato la legge sulla "economia sociale e solidale", dove e stabilito anche l'istituzione di cooperative di lavoratori (Cooperative).
Il nostro programma parallelo fa riferimento a cambiamenti profondi al settore di Educazione e di Sanita, nella democratizzazione dello Stato e della Pubblica Amministrazione, a garantire la trasparenza e combattere la corruzione, a informare i cittadini, ad applicare cambiamenti radicali nel sistema fiscale, a curare i gruppi vulnerabili della popolazione e espandere i diritti politici e sociali.
Il nostro obiettivo immediato è lo sviluppo economico attraverso forme di Piccole-Medie Imprese e forme di cooperazione, la lotta contro la disoccupazione, la tutela dei diritti del lavoro, lo sviluppo dell'economia sociale e solidale, la tutela dell'ambiente, la solidarietà con i rifugiati e il rispetto alla legalità internazionale.
Il nostro sforzo per uscire dal memorandum è estremamente difficile, i ricatti e i conflitti con le istituzioni non erano finiti nel luglio 2015, ma sono ancora in corso. Per questo si richiede un progetto politico globale, alleanze internazionali con partiti, con movimenti radicali e governi progressisti soprattutto nel sud. Il governo sta applicando l'accordo firmato, ma richiede anche che l'altro lato di implementare i propri impegni per la riduzione del debito.
La grande ondata di rifugiati a causa di guerre in Medio Oriente e Nord Africa, ha messo nei paesi europei problemi intrattabili, particolarmente nei paesi del sud e soprattutto in Grecia e Italia. Bisogna prendere iniziative per sviluppare un movimento paneuropeo di solidarietà e di difesa dei diritti umani fondamentali che oggi sono in discussione dalla leadership dell'Unione europea.
Il sostanziale aumento elettorale di sinistra in vari paesi ridefinisce il rapporto tra la sinistra e la socialdemocrazia. Bisogna sfruttare le diversificazioni nella socialdemocrazia europea che e piena di contraddizioni e senza una strategia chiara. Di conseguenza, le nostre alleanze, a livello politico riguardano le forze dei Verdi, ma anche quelle della socialdemocrazia che si allontanano dalla politica neoliberista, forze che potrebbero cambiare la mappa politica dell'Europa. Il nostro obiettivo principale rimane la creazione di un fronte politico e sociale ampio contro la politica del neoliberismo e dell'austerità, contro la xenofobia e il razzismo. In questo processo il Partito della Sinistra Europea dovrebbe essere più attivo per pianificare le attività e gli interventi sia in politica che nei movimenti.
La Grecia e il Syriza giocano un ruolo di primo piano nella battaglia per cambiare i rapporti in Europa. Il nostro partito partecipa, come una delle forze principali politiche, alla creazione di un fronte europeo del sud, che approfondirà la questione della convergenza economica e alla disparità regionale in Europa, ma anche nella formazione di un fronte parallelo delle forze di sinistra e progressiste al intero continente europeo.
Il compagno Alexis Tsipras ha combattuto con passione e determinazione come il candidato di sinistra alla presidenza della Commissione europea. In Italia si è visto molto bene perché lo stesso Tsipras ha fatto di tutto per aiutare l'unità della sinistra e la sua rappresentazione al Parlamento europeo. Ma non era solo L’ Altra Europa con Tsipras e la nostra collaborazione con Rifondazione Comunista, con SEL e le altre espressioni di sinistra e movimenti .Noi facciamo l’appello ai democratici e progressisti cittadini d'Italia e di tutti i paesi europei. Tutta quella gente che abbiamo avuto al nostro fianco nel grande movimento di sostegno del nostro paese e del governo greco. Mi trovo in Italia, come ospite del "l'altra Europa con Tsipras ', ma oltre a ringraziare I compagni del "l'altra Europa con Tsipras ' vorrei ringraziare tutta la sinistra politica e sociale che ci sta al fianco , Marco Revelli, Paolo Ferrero, Nicola Fratoianni, Stefano Fassina, Nicki Vendola , Pippo Civati, la Susanna Camusso della CGIL, il Maurizio Landini della FIOM, l' Arci, la Caritas e le migliaia di volontari italiani che sono venuti in Grecia per sostenere le strutture di solidarietà e i nostri sforzi sovrumani per supportare i rifugiati.
L'unità della sinistra in Italia, il paese con la più grande tradizione di sinistra e con la sua influenza in Europa, è molto importante per noi, ma anche per tutta la sinistra europea.
La situazione in Italia ormai è favorevole per la creazione di una formazione di sinistra che può giocare un ruolo decisivo nella politica e per dare il suo peso speciale nella scena europea. Se la sinistra italiana si trova alla soglia del 4% nei sondaggi, senza partito e leadership, questo significa che evidentemente le prospettive sono più positive con la creazione di un soggetto unico.
Come Scriveva Gramsci nella tesi 29 delle "Tesi di Lione" "raccogliere intorno a sè e guidare tutti gli elementi che per una via o per un'altra sono spinti alla rivolta contro il capitalismo". Ma la rivolta non sarà il risultato di una grande "notte delle barricate", ma di preparazione metodica durante la "guerra di posizione".
E' compito di tutti i governi del Sud Europa a cooperare contro l'austerità per cambiare l'Europa. I governo greco e il governo italiano devono essere in prima linea. A. Tsipras ed il socialista Primo Ministro del Portogallo A. Costa hanno firmato insieme una dichiarazione contro l'austerità e i leader del sud Europa un'altra dichiarazione in vista del vertice del UE tenutosi a Bratislava.
L'asse del Sud europeo è molto importante per ricostruire una nuova Europa. Ci impegniamo su questo nel gruppo GUE al Parlamento europeo e dentro le linee del Partito della Sinistra Europea in cui apparteniamo. E 'importante il fatto che SYRIZA con la propria vittoria alle elezioni del settembre 2015 abbia facilitato il cambio di governo in Portogallo, dove il Blocco di sinistra e il partito comunista sostengono il governo Costa. In Spagna, i nostri compagni Unidos Podemos hanno lottato duramente per la creazione di un governo progressista e democratico con i socialisti, ma la maggioranza del esecutivo PSOE ha scelto di sostenere l'austerità neoliberista di Rajoy e la sua possibile pasokizzazione. Unidos Podemos con Pedro Iglesias e Alberto Garzon non sono più solamente l'opposizione, ma l' unica alternativa per la Spagna. E possibile che non vi siano più ricette. Nonostante ciò, è poco ma sicuro che l'unità della sinistra e la forza che può cambiare la realtà in Europa e le relazioni tra stati e popoli europei. E Questo vale particolarmente per il Sud Europeo.
Questo è il Il discorso del segretario di SYRIZA Panos Rigas a Roma.
Fonte: Argiris Panagopoulos
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