La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 31 luglio 2015

Sinistra? Scoperchiamo il vaso

di Alessandro Minisini
Rinun­ciare a qual­che quarto di nobiltà. Evi­tiamo, dun­que, di defi­nirci nobil­mente di sini­stra, stiamo ai fatti, è roba tal­mente sim­bo­lica che non serve più a risol­vere i pro­blemi di chi tutti i giorni com­pie il rito obbli­ga­to­rio «dell’ameba». Se il Pd ha scelto, nel col­pe­vole silen­zio gene­rale, la fati­scente social­de­mo­cra­zia euro­pea, que­sto letale capi­ta­li­smo finan­zia­rio, il libe­ri­smo eco­no­mico, non pos­siamo ancora cre­dere alla «pan­zana» che si può ade­rirvi modi­fi­can­dolo dall’interno.
Cosa signi­fi­chi lo stiamo vedendo con la Gre­cia e lo stiamo subendo anche noi con «i com­piti da fare a casa». Il Pd è la attuale social­de­mo­cra­zia euro­pea, io no, ad esempio.
Non mi basta defi­nirmi «di sini­stra», mi sa di qual­cosa senza sapore. Pre­fe­ri­sco «sput­ta­narmi», affron­tare i pro­blemi con le per­sone che incon­tro, che frequento.
Per bre­vità: per­ché devo accet­tare merci con­cor­ren­ziali che non hanno gli stessi costi di pro­du­zione nostri; per­ché non chie­dere l’adeguamento con una tassa che ne sta­bi­li­sca la parità? Abbiamo capa­cità pro­dut­tive, chi ha sta­bi­lito il con­tra­rio e con quali discus­sioni pub­bli­che? Osservo che quando tutti quei pove­retti sbar­cano, toc­cano final­mente terra, par­lano la loro lin­gua, la fran­cese e quella inglese. Il motivo è che hanno subìto il colo­nia­li­smo impe­ria­li­sta dal quale deriva la loro seconda lin­gua e ancora subi­scono l’effetto dei governi e dei sistemi loro impo­sti, oltre il mirag­gio di una civiltà diversa mostrata loro, come si faceva con le per­line colo­rate e gli spec­chietti. Per risol­vere il pro­blema si è esco­gi­tato il risi­bile stra­ta­gemma delle «quote». Rifiu­tate pro­prio da loro, i colpevoli.
Ma per­ché non denun­ciarli aper­ta­mente. Sono sem­pre a fare i gen­darmi dell’Africa e del M.O. con i loro sodali Usa. Fac­ciamo come si faceva una volta. Denun­cia­moli aper­ta­mente. Solo la discus­sione e l’approfondimento di quanto pro­pongo richiede la rie­su­ma­zione di arti­coli, lun­ghi dot­to­rali inter­venti. E l’esclusione dal discorso dei lettori.
Ci si fida del «popolo» o si teme il vaso di Pan­dora? Non posso dilun­garmi per motivi di spa­zio. Ma cre­de­temi che l’auspicato corag­gio di chi dovrebbe averlo viene solo dalla pos­si­bi­lità di discu­tere aper­ta­mente, senza il timore di essere scac­ciati dalle nobili schiere di sinistra.
Una pagina, solo una pagina appo­si­ta­mente dedi­cata allo scopo, qual­che tema alla volta. Tor­nare a mani­fe­stare pub­bli­ca­mente che — un’altra civiltà è pos­si­bile– sarà più facile.
La Gre­cia, la Spa­gna, sono indi­ca­zioni, siamo noi che dob­biamo sco­per­chiare il vaso. Mi fermo, indi­ca­zioni ne ho date e a mio parere sarebbe una di quelle cose da fare subito. Chissà, forse si sco­pri­rebbe che c’è vita.

Fonte: il manifesto

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