La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 28 ottobre 2016

Il 'No' e la sfida costituente

di Francesco Brancaccio e Francesco Raparelli
L'opposizione alla riforma costituzionale Renzi-Boschi è, fino in fondo, opposizione alla catastrofe neoliberale che sta dilaniando l'Europa. Non occorre essere raffinati costituzionalisti, infatti, per cogliere tra le righe della riforma l'obiettivo, inequivocabile, di cancellare la democrazia parlamentare. In combinazione con l'Italicum, il «monocameralismo imperfetto» accentra i poteri nelle mani dell'esecutivo e favorisce la (piena) sostituzione dell'amministrazione per conto del mercato alla politica in rappresentanza del popolo. Che il meccanismo della rappresentanza, decisivo per la democrazia liberale (moderna), sia da tempo andato in pezzi è cosa nota. Di più: l'abbiamo voluto!

La democrazia del conflitto nello scontro referendario

di Fausto Bertinotti
Penso che continui ad essere trascurato, nella vicenda referendaria – e nel suo esito -, il peso di una presenza percepibile di una posizione classicamente di sinistra: quella capace di legare indissolubilmente la questione democratica alla questione sociale. Come affermato nelle costituzioni democratiche, la democrazia che si è voluta affermare dopo la vittoria contro il nazifascismo vive nella lotta alla diseguaglianza. Secondo una tradizione del movimento operaio si evidenzia la necessità di affermare un’idea di «democrazia sostanziale» per superare la fragilità intrinseca alla democrazia formale.

Un parlamento eletto con una legge incostituzionale non è legittimato a modificare Costituzione

di Nino Di Matteo
Devo dire che sono stato subito contento di accettare l’invito a partecipare a questa serata, un invito che mi è stato formulato da uno studente di giurisprudenza ad alcune associazioni universitarie. Ho subito considerato bello e importante poter partecipare ad un dibattito sulla Costituzione e quindi anche sul referendum costituzionale del quattro dicembre. Io credo che stasera dovevamo essere di più, non per i relatori ma per l’importanza dell’argomento.

Reinventare l'Europa. Appello di Franco Berardi Bifo e Geert Lovink

di Franco Berardi Bifo e Geert Lovink
Il sistematico respingimento dei migranti alle frontiere d’Europa non è solo manifestazione di brutalità ma sintomo di una trasformazione dell’Unione in una fortezza razzista. Un’onda di nazionalismo e di odio monta fra la popolazione europea. L’arcipelago dell’infamia si diffonde intorno al mar mediterraneo: gli europei costruiscono campi di concentrazione sul loro territorio e pagano i loro Gauleiters di Turchia Libia Egitto perché facciano il lavoro sporco sulle sponde del mar mediterraneo dove l’acqua salata ha sostituito il ZyklonB. Se non fermiamo questa barbarie si preparano le condizioni di una guerra civile razzista in tutta l’area euro-mediterranea.

Karl Marx ci insegna che la felicità è una forma di emancipazione politica

di Paul B. Preciado 
In un’epoca nella quale la psicologia del successo si presenta come l’ultimo Graal del neoliberismo, per affrontare il sinistro festival di violenze politiche, economiche ed ecologiche nelle quali ci troviamo coinvolti, la biografia di Karl Marx, scritta dal polemico giornalista inglese Francis Wheen, può essere letta come un potente antidoto ai programmi di allenamento e di sviluppo personale. Può darsi che, leggendo delle allegre sventure di Marx, vada creandosi un’antipsicologia dell’io per utenti di un mondo in decomposizione. La felicità, in quanto successo personale, non è altro che l’estensione della logica del capitale alla produzione della soggettività.

