Tutto parte da un’ideologia forte e radicale. Poi, la creazione di un sito web per veicolarla, nascosta dietro il motore dell’antipolitica che ne cementifica le convinzioni, catalizzando migliaia di utenti ignari di chi o cosa in realtà si nasconda dietro a quello che appare come un sito di “informazione indipendente”. Promettono di dirti quello che gli altri non ti dicono, ma il più delle volte il risultato si traduce in una valanga di notizie inventate e manipolate che si diffondono sui social alla velocità della luce.
L’ultimo passo, è spesso quello di dare vita a movimenti di affiliazione di stampo estremista. Mossi da convinzioni che indicano come origine di tutti i mali una categoria di persone, che siano immigrati o politici. Oppure, quello di supportare la causa di un movimento estremista già esistente.
E’ questa è la strategia adottata da alcuni individui o gruppi di individui che amministrano siti web di bufale e razzismo, spesso registrati in modo anonimo, attraverso proxy stranieri o dati fittizi.
Ma chi si nasconde dietro a questi siti?
Il mese scorso è stato denunciato per istigazione al razzismo un ragazzo ventenne di Caltanissetta, Gianluca Lipani, amministratore del sito web di bufale sugli immigrati SenzaCensura.eu. Molte delle notizie pubblicate erano inventate di sana pianta.
Il giovane, interrogato dalla polizia, ha affermato di non avere pregiudizi contro gli immigrati, ma di volere soltanto ottenere più visualizzazioni per il suo sito e così aumentare i proventi derivanti dai banner pubblicitari.
L’obiettivo di chi amministra questi siti non è soltanto quello di guadagnare sull’ignoranza di chi dà credito a questo tipo di pseudo-informazione: se per alcuni è solo un business, per altri è prevalentemente una questione ideologica.
VOXNEWS.INFO E LA RETE DI ODIO XENOFOBO Quest’ultimo è il caso di VoxNews.info, il cui amministratore è G. T.. Lo stesso gestisce anche siti come “TuttiICriminiDegliImmigrati” , blog di estrema destra come Identità.com e ResistenzaNazionale.com(ora offline). Lo scopo sembra proprio quello di fomentare odio verso gli immigrati e ostacolarne l’integrazione, tant’è che anche l’UNAR, l’Uffico Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ha inviato una lettera indirizzata a G. T. per chiedere la rimozione di alcune notizie manipolate in senso discriminatorio contro gli immigrati. Sulla faziosità delle notizie pubblicate da VoxNews.info se ne è discusso anche in un’interrogazione parlamentare nel mese di marzo di quest’anno.
Voxnews.info si definisce un “media di informazione indipendente” e vanta su facebook oltre 50mila like. La maggior parte delle notizie pubblicate sono manomesse in modo sensazionalistico e razzista.
Per costruire le notizie fasulle si parte da episodi reali, ai quali vengono cambiati, modificati e aggiunti dettagli. Sul sito vengono millantati enormi favori agli immigrati a discapito degli italiani. Vengono ricamate storie fittizie con il solo obiettivo di dare credito all’idea che tutti gli immigrati devono essere cacciati perchè criminali.
Analizzando alcuni recenti articoli, un post titolato “Vaticano respinge ‘profugo’ e lo consegna autorità italiane” fa credere che un nigeriano “ha tentato di essere accolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, area extraterritoriale a favore della Santa Sede”, “Ieri mattina verso le nove, il nigeriano si è presentato per essere accolto, secondo i predicozzi bergogliani, ma è stato bloccato da un agente della gendarmeria vaticana.”
Peccato che i fatti non siano andati proprio così. Risalendo alla vera notizia, diffusa da IlMessaggero, si scopre che in realtà è molto diversa da come raccontata da Voxnews: il nigeriano in questione infatti era un balordo con precedenti penali e regolare sul territorio e non aveva chiesto alcuna accoglienza al Vaticano.
Un altro articolo riporta il titolo “Vescovo rifiuta italiano che dorme in auto da 4 anni: ‘prendo solo profughi’ ”. Anche questa è inventata. Nella notizia originale, pubblicata dalla testata locale Marsicalive.it, non c’è ombra nè della citazione riportata sul titolo di Voxnews, nè di una presa di posizione da parte del vescovo di non ospitare il disoccupato italiano.
E ancora, si parla del “fanatico dell’accoglienza” che “probabilmente uscito da un SERT della zona” porta doni ai profughi e viene derubato.
