La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

mercoledì 4 novembre 2015

Nuova sinistra: ecco il documento unitario

1. NOI CI SIAMO, LANCIAMO LA SFIDA
Riteniamo non solo necessario ma non più procrastinabile avviare ORA il processo costituente di un soggetto politico di sinistra innovativo, unitario, plurale, inclusivo, aperto alle energie e ai conflitti dei movimenti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei movimenti sociali, dell’ambientalismo, dei movimenti delle donne, dei diritti civili, della cittadinanza attiva, del cattolicesimo sociale.
Un soggetto politico in grado di lanciare in modo autorevole e credibile la propria sfida al governo Renzi e a un PD ridotto sempre più chiaramente a "partito personale del leader", in rappresentanza del variegato universo del lavoro subordinato e autonomo, degli strati sociali che più soffrono il peso della crisi, dei loro diritti negati e delle loro domande inascoltate, orientato a valorizzare la funzione dei governi territoriali e dei corpi intermedi.
Dobbiamo rispondere in modo adeguato - con la forza, il livello di unità e la chiarezza necessarie - alla domanda sempre più preoccupata di quel popolo di democratici e della sinistra che non si rassegna alla manomissione del nostro assetto democratico-costituzionale, alla liquidazione dei diritti del lavoro e alla cancellazione del residuo welfare.
L'obiettivo è lavorare fin d’ORA, in un contesto di dimensione europea contro le politiche neoliberiste, all’elaborazione di un programma comune con cui candidarsi alle prossime elezioni politiche alla guida del Paese, con una proposta politica autonoma e in competizione con tutti gli altri poli politici presenti (la destra, il M5S e il PD), nella consapevolezza che in Italia la stagione del centro-sinistra è finita. In Europa è evidente la crisi profonda delle tradizionali famiglie socialiste.
Ogni giorno che passa aumenta il disagio e il disastro nel Paese. Renzi ha declinato il tema della vocazione maggioritaria come politica dell'uomo solo al comando, alibi per un partito trasformista pigliatutto in realtà dominato dall'agenda liberista dell'Eurozona. Noi vogliamo al contrario costruire una sinistra in grado di animare un ampio movimento di partecipazione popolare e di realizzare alleanze sociali e politiche che mettano radicalmente in discussione le “ricette” nazionali ed europee che hanno caratterizzato il governo della crisi da parte di Popolari e Socialisti.
Sappiamo perfettamente che non è sufficiente unire quel che c’è a sinistra del Partito Democratico, o autoproclamarsi alternativi, per costruire un progetto all'altezza della sfida, davvero in grado di cambiare la vita delle persone. Ma siamo altrettanto convinte/i che senza questa unità il processo nascerebbe parziale, o non nascerebbe affatto.
Per questo noi questa sfida la lanciamo oggi. Insieme.
2. DEFINIZIONI DEL SOGGETTO
Il Soggetto politico che vogliamo sarà
DEMOCRATICO, sia nel suo funzionamento interno (una testa un voto regola guida, strumenti e momenti di partecipazione diretta e online, pratiche di co-decisione tra rappresentanti istituzionali e cittadini, costruzione dal basso del programma politico) sia perché deve essere il punto di riferimento e di azione di tutte/i i democratici italiani
DI TUTTE E TUTTI, perché deve essere il luogo in cui tutte/i coloro che si contrappongono alle politiche neoliberiste, alla distruzione dell’ambiente e dei beni comuni, alla svalutazione del lavoro, alla crescente xenofobia, alle guerre, all’attacco alla democrazia possono ritrovarsi e organizzarsi in un corpo collettivo capace di superare antiche divisioni nell’apertura e nel coinvolgimento delle straordinarie risorse fuori dal circuito tradizionale della politica.
ALTERNATIVO e AUTONOMO rispetto alle culture politiche prevalenti d’impronta neoliberista che ci condannano al declino sociale e culturale, di cui oggi il PD tende ad assumere il ruolo di principale propulsore e diffusore.
INNOVATIVO sia nelle forme sia per la rottura con il quadro politico precedente, così come sta avvenendo in molti paesi europei. Differente dal sistema politico corrotto e subalterno di cui siamo avversari.
EUROPEO in quanto parte di una sinistra europea dichiaratamente antiliberista, che, con crescente forza e nuove forme, sta lottando per cambiare un quadro europeo insostenibile.
3. L'anno che verrà - Il 2016
Il 2016 ci presenta passaggi politici di grande importanza: le amministrative che coinvolgono le principali grandi città, il referendum sullo stravolgimento della Costituzione e la possibile campagna referendaria contro le leggi del governo Renzi. In coerenza con il nostro obiettivo principale per la scadenza delle amministrative vogliamo lavorare alla rinascita sociale, economica e morale del territorio, valutando in comune ovunque la possibilità di individuare candidati, di costruire e di sostenere liste nuove e partecipate in grado di raccogliere le migliori esperienze civiche e dal basso e di rappresentare una forte proposta di governo locale in esplicita discontinuità con le politiche dell’attuale esecutivo. Fondamentale è la costruzione di una forte campagna per il NO nel referendum sulla manomissione della Costituzione attuata dal governo Renzi e il sostegno alle campagna referendarie in via di definizione contro le leggi approvate in questi 2 anni.
4. QUINDI...
Al fine di avviare il processo Costituente di questo soggetto politico, convochiamo per 15-16-17 gennaio 2016 una assemblea nazionale aperta a tutti gli uomini e le donne interessati a costruire questo progetto politico. Da lì parte la sfida che ci assumiamo e li definiremo la nostra carta dei valori.
L'assemblea darà avvio alla Carovana dell'Alternativa, individuando le forme di partecipazione al progetto politico. Si tratta di definire il nostro programma, le nostre campagne e la nostra proposta politica in un cammino partecipato e dal basso che con assemblee popolari e momenti di studio e approfondimento coinvolga movimenti, associazioni, gruppi formali e informali unendo competenze individuali e collettive.
Entro l’autunno del 2016 ci ritroveremo per concludere questa prima fase del processo e dare vita al soggetto politico della sinistra.

