di Pablo Iglesias Turrión
Onorevole Signore,
Mi permetto di indirizzarle queste righe nello spirito di amicizia che provo per il popolo italiano, convinto che i destini dei popoli del Sud siano legati inesorabilmente nell’obbiettivo di costruire un progetto europeo inclusivo, democratico e fondato nei diritti umani. La crisi ha assestato ai popoli del sud d’Europa il più duro colpo dopo la seconda guerra mondiale. La regressione di cui sono state vittime grandi maggioranze sociali nei nostri paesi ha svuotato le aspettative di prosperità dei lavoratori dei nostri paesi. La chiusura delle aziende, la disoccupazione, le condizioni di precarietà hanno colpito duramente i nostri concittadini, le politiche di austerità si sono rivelate inefficaci e si rende necessario un asse del Sud per affrontare la riattivazione dell’economia e combattere la disoccupazione, la precarietà e la deindustrializzazione delle nostre societá. Senza dubbio, il cambiamento del modello produttivo è la principale sfida per un rilancio economico dell’Europa del Sud.
In questo senso, la disattivazione di erogazione di energia dello scorso 31 gennaio ed il rischio imminente di chiusura della centrale termoelettrica di ELCOGAS a Puerto Llano, provincia di Ciudad Real, risulta una pessima notizia per tutti quelli che si sono impegnati per un nuovo modello produttivo sulla base della ricerca, l’innovazione, la transizione energetica e la drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
ELCOGAS nacque negli anni 90 col sostegno dei fondi europei e con lo scopo di ridurre in modo significativo l’impatto ambientale dovuto all’uso di combustibili fossili tramite la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie di produzione energetica. ELCOGAS ha ottenuto un grande successo nella produzione di gas sintetico (molto pulito), riducendo al minimo l’emissione di zolfo ossidato e azoto, e portando a livelli praticamente inesistenti l’emissione di anidride carbonica grazie al constante sviluppo di progetti di ricerca e alla produzione di idrogeno che può essere usato come combustibile 100% pulito. Grazie a questa tecnologia si è registrato un vero progresso sulla via dello sviluppo sostenibile e lo smaltimento delle sostanze che contribuiscono al riscaldamento climatico.
ELCOGAS è diventata così molto di più che una centrale termica; é un vero riferimento nella produzione di elettricità pulita e un centro all’avanguardia internazionale in materia di R&S e l’innovazione. Oltre ad essere un punto di riferimento negli standard ambientali per il suo modello innovativo, ELCOGAS infonde un notevole dinamismo all’economia locale di Puerto Llano, poiché rappresenta 300 posti di lavoro diretti e più di 1000 indiretti in una regione con un tasso di disoccupazione e di precarietà lavorativa molto superiore alla media spagnola e europea.
Lo scorso 30 marzo, la Commissione per l’occupazione del Parlamento spagnolo ha approvato una proposta non legislativa per la quale si chiede al futuro governo di prendere misure appropriate per la protezione dei posti di lavoro nell’azienda ELCOGAS, ed a promuovere un piano di azione specifico per garantire l’occupazione stabile e la sostenibilità sociale e economica di Puerto Llano e la sua regione. Con il sostegno di questa risoluzione emessa dal Parlamento, vorrei sollecitare la Sua collaborazione in modo che insieme al prossimo governo spagnolo, che ne sono certo sarà di progresso e cambiamento, potremo soddisfare questo mandato democratico.
Come Lei certamente sa, attualmente l’impresa pubblica italiana ENEL SpA possiede una quota del 70% di ENDESA, inversore principale di ELCOGAS (nel quale anche ENEL partecipa direttamente). Perciò mi permetto di sollecitare il Suo contributo per trovare una soluzione che eviti la chiusura definitiva di ELCOGAS.
La lotta per la sopravvivenza di ELCOGAS è altro che la semplice lotta di una regione spagnola per il suo futuro, significando il tentativo di arrestare la desertificazione industriale nei paesi della costa mediterranea dell’Unione, sottomessi ad una ingiusta divisione del lavoro dentro l’ UE, ma anche ad una mancanza di visione politica all’ora di promuovere la cooperazione fra i governi europei nella riduzioni dell’emissione di anidride carbonica per raggiungere gli accordi presi alla Conferenza sul clima di Parigi. Da questo punto di vista, risulta innegabile che la centrale di ELCOGAS sia una impresa strategica per la Spagna e per tutta l’Europa.
Sono certo che noi due condividiamo l’idea che la miglior forma per la difesa e la creazione di occupazione di qualità nel sud dell’Europa sia investire in industrie sostenibili che puntino sulla R&S e l’innovazione e abbino un forte impegno con l’ambiente.
Sono consapevole che non ci resta molto tempo, ma ho fiducia che con il supporto di un paese amico come l’Italia, che sentiamo cosi vicino, potremo evitare la chiusura definitiva di ELCOGAS.
Un abbraccio fraterno e affettuoso.
Fonte: il manifesto
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