La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

mercoledì 29 luglio 2015

Sinistra, prove di unità e un programma di azione comune in parlamento

«Non c’è nessuna rivincita nell’essere qui. L’Italia ha bisogno di una forza politica di sinistra: il Pd oggettivamente non lo è più. C’è bisogno di un processo che riunifichi la sinistra, in Europa e in Italia». Così l’europarlamentare, ex Pd, Sergio Cofferati, pochi minuti prima dell’inizio dell’assemblea dei parlamentari di sinistra oche si è svolta stamattina nella sala del Cenacolo alla Camera. «Si parte dai valori, il soggetto è l’ultimo dei problemi», ha aggiunto l’ex segretario della Cgil.
Una assemblea partecipata quella svoltasi a Roma. Obiettivo dei tanti partecipanti istruire un percorso che possa portare ad una unità, prima di intenti e azione, e in futuro se ce ne saranno le possibilità ad un nuovo soggetto politico. Il primo passo costituire un nuovo gruppo parlamentare di sinistra alla Camera e al Senato. Ad aprire i lavori il capogruppo alla Camera di Sel, Arturo Scotto.

Come detto assemblea affollata oltre agli ex Pd Sergio Cofferati, Stefano Fassina e Monica Gregori; gli ex M5S Adriano Zaccagnini, Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella. Assente Pippo Civati ma presente per “E’ Possibile” Elly Schlein. Presenti tutti i rappresentati di Sel. La capogruppo al Senato Loredana De Petris con tutti i senatori di Sel e il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni. In sala anche tutti i deputati di Sinistra Ecologia Libertà.
Dopo due ore di interventi i componenti dell’Assemblea hanno approvato un documento in cui si impegnano in alcuni passaggi precisi: Sel, gli ex Pd e gli ex M5s daranno vita entro l’anno sia alla Camera che al Senato ad un gruppo unico primo passo per la formazione di un nuovo ed unico soggetto della sinistra italiana.
Nel documento che impegna i presenti all’assemblea, anche la promozione a partire da settembre ottobre di 200 assemblee sul territorio nazionale (almeno 1 per provincia), assemblee dove non si dibatterà del futuro soggetto, ma che saranno di ascolto sui temi che dovranno essere al centro dell’iniziativa politica e parlamentare nel prossimo autunno.
Nel documento anche individuate le prime sei aree tematiche che impegnano i parlamentari ad un programma minimo: Europa, Lavoro e Economia, Democrazia, Scuola, Diritti civili, Ambiente e Pace.
«L’obiettivo della nostra riunione – ha spiegato Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel – è quello di costruire un’agenda parlamentare comune a partire dalla legge di stabilità e ad arrivare così, entro l’anno, a gruppi unici alla Camera e al Senato». Concretamente già da settembre partiranno dei gruppi di lavoro su diverse tematiche (lavoro, fisco, welfare, eccetera) che dovranno elaborare delle proposte da portare in Parlamento.
«Il cantiere è avviato: ragioniamo già come un unico gruppo parlamentare» dice il capogruppo alla Camera di Sel. Si parte «con un coordinamento sulle cose concrete – spiega Scotto conversando con i cronisti – dalla legge di stabilità al fisco. Su questo ultimo punto, a settembre presenteremo una nostra proposta. Tra settembre e ottobre – prosegue Scotto – faremo 200 assemblee nei territori in cui affronteremo principalmente tre temi: scuola, periferie e realtà produttive. Alla fine di questo percorso, il nuovo gruppo sarà l’inevitabile sbocco. Tra settembre e ottobre faremo un lavoro congiunto sulle questioni principali che attraverseranno l’agenda del Paese».
«Quando arriverà la legge di stabilità – ha spiegato Stefano Fassina – proporremo una piattaforma alternativa a quella del governo, a partire dal tema delle tasse che devono essere progressive e a partire da uno strumento di contrasto reale alla povertà, così da rispondere alle principali sfide del paese». Il lavoro parlamentare andrà avanti parallelamente a quello politico con l’obiettivo di dar vita ad un nuovo soggetto della sinistra italiana, e questo partendo dai territori. «Metteremo i nostri nuovi gruppi parlamentari – ha spiegato Fratoianni – a disposizione delle istanze e delle battaglie che verranno portate avanti sui territori da tutte le forze sociali».
Sergio Cofferati, a fine assemblea ha commentato «Questo incontro introduce una novità nella politica italiana perché varie forme della rappresentanza della sinistra attuale, tutte insieme, promuoveranno un’iniziativa vasta in autunno per far partire una discussione sui valori che danno senso e rappresentanza alla sinistra, visto che il Pd oggettivamente non è più di sinistra». Cofferati spiega che bisogna porre «rimedio alla deriva» dell’astensionismo «avviando un grande processo tutti insieme, senza primogeniture».
“Osservo con piacere che la voglia di un lavoro concorde a sinistra è diffusa tra i parlamentari italiani ed europei quanto lo è tra i cittadini e le cittadine italiani”, dichiara il senatore Francesco Campanella. “Questa sintonia è preziosa tanto da rendere opportuni tutti gli sforzi per superare ogni diversa sfumatura nella visione poltiica. Le domande delle persone sono le stesse che la sinistra si è sempre trovata a fronteggiare; dobbiamo dare risposte adeguate ai nuovi contesti sociali ed economici e dobbiamo formulare queste risposte insieme al popolo di sinistra, che chiede di partecipare oggi con più forza ed urgenza per produrre una proposta di governo che appaia credibile alla maggioranza dei nostri concittadini.
Per il Senatore Fabrizio Bocchino “è stato un confronto molto utile, fra parlamentari che hanno già condiviso piccole e grandi battaglie in questa legislatura, accomunati da valori antitetici al neoliberismo imperante e alla sua declinazione tutta italiana impersonata dal governo Renzi. Jobs Act, Sblocca Italia, Riforme costituzionali, Buona Scuola ci hanno visto su posizioni comuni, ma finora siamo andati in ordine sparso e senza un vero coordinamento. Lo spazio comune che vogliamo creare in parlamento darà più forza alla nostra azione parlamentare. Non vogliamo però fare un partito dei parlamentari, imposto dall'alto: il nuovo soggetto politico si sta costituendo con tempi e modalità decise fuori dal parlamento, come è giusto che sia. Non facciamo perciò l'errore di pensare che l’assemblea parlamentare Per un programma di azione comune sia completamente avulsa dal processo costituente del nuovo soggetto politico. Se noi parlamentari non saremo in grado di mostrare buona volontà e di dare il buon esempio, mettendo da parte particolarismi e individualismi, e se non restituiremo un'immagine unitaria e di squadra affiatata, si rischia di influenzare negativamente il difficile processo costituente in corso”.
Per Eleonora Forenza, europarlamentare, "il percorso di costruzione di un soggetto unitario della sinistra alternativa è imprescindibile, a fronte delle sfide che ci aspettano in Italia e in Europa. Esistono numerosi ambiti di lavoro in cui il dialogo tra parlamentari nazionali e parlamentari europei è essenziale, penso in particolare al TTIP, in cui si affrontano due modi di intendere l'Italia e l'Europa che vogliamo consegnare alle prossime generazioni".

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