La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

lunedì 30 maggio 2016

A Parigi, per la pace e il progresso

di Guido Capizzi
“Il mondo del XXI secolo, in cui siamo impegnati, trasporta molte sfide, molte preoccupazioni, ma anche le aspirazioni potenti per la giustizia, l'uguaglianza, la democrazia, la solidarietà e la pace che portano alla resistenza popolare e molte lotte di emancipazione e di speranza” . Introduce così la sua lettera agli iscritti il segretario del PCF Pierre Laurent che propone una conferenza mondiale per la pace e il progresso a Parigi il 1° giugno. Le aspirazioni positive per una società più giusta, per noi anti-liberista e anti-capitalista, sono ostacolate dai retrogradi poteri predatori di risorse e ricchezze, quelli che Laurent denuncia come “il supporto per i regimi autoritari, le forze oscurantiste che militarizzano le relazioni internazionali”. C’è in atto una nuova corsa verso nuovi armamenti e così cresce il timore verso la politica: si cerca di gettare individui e popoli l’un contro l'altro.
"Ma" - scrive il segretario nazionale del Partito Comunista Francese - "esistono queste aspirazioni positive e le mobilitazioni per l’emancipazione: si portano i semi per un'altra società, più equa, più sicura, più umana e solidale: siamo in tanti a lavorare per aprire il percorso”.
Ispira fiducia quanto scrive Laurent agli iscritti perché a suo parere, facilmente condiviso, si tratta di diffondere queste voci : "la forza, la speranza e l'umanità che vogliamo sentire da Parigi il 1 ° giugno in occasione di un incontro internazionale per una conferenza mondiale per la pace e il progresso". Quello che si desidera è inviare da Parigi il 1° giugno il segnale di speranza e di impegno per la pace.
Adesso è necessario rendere massiccio il requisito che le Nazioni Unite attuino con urgenza l’organizzazione di tale conferenza mondiale per la pace e il progresso. Uniti per la cooperazione e le politiche di sicurezza collettiva, con priorità a "promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà".
Laurent ha sperato vivamente che migliaia di compagni si ritrovino uniti a questa iniziativa,
A Parigi ci sono stati giorni di manifestazioni e di lotta contro la riforma del lavoro che il governo di innominabili sta modificando negando tanti diritti acquisiti negli anni. La risposta della contestazione in piazza ha avuto momenti di tensione provocati dalla polizia e dalla gendarmeria, fortunatamente durati pochi minuti.
Non è che un debutto, la lotta va continuata.

Fonte: La Città futura 

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