La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 26 novembre 2016

Referendum: follow the money!

di Leopoldo Salmaso
Più aumentano le bugie e gli insulti, più i media mainstream hanno gioco facile nel depistarci dalla vera posta in gioco con questo referendum. Il vero quesito è: volete più Mercato e meno Stato? SI o NO, tutto il resto sono specchietti per le allodole. Ecco un’interpretazione nuda, cruda e sovrasemplificata.
L’Unione Europea è gestita da tecnocrati, “diligent but stupid” come i loro computer. E come i computer sono utilissimi se guidati dalla mente umana, così i tecnocrati sarebbero utilissimi se guidati dalla Politica con la P maiuscola. Ma, ahinoi, nelle istituzioni della UE si vedono quasi solo politicanti, ignoranti e/o furbi (da fur latino, cioè arraffatori in proprio) alieni al bene comune.
Codesti politicanti sono le marionette delle lobby sovranazionali, quelle che controllano i media mainstream e che dettano ai tecnocrati i testi di ogni documento, dal più piccolo al più determinante. La banda di lobbisti, pennivendoli, tecnocrati e politicanti è sorda e cieca di fronte alle crescenti proteste popolari: e come potrebbe essere altrimenti, visto che quei signori sono cooptati, non eletti né rimovibili dal popolo? (quelli eletti non contano niente ope legis, quindi si possono tranquillamente ignorare).
Insomma, nella UE comanda la Troika, cioè il FMI (l’élite delle banche private mondiali) con i suoi due vassalli: la BCE (l’élite delle banche private europee) e la Commissione (l’élite dei politicanti).
Si conceda un’ulteriore sovrasemplificazione e si risparmi l’accusa di complottismo: comandano JP Morgan e compari, quelli che dall’alto delle loro fondazioni “filantropiche” e club esclusivi alla Bilderberg elargiscono pagelle e raccomandazioni tipo: “La crisi dell’Eurozona è imputabile al fatto che le costituzioni dei Paesi del Sud Europa sono basate su idee socialiste che… comportano governi deboli rispetto ai parlamenti, tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori, …e altri ostacoli alla governabilità necessaria per far fronte alle sfide derivanti dall’internazionalizzazione delle economie (cioè: ostacoli al decisionismo necessario per favorire la rapina della finanza sulle economie reali)”.
Il quadro italiano è la brutta copia di quello europeo, dove i banchieri non hanno neppure quel po’ di etica calvinista, i politicanti… lasciamo perdere, e al posto dei tecnocrati abbiamo i boiardi (destino cinico e baro, o semplice controprova della massima per cui ogni popolo ha i dirigenti che si merita?).
Comunque sia, l’Italia possiede ancora una delle economie più ghiotte da spolpare: ecco perché JP Morgan & C. ci seguono (più esattamente: ci precedono) con particolare attenzione da decenni. Chi altri se non loro (ovviamente per interposta marionetta) ci ha condotti passo passo verso il suicidio economico e sociale? Vediamo alcune tappe principali:
– 1978: adesione allo SME, precursore dell’euro e premessa della deindustrializzazione (marionetta Andreotti).
– 1981: divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro; inizia la spirale del debito pubblico (marionette Ciampi-
Andreatta- Spadolini).
– 1984: taglio alla scala mobile (salari non più agganciati all’inflazione – marionetta Craxi).
– 1992: abolizione della scala mobile (marionetta Amato).
– 1996: super manovra finanziaria per entrare subito nell’euro (marionetta Prodi).
– 2003: “supereuro alla tedesca” (oltre 1,5 sul dollaro) con accelerata deindustrializzazione dell’Italia
(marionetta Berlusconi).
– 2010: travaso della crisi globale dai debiti privati ai debiti sovrani (marionetta Berlusconi).
– 2011: Agosto: la Troika detta i compiti a Berlusconi che però recalcitra; Novembre: la Troika agita lo
spauracchio spread; Berlusconi rimpiazzato incostituzionalmente con Monti (marionetta Napolitano).
– 2012: Articolo 81 della Costituzione violentato con l’obbligo del pareggio di bilancio. Assalto alle
pensioni (marionetta Napolitano).
– 2013: Monti rimpiazzato incostituzionalmente con Letta (marionetta Napolitano).
– 2014: Letta rimpiazzato incostituzionalmente con Renzi (marionetta Napolitano).
– 2015: Abolizione articolo 18; precarietà del lavoro istituzionalizzata (marionetta Renzi).
– 2016: La cooptazione dei parlamentari viene costituzionalizzata (marionetta Mattarella).
EPILOGO
2016, 4 Dicembre, referendum costituzionale: chi di Costituzione ferisce di Costituzione perisca.

Fonte: Pressenza.com 

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