
La sinistra europea è in difficoltà. In Italia e in tutta Europa lo spazio della politica sembra essersi ridotto, e la possibilità di promuovere l’estensione dei diritti sociali e civili, la sicurezza economica, il rispetto e la tutela dell’ambiente, il benessere materiale e lo sviluppo spirituale delle persone, ci appaiono fortemente limitati. Lo stesso esercizio della democrazia viene messo in discussione, visto che le decisioni fondamentali sono sottratte alla scelta degli elettori e condizionate da istituzioni e regole che rispondono a interessi ad essi estranei. I partiti della famiglia socialista sembrano aver rinunciato a mettere in discussione l’assetto istituzionale ed economico e si limitano all’amministrazione dell’esistente, in modo subalterno all’impianto liberista e con programmi spesso indistinguibili da quelli dei partiti conservatori.