L’Europa riparta da unità, solidarietà e razionalità. Confronto con Yanis Varoufakis

di Alessandro Braga 
Yanis Varoufakis a tutto campo. Dal referendum costituzionale (il suo movimento, Diem25, si è schierato per il No dopo una consultazione online con i militanti), al futuro dell’Europa (che rischia la dissoluzione se non riparte dai principi di solidarietà, unità e razionalità). Da Renzi (definito “un bambino viziato che non è capace di portare avanti vere obiezione ai potenti del continente”) a Schäuble (“chi vota sì al referendum vota come lui”, ha detto Varoufakis), l’ex ministro del governo Tsipras non risparmia nessuno. A Milano per la presentazione del suo libro I deboli devono per forza soffrire?, Varoufakis ha partecipato a una serata sulla democrazia in Italia e in Europa nel nostro auditorium, insieme all’attivista ecologista Marica Di Pierri, al coordinatore di Diem25 Italia Lorenzo Marsili e a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.

Se il potere ride di noi

di Silvia Niccolai
Per effetto della legge distabilità, dal 2018 lo scontrino (se accompagnato dal codice fiscale dell’acquirente) darà diritto a partecipare all’estrazione a sorte di premi nazionali, non si sa se in beni o in denaro. Non è un’idea originale del nostro Governo: le lotterie fiscali rappresentano forse il più noto esempio di applicazione delle teorie comportamentiste alle politiche pubbliche. Sperimentate per la prima volta qualche anno fa in Gran Bretagna, le lotterie fiscali figurano oggi in prima fila tra le best practice che gli studi dell’Unione europea e raccomandano agli Stati membri ai fini di una Better Regulation.

La Vallonia cede, gli StopCeta no

di Monica Di Sisto
La Vallonia, la regione belga cui risponde la capitale dell’euroburocrazia Bruxelles, dopo aver bloccato per settimane la firma del Ceta, il trattato di liberalizzazione commerciale tra Canada e Europa, e aver fatto saltare il vertice ad hoc previsto per ieri, ha dato il via libera al governo Belga perché permetta alla Commissione europea di procedere. La Vallonia aveva detto di no al Ceta per le stesse ragioni per cui milioni di associazioni, sindacati e cittadini in Europa e Canada vorrebbero fermarlo.

Referendum, che confusione su ambiente e cultura

di Tomaso Montanari 
Con il referendum d’autunno saremo chiamati a decidere anche del futuro dell’ambiente e del patrimonio culturale della nazione. Non molti lo sanno, perché il dibattito sulla riforma costituzionale non ha finora lasciato spazio all’analisi dell’impatto che essa avrà su quest’ambito cruciale. Eppure i cambiamenti del riparto delle competenze tra Stato e Regioni introdotti dal nuovo articolo 117 comportano conseguenze rilevanti. Come è ben noto, l’assetto attuale di quell’articolo è frutto della riforma del titolo V della Carta promossa nel 2001 da un Centrosinistra sotto la pressione dell’assedio secessionista della Lega.

L’UE e la “polizia” economica

di Sandro De Toni
In questi tempi di liti in seno all’Unione europea sulle manovre di bilancio dei Paesi “indisciplinati” – in prima fila il nostro – può risultare interessante andare a vedere cosa prevedono le regole europee e ricordare quali meccanismi e quali sanzioni sono previsti per colpire gli Stati “ribelli” o inadempienti. Come vedremmo sono sanzioni anche pesanti, ma del tutto subordinate di fatto a scelte politiche come illustrano i casi anche più recenti. Non si procede nei riguardi del surplus della bilancia commerciale tedesca che dal 2007 supera il massimale del 6% previsto dalla Mip (Macroeconomic imbalance procedure), né nei confronti della Francia che ha un deficit superiore al 3% oramai da 8 anni, dal fatidico 2008 ovvero dall’inizio della grande crisi.

