Intervista a Jorge Costa di Argiris Panagopoulos
I socialisti sosteranno forse dall’esterno la formazione di un governo di destra , utilizzando come “alibi” i colloqui previsti con il Blocco di Sinistra e il Partito Comunista Portoghese, ha detto ad “Avgi” il deputato e membro della Direzione del Blocco Jorge Costa, soddisfatto per il raddoppio dei voti e dei seggi del Blocco.
La Commissione politica del Partito Socialista, dopo una riunione di quattro ore che è finita alle 2 della mattina di mercoledì, con 63 voti a favore, 4 contrari e 3 astensioni ha deciso di tenere aperta la questione delle alleanze, lasciando chiaramente intravedere la sua opposizione ad un governo “di grandi alleanze”, senza escludere la collaborazione con il Blocco di Sinistra e il Partito Comunista Portoghese.
Il segretario generale dei socialisti Antonio Costa ha considerato “atipico” l’incontro del presidente della repubblica Cavaco con il primo ministro uscente Passos Coelho, valutando che gli appelli del primo per un “compromesso” e un “governo stabile” assomigliano con l’assunzione della leadership della destra da Cavaco e che come presidente della repubblica doveva rispettare le regole e consultare anche gli altri partiti.
Joao Soares, l’ex sindaco di Lisbona, dirigente di spicco del Partito Socialista e figlio del fondare e leader storico del partito Mario Soares, ha chiesto dalla leadership del partito di fare una “seria negoziazione” con il Blocco di Sinistra e il Partito Comunista Portoghese per un governo “a maggioranza assoluta di sinistra”, che darà al paese “un governo stabile per prossimi quattro anni”.
I socialisti ha lasciato formalmente la possibilità per la formazione di un governo con il Blocco di Sinistra e il Partito Comunista, ma che succede in pratica?
"La cosa più probabile è di veder la firma di un accordo per la prossima finanziaria tra la minoranza della destra e il Partito Socialista. Giovedì [oggi] si incontreranno i rappresentanti dei partiti di destra con i socialisti per esaminare le condizioni di un accordo. Il Partito Socialista avrà anche incontri con le forze che si trovano alla sua sinistra con l’obbiettivi ovvio di trovare delle scuse, come per la questione del debito, dell’euro e altre questioni connesse al fine di evitare qualsiasi alleanza alla sua sinistra. In questo modo potrà giustificare il sostegno che offrirà alla coalizione di destra."
I socialisti entreranno nel governo con la destra o semplicemente offriranno i loro voti?
"Non credo che parteciperanno nel governo con la destra o che faranno un accordo duraturo. La cosa più probabile è che faranno accordi ogni volta per passare la finanziaria, leggi e altre misure."
Questo fatto può provocare problemi all’interno del Partito Socialista visto che molti vogliono la collaborazione con voi?
"Il Partito Socialista avrà tantissimi problemi. La finanziaria che deve votare prevede l’applicazione di una dura austerità, diminuzioni nei salari e nelle pensioni, tagli sullo Stato sociale e specialmente nei settori di Pubblica Istruzione e Sanità. Se il Partito Socialista acconsentirà di passare queste misure avrà enormi problemi nel suo interno."
Voi che avete proposto?
"Noi durante la campagna elettorale abbiamo invitato i socialisti di abbandonare alcune delle loro peggiori proposte del loro programma, che erano molto neoliberiste e delle peggiori che hanno presentato mai, per sedersi in un tavolo comune e discutere per la formazione di un governo partendo dalla questione del debito e la fine dell’austerità. I socialisti durante la campagna elettorale non hanno risposto mai. Dopo le elezioni dirigenti del loro partito sostengono che le nostre posizioni per l’Europa, l’euro e il debito rendono impossibile qualsiasi forma di collaborazione con la sinistra. L’unica prospettiva che sembra di esistere sul tavolo questo momento è la formazione di un governo di destra per almeno un anno."
Dopo avrete elezioni o la riedizioni delle vecchie “grandi alleanze”?
"È molto presto per vedere il… dopo. La pressione delle istituzioni europee ai socialisti sono molto forti, perché non vogliono di vederli collaborare con la sinistra o di portare il paese a nuove elezioni. Le istituzioni europee vogliono la collaborazione tra conservatori e socialisti."
Il Partito Comunista che fa, avete contatti?
"Segue la stessa politica che abbiamo noi. Ha dichiarato la sua disposizione di sostenere un governo di sinistra chiedendo anche loro la questione della ristrutturazione del debito ecc. I socialisti non gli hanno risposto."
Come è la vostra agenda nelle prossime ore?
"Giovedì o venerdì dobbiamo incontrarci con i socialisti. Li vedremo le loro vere intenzioni."
Quali sono le cause del vostro grande successo elettorale?
"Il nostro grande successo è dovuto probabilmente al fatto che gli appelli dei socialisti per il voto utile non hanno avuto nessun risultato. I socialisti avevano una grande contraddizione, un programma neoliberista vicino alla ortodossia europea dell’austerità, il fatto che è impossibile di mettere la questione del debito, hanno proposto perfino misure pericolose per la protezione sociale sostenendo la riduzione del finanziamento della protezione sociale, mentre nello stesso momento i suoi elettori vogliono la fine dell’austerità. Da una parte i socialisti hanno seguito una retorica contro l’austerità e dall’altra parte proponevano soluzioni neoliberiste. Il voto utile non ha funzionato."
Perché il Partito Comunista con ha potuto approfittare questa situazione?
"Il Blocco di Sinistra ha potuto rappresentare una sfida di fronte al Partito Socialista per cambiare politica e spostarsi a sinistra. Si è presentato con un profilo giovanile, specialmente con la presenza della nostra coordinatrice Katarina Martins, e una nuova e giovane generazione di leader politici, che nella loro maggioranza sono donne. K. Martins ha rappresentato il “fenomeno” delle elezioni e ha creato una relazione costruttiva con la gente nelle strade e nelle piazze. Questa immagine positiva del Blocco si contrastava con l’immagine tradizionale che continua di avere il Partito Comunista che ripeteva le stesse formule con gli stessi protagonisti."
Avete fatto pero una campagna elettorale puntando sulle soluzioni dei problemi che affronta la gente…
"Esattamente. Abbiamo parlato in modo semplice alla gente, con messaggi molto chiari e proposte comprensibili a tutti. Abbiamo avuto un nuovo modo di comunicare con la gente e abbiamo costruito relazioni di fiducia. Dall’analisi del voto abbiamo visto che abbiamo preso voti da quelli che erano astenuti nelle elezioni precedenti ed ora hanno rotto con i codici e le regole del passato e sono venuti a votare. Ci ha votato povera gente che aveva votato i partiti di destra e abbiamo preso voti anche dai delusi dal Partito Socialista."
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