La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 11 agosto 2016

Il sessismo è odioso, l'ipocrisia lo è di più

di Gianluca Graciolini 
Il sessismo è odioso, sempre. Negli stessi giorni delle Grandi Purghe alla Rai che in altri tempi avrebbero scatenato un sacrosanto finimondo o nel giorno in cui si conferma la presenza di corpi speciali in Libia e in Siria (andare in guerra è diventata una decisione tecnica e segreta del Capo del Governo), il gran clamore suscitato dalla vignetta del Fatto Quotidiano ha obiettivamente il sapore di un pretesto per distrarre, di una tempesta in un bicchiere d'acqua, ingigantita dai soliti giornaloni amici di Renzi e agitata da quelle giovani marmotte del Pd che hanno così tanto pelo sullo stomaco da non disdegnare il governare, senza alcuna puzza sotto il naso, insieme ad omofobi, sessisti e xenofobi pluridichiaratisi di ogni risma e per ogni pregiudizio.
In casi ben più gravi, se ne sono stati tutti zitti e chiotti. In ogni caso, da tutti e da tutte costoro, non ho mai letto o ascoltato una sola parola di riprovazione, nè mai assistito ad alcun atto di censura e di contrasto contro tutti quei fenomeni generalizzati di sfruttamento che quotidianamente subiscono le donne sul lavoro e che spesso si intrecciano o si associano a storie di mobbing, di sessismo spinto e di ricatto sessuale. Niente sulle commesse di supermercato costrette a sacrificarsi nei festivi o negli straordinari non retribuiti. Niente sulle condizioni delle lavoratrici del sociale. Niente su quelle donne costrette a scegliere tra maternità e lavoro. Niente su quelle donne cui vengono sottratti i diritti della 194. Niente su quelle donne che si spezzano la schiena tra fabbrica e lavoro domestico, di cura e di riproduzione sociale. Niente su quelle ragazze cui a fine serata, dopo essere state pagate con un paio di voucher, si avanza la proposta indecente, in cambio della promessa di tornare il giorno dopo, per altri due voucher. Niente su quelle donne sfruttate in questi giorni nei campi del Sud. Niente su quelle costrette ad allargare le cosce per riportare a casa un tozzo di pane.
I padroni e il libero mercato, dal PD,  non hanno mai alcun disturbo nella realtà vera, quella dura e sporca di tutti i giorni. Al contrario, in questa gigantesca fiction di serie Z che è diventato il confronto politico italiano, in questo caleidoscopio di stupidaggini che è la politica italiana, se si disturba la propaganda sul Referendum a reti e grandi media unificati ed una matita ritrae le cosce di Miss Etruria Boschi, salvati mondo. Il sessismo è odioso, l'ipocrisia lo è di più.

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