La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 5 novembre 2015

È possibile una svolta democratica per l'Europa?

L'Europa è attraversata da una crisi profonda. I "5 Presidenti" avanzano le loro proposte. È possibile una vera discussione partecipata che coinvolga istituzioni, soggetti politici e sociali, opinione pubblica? Può esserci una proposta alternativa a livello europeo che leghi democrazia e questione sociale?
Il momento per farsi sentire è adesso, le proposte dei 5 Presidenti riaprono la discussione sull'assetto istituzionale europeo attuale anche se in sostanza ripropongono nel merito le politiche fallimentari di questi anni.
È un occasione che le componenti democratiche e di sinistra europee non debbono e non possono perdere per proporre anzitutto una diversa idea di Europa solidale, accogliente verso chi fugge da guerre e miseria, in grado di offrire occupazione di qualità e con il pieno riconoscimento dei diritti di chi lavora come basi per una diversa competitività, affrontando la divaricazione tra chi lavora troppo e chi non lavora affatto, ricostruendo uno stato sociale generalizzato forte e solidale, riducendo la divaricazione tra i redditi e mettendo sotto controllo un mondo della finanza senza regole, realizzando uno sviluppo di qualità ambientalmente sostenibile nell'ambito di una politica di pace senza se e senza ma.
Il nuovo assetto istituzionale proposto dal documento dei 5 Presidenti deve essere l'occasione per ridisegnare l'assetto dell'Europa con particolare riguardo a quello dell'Unione Monetaria Europea, compresa la revisione dei trattati che oggi ingessano le politiche europee, legando strettamente partecipazione democratica e qualità sociale dell'Europa che la formula economia sociale di mercato ha dimostrato di non sapere realizzare di fronte al predominio neoliberale che ha fatto dell'austerità il riferimento di tutto. Questa proposta di riassetto istituzionale si propone di perpetuare le politiche del passato ma è anche la conferma di una crisi del disegno europeo che si è largamente evidenziata nel rapporto con la Grecia.
Le componenti democratiche e di sinistra dell'Europa debbono cogliere l'occasione per entrare in campo con proposte diverse, alternative di cambiamento anzitutto dell'Unione Monetaria Europea.

Presiede 
Aldo Tortorella
Interventi introduttivi di
Roberto Musacchio, Maria Luisa Boccia, Alfiero Grandi

Hanno fino ad ora garantito la presenza
Vittorio Bardi, Felice Besostri, Salvatore Biasco, Marisol Brandolini, Beppe Caccia, Francesco Campanella, Luciana Castellina, Paolo Ciofi, Sergio Cofferati, Alfredo D'Attorre, Giulio De Petra, Rita Di Leo, Piero Di Siena, Ida Dominianni, Fausto Durante, Stefano Fassina, Paolo Ferrero, Eleonora Forenza, Nicola Fratojanni, Nicola Genga, Alfonso Gianni, Claudio Grassi, Giorgio La Malfa, Curzio Maltese, Francesco Martone, Isidoro Mortellaro, Roberto Morea, Alberto Olivetti, Elena Paciotti, Leonardo Paggi, Gabriele Pastrello, Giampaolo Patta, Felice Roberto Pizzuti, Michele Prospero, Rosa Rinaldi, Stefano Rizzo, Bia Sarasini, Elly Schlein, Massimo Villone, Vincenzo Vita, Mauro Zani.

Fonte: Listatsipras.eu

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