di Paolo Andreozzi
I popoli di regola non vogliono la guerra; sono gli Stati a volerla, e intendo soprattutto gli stati maggiori militari e gli stati maggiori dell’industria e della finanza. Ma i popoli possono ben essere poco a poco indotti a non respingerne la tentazione, fino poi a volerla proprio; a questo provvedono gli stati maggiori dell’informazione e della persuasione più o meno occulta.
“Le forze aeree russe stanno proseguendo le loro operazioni in Siria: secondo gli esperti è questo il clima meteorologico migliore per gli attacchi aerei”; questo ha detto oggi con un bel sorriso l’avvenente annunciatrice del servizio meteo di Russia24, rete all-news di proprietà VGTRK – cioè della televisione di Stato della Russia putiniana.
E proseguiva: “Ottobre in Siria è un mese favorevole per i voli: piove per circa dieci giorni al mese e la velocità media del vento è di soli 2.4 m/s; i giorni nuvolosi inoltre non dovrebbero essere di ostacolo ai sistemi di puntamento. In queste condizioni gli aeroplani possono volare al di sotto delle nuvole e prender quota esclusivamente in caso sia presente una difesa antiaerea. L’altezza ottimale per bombardare è compresa fra i 3 e i 5 km di altitudine.”
E proseguiva: “Ottobre in Siria è un mese favorevole per i voli: piove per circa dieci giorni al mese e la velocità media del vento è di soli 2.4 m/s; i giorni nuvolosi inoltre non dovrebbero essere di ostacolo ai sistemi di puntamento. In queste condizioni gli aeroplani possono volare al di sotto delle nuvole e prender quota esclusivamente in caso sia presente una difesa antiaerea. L’altezza ottimale per bombardare è compresa fra i 3 e i 5 km di altitudine.”
Può sembrare una sequenza del kubrickiano Dottor Stranamore (titolo completo: “Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba”), ma invece è la realtà.
La realtà di un sistema globale che di nuovo proverà a salvare se stesso, e anzi ad accentuare i profili di barbarie che il capitalismo già vi ha instaurato e presidia, con la più abusata delle contromosse storiche alla richiesta di giustizia sociale e di democrazia sostanziale; abusata, eppure funziona sempre: la guerra a furor di popolo.
E la Russia – meglio: la classe che attraverso Putin domina il popolo russo – è perfettamente in linea con questa strategia; non meno della superpotenza statunitense.
Si unisce al coro generale anche la vocina dell’Italia di Renzi: è annunciato per le prossime ore l’ordine ai Tornado dell’aviazione tricolore di bombardare le zone dell’Iraq selezionate dal comando americano (i selezionatori saranno gli stessi che hanno indicato l’ospedale afghano di Medici Senza Frontiere come obiettivo di guerra?) in quanto occupate dal cosiddetto Stato Islamico.
Non è un film, ripeto. E se anche lo fosse sarebbe (questo) un film scadente.
Fonte: Esseblog
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