La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

domenica 20 novembre 2016

Napoli. In migliaia contro la riforma costituzionale. Verso il 27N #CèChiDiceNO

di Global Project 
Ieri Napoli ha lanciato un forte segnale al paese intero: un NO deciso al referendum del 4 dicembre e al governo Renzi! 5 mila persone si sono radunate a piazza Mancini e hanno dato vita a un corteo che ha affollato le principali strade della città, sfilando fino alla Prefettura e terminando la giornata di lotta con una partecipata assemblea popolare.  Lavoratori di tanti settori, rappresentanze sindacali, comunità migranti e precari della scuola al fianco di realtà studentesche di tutta la regione.
L'intero tessuto sociale campano è sceso in piazza, per portare la voce delle tante vertenze che animano la città: la lotta per il diritto alla salute con il Comitato contro la chiusura dell'ospedale S. Gennaro, quella per la riqualificazione delle periferie e contro la distruzione e l'avvelenamento dei territori con il Comitato Vele di Scampia e i presidi antidiscarica, la battaglia contro il ricatto di disoccupazione e condizioni di lavoro disumane portata avanti dai Cassintegrati Fiat, il Sindacato Lavoratori in Lotta, i disoccupati organizzati BROS, i lavoratori Alenia e quelli a rischio licenziamento dalla multinazionale Almaviva. Al corteo hanno aderito e partecipato anche diversi comitati per il NO dalla provincia di Napoli, Salerno, Caserta, Benevento.
Indecente che, davanti a tutto ciò, i principali quotidiani cittadini abbiano fatto sparire la manifestazione regionale di stamattina, sminuendo il senso complessivo di un momento di partecipazione politica di massa in una città che da sempre esprime una forte opposizione all'attuale governo e che per Renzi rappresenta un bel grattacapo!
La piazza di ieri è stata l'ennesimo importante tassello di una campagna per il NO che in questa città sta smuovendo le coscienze dal basso, innescando un processo di protagonismo popolare, incentivando percorsi di democrazia diretta con la nascita di decine di comitati spontanei.
Un processo che non ha intenzione di arrestarsi al 4 dicembre e che, già dai prossimi 26 e 27 novembre tornerà a farsi sentire partecipando ai due appuntamenti nazionali di Roma.
NOI DICIAMO NO!

Fonte: globalproject.info 

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