La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

lunedì 5 ottobre 2015

Expo, i giorni della svendita

di Domenico Finiguerra
Da qualche settimana è in corso il bombardando sul grande successo di Expo 2015. Notizie e immagini di code e resse all’ingresso dei padiglioni. Immagini che hanno scatenato i fans di Expo che gongolano nella grande opportunità di potersi esercitare nel gioco del pappagallo renziano ripetendo «Gufi, gufi, alla facciazza vostra, gufi gufi gufi».
In realtà, questo spargimento di lodi a cura di quasi tutti giornali e telegiornali non è altro che una bella campagna promozionale pagata 55 milioni da Expo 2015 stessa (cioè dai cittadini contribuenti).
Ma a parte questo piccolo dettaglio grande quanto cinquanta scuole materne (con 55 milioni di euro si potrebbero costruire cinquanta scuole per 75 bambini cadauna), la coda che vediamo ad Expo 2015 non è nulla di diverso rispetto alla coda che troviamo ai magazzini commerciali quando c’è lo svuota tutto causa fallimento. Una cosa tipo il 3X2 dei supermercati.
Anzi, per Expo 2015 siamo ormai alla svendita vera e propria. Con sconti fino al 71 per cento. C’è la promozione del 2×1, ovvero lo sconto del 50 per cento per i biglietti di ingresso. C’è l’offerta due ingressi a 19,90 euro, uno giornaliero e uno serale. E poi c’è la superpromozione per gli ingressi serali a soli 3,33 euro! Meno di un hamburger e patatine. Troviamo tutto facilmente su Groupon. Un po’ come i bagarini che vi regalano i biglietti a venti minuti dalla fine della partita quando il risultato è sul 4 a 0.
Se attendiamo ancora una settimana è facile che ci facciano entrare gratis. Magari per andare ad applaudire gaudenti alla manifestazione conclusiva. Previsti ulteriori e straordinari sconti per i bastoni del selfie 2015.

Fonte: comune-info.net 

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