Fino ad arrivare a sminuire episodi di aggressioni agli immigrati, se non a legittimarli: un altro articolo titola “Resistenza: posto di blocco anti-clandestini a Mineo, picchiati africani“. Si scrive che “alcuni italiani hanno deciso che non è più tempo di parole“, in riferimento a tre ragazzi che armati di pistola hanno insultato e picchiato due immigrati del centro profughi Cara di Mineo. “Due che vivono dove viveva lo sgozzatore (Mamadou Kamara)” che “forze lo conoscevano pure, chissà.”, e sul maggiore Felice Pagliara che ha diretto le indagini sul caso si aggiunge che, invece di arrestare i tre aggressori, “farebbe meglio a cercare i complici dello sgozzatore.”.
Non mancano nemmeno “proposte risolutive” come quella suggerita in una pubblicazionecontro i venditori abusivi a Pisa, che per contrastarli “la soluzione sarebbe semplice: una qualche decina di patrioti si riunisce e poi si lancia verso piazza dei Miracoli. Distruggendo la merce abusiva esposta dai clandestini.
In sostanza il lavoro di Voxnews consiste nel reperire gli articoli dalle fonti originali e riscriverli stravolgendone il contenuto in senso razzista
E il risultato è una valanga di commenti che incitano all’odio, all’aggressione e anche all’omicidio di immigrati.
Meno ambizioso, ma non meno razzista, sembra essere il sito TuttiICriminiDegliImmigrati.com. E’ una sorta di aggregatore di notizie su immigrati che commettono crimini. Le notizie, però, non sono quasi mai riportate tali e quali a quelle originali: vengono aggiunte false citazioni e altri particolari al fine di manipolarle in senso xenofobico.
Identità.com. G. T., inoltre, è anche indicato su facebook come autore e gestore delle pubblicazioni del sito razzista Identità.com, che secondo l’ideologo “nuoce gravemente all’ignoranza”. A discapito del nome, l’amministratore di questo sito la sua identità non la ha mai messa in chiaro. Si cerca di dare credito alle più disparate teorie complottiste, come il “piano Kalergi“. In sostanza si sostiene l’esistenza di una cospirazione che secondo i suoi sostenitori dovrebbe avere l’obiettivo di estinguere la “razza” e la cultura europea attraverso un’immigrazione programmata dai “poteri forti”.
Nel sito Identità.com si descrive il killer neonazista Casseri, quello che ha fatto strage di senegalesi a Firenze, come “un uomo normale esasperato dalla società multietnica“, “un uomo spinto dalla disperazione di dover vedere la bellezza della propria città sfiorire giorno per giorno, preda di spacciatori e venditori abusivi“, in sintesi si attribuisce la colpa della strage all’immigrazione stessa.
Un altro post è titolato “Non provocate l’uomo bianco“, ed è in riferimento allo stragista di estrema destra Dylann Storm Roof, che ha aperto il fuoco in una chiesa afroamericana a Charleston in South Carolina uccidendo 9 persone.
E si arriva, in fine, ad affermare che “affondare i barconi è legittima difesa“, e addirittura a distorcere studi scientifici allo scopo di sostenere che “più si è intelligenti e più si è razzisti” e che “gli africani sono biologicamente meno intelligenti“.
Il movimento neonazista. Ma quest’avventura xenofoba non si limita alla sola “informazione”. Dietro a tutta questa disinformazione c’è l’idea di creare un movimento estremista.
Il sito di odio razzista ResistenzaNazionale.com(ora offline) è una sorta di piattaforma politica. Ha anche un canale Youtube nel quale sono stati caricati video xenofobi di ogni tipo che riporta nientemeno che il nome di G. T.
Questo movimento di matrice neonazista si autodescrive “Oltre la Destra e la Sinistra, oltre la dicotomia Camerati-Compagni: Patrioti per l’Italia.” e “Contro l’invasione della nostra Terra“.
Se si risale alla web cache, si possono ancora reperire i volantini di propaganda razzista e incitamento all’odio caricati sul sito: “difendi il tuo sangue, no a coppie miste” è scritto su un’immagine che raffigura un uomo che si bacia con una scimmia.
Oppure, un’altra immagine con una foto di una bambina picchiata con scritto “realtà” accostata a un’altra foto dove due bambini di etnia differente si abbracciano con scritto “propaganda”.