Roma, 3 novembre 2015

Il documento è stato elaborato e condiviso da Act!, Altra europa con Tsipras, Futuro a Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Possibile, Sinistra Ecologia Libertà. Alle riunioni del tavolo hanno partecipato Sergio Cofferati e Andrea Ranieri

3 commenti:

  1. Questo passo lo ritengo fondamentale!
    "l 2016 ci presenta passaggi politici di grande importanza: le amministrative che coinvolgono le principali grandi città, il referendum sullo stravolgimento della Costituzione e la possibile campagna referendaria contro le leggi del governo Renzi."
    1°) Lo stravolgimento della Costituzione, NON AVENDOLA MAI APPLICATA nei suoi articoli economici e programmatici, è in atto da 67 anni!
    Questi articoli economici fondamentali sono: il 2 ( il Dovere di solidarietà economica,sociale e politica etc.etc.) il 3 ( per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l'uguaglianza dei cittadini ed il pieno sviluppo della persona umana etc.etc.) il 53 ( l'articolo finanziatore per realizzare il 2 il 3 e tutti gli articoli, scritti a chiare lettere che, dei diritti sociali collettivi in modo che siano garantiti in modo strutturale. Inoltre per un nuovo tipo di sviluppo c'è l'articolo 9 e gli articoli 41 - 43 -45 e 46)!
    In sintesi: l'articolo finanziatore per cui: TUTTI,COMPRESI GLI STRANIERI DELLE MULTINAZIONALI, CONCORRONO ALLE SPESE PUBBLICHE IN RAGIONE DELLA LORO CAPACITA' CONTRIBUTIVA E CHE IL SISTEMA TRIBUTARIO SIA INFORMATO A CRITERI DI PROGRESSIVITA', non è MAI stato applicato e lo conferma la colossale ELUSIONE/EVASIONE FISCALE che impedisce il garantire in modo strutturale i Diritti sociali e che danneggia in modo GRAVE le classi meno abbienti facendole pagare il 95% dell'intero gettito IRPEF e una Vera Patrimoniale sul reddito regressiva come quella sui prodotti petroliferi, per cui su 100 euro di benzina 80 se ne vanno,giustamente per le spese pubbliche, ma vengono pagate in modo incostituzionale non rispettando il criterio della progressività, sia dal " FERRARISTA " sia dal " PANDISTA"! L'applicazione integrale della Costituzione economica previa applicazione del suo articolo 53 interessa non meno di 40 milioni di elettori ed elettrici rappresentati da tutti i lavoratori dipendenti e pensionati e da tutti i precari di tutti tipi! NE CONVENITE??

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  2. Primo passo importante ... ora " al lavoro e alla lotta " .... senza divisioni, senza frammentazioni che renderebbero, altrimenti, il percorso incomprensibile e perdente ....

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  3. va benissimo l'azione a livello locale e cittadino dal basso. Ma il traguardo alto deve essere l'Europa e il Gue. Una vera sinistra oggi deve trascendere completamente lo stato nazione, visto che ormai è l'UE il nostro vero paese. Ed è lì che possiamo dire di aver combinato qualcosa in alcune province, come la Grecia, la Spagna e il Portogallo

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