La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

lunedì 5 ottobre 2015

L’arte della Pace, le donne insegnano

di Dario Cataldo
Galilea, un gruppo di donne di religione e culture diverse, accomunate dall’arte, dall’amore per la pittura. Dal progetto comune con tema l’ulivo, hanno appreso quanto il dialogo sia molto più gratificante dello scontro. Da Afula, a metà strada tra Nazaret e Jenin presso i locali del Centro dell’Organizzazione Internazionale delle donne sioniste, fondato nel 1927, impegnato da sempre nel campo della promozione sociale e culturale dei popoli, nasce la promozione di un corso di pittura tematico.
Lo spunto è stato il pretesto per la conoscenza reciproca. La pace ha avuto la meglio sulla contesa, sulle diatribe e gli alterchi religiosi e sociali. L’amicizia nata tra donne di differenti etnie è l’esempio più bello da mostrare ai Signori della guerra, ai fondamentalisti e agli intolleranti. Le convinzioni in merito alla fede e il rispetto religioso sono alla base del quieto vivere.
L’imposizione che in tanti paesi è legge, pena la vita, umilia la dignità umana. Non a caso è stato scelto l’ulivo.
In diverse culture, distanti per tempo e per luogo, esso è scelto come l’albero della vita, della rinascita. Il tramite che unisce il cielo e la terra, il naturale e il sovrannaturale. Dalla mitologia greca, Atena, con la sua lancia lambisce una roccia e fa nascere dalla terra il primo albero di ulivo per illuminare le tenebre; Ulisse ha forgiato il suo letto coniugale partendo dal secolare legno; i romani mutarono dai greci molti dei nobili aspetti simbolici legati a tale pianta.
La Bibbia è ricca di rimandi ai frutti e alla natura di tale albero. Per ultimo, è il simbolo della pace per eccellenza. Le donne tra i 17 e gli 80 anni provenienti dall’Argentina, dalla Lituania, da Tiberiade, dalla Romania, da Nazaret, dal Caucaso e da Israele, hanno rappresentato in pittura l’albero della pace, partendo dalle loro concezioni individuali sino a terminare in un coro all’unisono.
Non solo pittura, nei due anni del progetto – nato nel 2013 – le esperienze culinarie, popolari e sociali delle proprie etnie hanno stimolato una tensione continua verso la comunanza. Inoltre, dalla produzione artistica ne è nata una mostra internazionale, già presentata in Germania e Francia. Ad Ottobre l’esposizione itinerante farà tappa in Italia.
Dal titolo “Arte per la pace”, sarà esposta a Milano dal 9 al 14 presso il padiglione di Israele all’Expo 2015. In seguito farà tappa verso la Capitale, nell’ambito del progetto europeo che includerà anche la cerimonia del Premio letterario Adei Wizo “Adelina Della Pergola” e l’esposizione di pannelli e schede che mostrino sentimenti quali l’amicizia, il rispetto e la condivisione, attraverso l’esperienza multietnica e religiosa.

Fonte: Caratteri Liberi

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.