Sul canale youtube di Resistenza Nazionale l’utente “imperatore861″, che sembra aver aderito a questo movimento, in un commento afferma “L’unica soluzione è la violenza. Bisogna respingere questi immigrati del cazzo che portano solo delinquenza” e continua, “E la tv? che li etichetta come dei poveri profughi!”, “questa è un’invasione e la nostra Costituzione ci dice di difendere la Patria”, conclude.
Lo stesso G. T. in un video carcato scrive “non sono profughi, sono truppe d’invasione“. E ancora “Per noi l’Islam è la religione di tutti i non-bianchi, la religione dell’immigrato e dell’invasore“.
Insomma, cercando di nascondersi dietro l’anonimato G. T. si è reso animatore e gestore di una rete ben strutturata di siti di matrice xenofoba denominata “IdentiMedia”. Un vero tesoro di disinformazione per i fans della razza ariana, tant’è che gli articoli risultano apprezzatissimi sul forum neonazista Stormfront.
L’obiettivo appare quindi chiaramente politico: l’intenzione di far passare gli immigrati come barbari, invasori, violentatori e assassini, mentre i killer neonazisti come persone normali “provocate” dalla società multietnica.
Per nascondere l’identità le informazioni di registrazione dei siti web venivano cambiate più volte. Sono stati inseriti numeri inesistenti, nomi e indirizzi fittizi. Ma a tradire G. T. è stato soprattutto il nominativo reale rimasto salvato nella cronologia dei dati di registrazione.
I legami con Stormfront. Sui dati di registrazione del sito Tuttiicriminidegliimmigrati.info tale G. T. riporta come luogo di residenza la città di Pisa e un’email con l’username “Protesilao19″. Fra l’altro, la stessa email compare nei dati di registrazione di ResistenzaNazionale.com.
Un utente autore di oltre 5mila post che utilizza proprio lo pseudonimo “Protesilao” è iscritto a Stormfront, forum antisemita che sostiene la “superiorità della razza bianca”, oscurato in Italia a seguito di una mega-inchiesta che ha portato ad arresti e numerose perquisizioni.
“Protesilao” si è impegnato con particolare costanza a condividere sul
forum neonazista i post di Identità.com, ma anche i link di Tuttiicriminidegliimmigrati.com e
ResistenzaNazionale.com. Su Identità.com compare anche una petizione per chiedere la scarcerazione dei neonazi di Stormfront finiti in manette, lanciata proprio da G. T.
Inoltre, come riportato da IlTirreno, sempre a nome di “Protesilao” sono comparsi su Stormfront nel 2011 degli insulti diretti al sindaco di Pisa riguardo all’assegnazione di alloggi ai rom: “Dio stramaledica il sindaco di Pisa”, ha scritto l’utente. Pisa è proprio la città che è riportata da G. T. sui dati di registrazione di Tuttiicriminidegliimmigrati.info.
Anche su Wikipedia compare un utente con uno pseudonimo molto simile: “Protesilao19”, esattamene quello dell’email di G. T.. Si è cercato di vandalizzare la pagina “razza” con l’inserimento di contenuti razzisti, ma senza successo.
CATENAUMANA DI VINCENZO TODARO Nell’oceano di siti populisti diffusi sul web CatenaUmana.it si trova sulla cresta dell’onda. E’ in stretta relazione con VoxNews e ne rilancia le notizie quasi in automatico. L’amministratore è Vincenzo Todaro, un imprenditore fallito di Parma che ha deciso di darsi al bussiness delle notizie false sul web.
Todaro, diventato noto per aver diffuso la bufala (ancora leggibile sul sito) secondo la quale le due cooperanti Greta e Vanessa rapite in Siria avrebbero dichiarato ai PM relazioni amorose con i terroristi, non nasconde affatto le sue simpatie per il duce. Sul suo profilo facebook sono presenti foto di Mussolini e slogan di mussoliniana memoria. Quindi non solo business, ma anche ideologia.
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma, Todaro afferma di non escludere “che Catena Umana possa evolvere in un movimento o in un partito“.
Nel gruppo su facebook “Tutti i crimini degli immigrati”, del quale Vincenzo Todaro è amministratore, si anticipa una manifestazione che si terrà a Roma il 15 Ottobre. Lo scopo del gruppo è chiaro: “Un percorso rivoluzionario che ci condurrà ad assediare Roma e a conquistarla… cacciando tutti coloro che ci hanno condotto alla rovina!“, è riportato sulla descrizione.
FORZA NUOVA E CASAPOUND Sulla stessa linea di Catena Umana anche la “rassegna stampa indipendente” di PioveGovernoLadro.info, che rilancia notizie senza verificarne la fonte, spesso le stesse pubblicate da VoxNews. Il proprietario di questo sito di antipolitica è Alessandro Gennari, candidato alle elezioni comunali di Udine nel 2013 sostenuto da Forza Nuova.
Ma non solo i forzanuovisti, nella galassia dell’informazione spazzatura anti-profughi c’è anche CasaPound: un altro “giornale” di estrema destra è IlPrimatoNazionale.it, sito web che si spaccia per “quotidiano online indipendente” mentre figura fra i dati di registrazione del sito nientemeno che il vicepresidente del partito neofascista Simone Di Stefano, e come indirizzo compare proprio la sede di CasaPound in Via Napoleone III n8 a Roma.
Della “redazione” di questo “quotidiano indipendente” fa parte anche Alberto Palladino, il militante condannato a 2 anni e 8 mesi nel 2012 per aver aggredito, durante una spedizione punitiva con mazze e bastoni, alcuni militanti del Pd mentre affiggevano dei manifesti.
Praticamente il vicepresidente del gruppo di estrema destra Simone Di Stefano si fa campagna elettorale con il suo stesso sito, che però spaccia come quotidiano neutrale. L’ottima trovata per racimolare consensi è proprio quella di far passare video di propaganda come interviste o reportage.
Per il resto, l’informazione è impregnata della solita retorica nazionalista. Si parla di “razzismo antibianco“, si scrive di “tirocini a pagamento solo per gli immigrati”, di “immigrati che continuano a stuprare“, delle “violenze sessuali degli immigrati” che “non conoscono freni né confini“. Vengono elencati una serie casi di stupro (anche non accertati) dei quali il comune denominatore è essere stati compiuti da immigrati.
Molti di questi articoli sono firmati da Francesco Meneguzzo, anche lui un militante del partito neofascista CasaPound.
IMOLAOGGI Nel guazzabuglio estremista non mancano i catto-tradizionalisti anti-immigrati di ImolaOggi, un “quotidiano telematico dedicato all’informazione locale e nazionale” che sembra essere molto apprezzato, dal momento in cui ne condivide spesso gli articoli su facebook, da Magdi Cristiano Allam, fondatore del partito “Io amo l’Italia”, noto per le radicali prese di posizione ultracattoliche e islamofobe.
Indagando un poco si scopre che Armando Manocchia, indicato come direttore (non iscritto all’Odg) del (non registrato) quotidiano ImolaOggi, ha un passato da capogruppo della Lega Nord a Borgo Tossignano ed è stato candidato proprio col partito “Io amo l’Italia” di Allam.
UNA STRATEGIA IN DIFFUSIONE Quella di veicolare ideologie politiche estremiste attraverso sedicenti siti indipendenti e di libera informazione si sta rivelando, oltre che un fiorente business, una strategia in forte diffusione.
Solo nel 2015 sono stati creati siti come NoInvasione.com, GrandeCocomero.com, AdessoFuoriDaiCoglioni.com, ItaliaCheDimentica.com e ItaliaPatriaMia.eu, che vantano già migliaia di visualizzazioni e follower sui social nonchè centinaia di condivisioni.
Gli ultimi due siti web citati riportano al nome Vincenzo Diovisalvi, tecnico informatico di Potenza nonchè segretario nazionale del partito di destra “Adesso Italia”. Si tratta di un nuovo partito, la cui pagina su facebook pullula dei soliti slogan populisti e di estremismo anti-immigrati, che sta emergendo soprattutto grazie alla pseudo-informazione proposta da ItaliaCheDimentica.com e ItaliaPatriaMia.eu.
E’ in questo modo che siti di stampo populista e anti-immigrazione, che si propongono come indipendenti e “controcorrente“, vengono utilizzati per supportare le cause di movimenti estremisti. L’antipolitica è sempre la calamita della quale ci si serve per attrarre utenti distratti o inconsapevoli verso un’ideologia politica e gruppi di affiliazione. Non solo business quindi, ma anche l’intenzione di gettare le basi per un’organizzazione: da siti di informazione che veicolano odio e razzismo alla formazione di gruppi estremisti il passo è breve.
Fonte: lameteora.info
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