Realtà dei migranti e sovrapercezione barbarica

di Walter Massa 
Tonino Perna, ragionando su Calais, nei giorni scorsi si domandava da queste colonne «chi invade chi?». Una domanda che merita una risposta articolata, non semplicistica, che in parte lui stesso ha provato a dare. E sulla quale ritengo utile tornare dato che oramai l’assenza di buon senso nel dibattito pubblico sull’accoglienza pare essere l’unico dato di fatto incontrovertibile. Unito, sembra, a una generale ignoranza sulla materia tanto che secondo una recente ricerca del Centro Studi di Confindustria la presenza di cittadini migranti nel nostro Paese appare «sovrapercepita»: da una presenza reale nel 2015 dell’8,2%, la percezione dell’opinione pubblica si attesta al 26%.

Movimenti europei contro la «gentrificazione»

di Sandra Annunziata 
Un’agenda contro le politiche di «gentrification» nelle città dell’Europa del Sud. È l’obiettivo collettivo che si sono posti attiviste, rappresentanti di piattaforme anti-sfratto, studiose e comitati di quartiere di Lisbona, Madrid e Barcellona, Roma e Atene che si sono incontrati all’università di Roma tre per un workshop su uno dei temi che interrogano di più i movimenti sociali e le comunità accademiche critiche. La «gentrificazione» è un processo sociale e urbano complesso contro il quale si adottano pratiche anti-sfratto, anti-speculative e contro la mercificazione dello spazio urbano a fini turistici.

In Polonia le basi per uno stato totalitario. Intervista a Mateusz Kijowski

Intervista a Mateusz Kijowski di Frédéric Schneider
Dal suo arrivo al potere il partito Diritto e giustizia (Pis) mette a dura prova le basi dello stato di diritto, afferma Mateusz Kijowski, leader del Comitato per la difesa della democrazia (Kod), che guida le proteste antigovernative e filoeuropee degli ultimi mesi e che ha appena ricevuto dal parlamento europeo il premio del Cittadino europeo. 
Come è nato il Comitato di difesa della democrazia? 
"Per caso, anche se il bisogno era evidente. Krzysztof Łoziński, [oppositore al regime in epoca comunista], ha scritto un articolo intitolato “Bisogna fondare un Comitato di difesa della democrazia” ricordando il Comitato di difesa degli operai (Kor) creato nel 1976.

La mia versione

di Yanis Varoufakis 
Quando mi restituisci i soldi?
Venne il crollo di Wall Street del 2008 e la catastrofe finanziaria globale che ne seguì. Nulla sarebbe stato più come prima. Quando il sistema finanziario dell’Occidente diventò più grande del pianeta Terra, il collasso delle sue banche e la stretta sul credito misero in ginocchio i paesi dell’Europa, in particolare le economie basate sull’euro. La Northern Rock Bank inglese fu la prima banca europea a crollare, la Grecia fu invece la prima nazione. Tutta l’Europa fu stretta in un abbraccio mortale fra banche insolventi e governi alla bancarotta.

Gli «eccitanti» sogni di un qualunquista patologico

di Guido Caldiron
Donald Trump potrebbe diventare il 45° presidente degli Stati Uniti d’America? Per tentare di dare una risposta a questa domanda si deve necessariamente cercare di andare oltre le definizioni del personaggio che sono state proposte da quando si è aggiudicato con un ampio margine di consensi le primarie del Partito repubblicano per la corsa alla Casa Bianca. 

Università neoliberale e pensiero critico: il dissenso è ancora possibile?

di Università Critica
Venerdì 14 e sabato 15 ottobre scorso presso la Biblioteca “Amilcar Cabral” di Bologna si è svolto un incontro su Università Neoliberale e Pensiero Critico. Ci siamo ritrovati con lo scopo di dare continuità ad un percorso iniziato in maniera indipendente da diversi gruppi di ricercatori e docenti universitari strutturati e precari e poi confluito, sull’onda del comune bisogno di incontro, riflessione, dialogo circa lo spazio di espressione che pensiero critico e contro-narrazioni trovano oggi nel quadro di crisi incipiente dell’ Università italiana.

Renzi: tutto e il contrario di tutto per un salvifico “sì”

di Lucio Manisco
L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
L’Italia è una Repubblica per definizione democratica, fondata sull’amnesia.
La sovranità è delegata al popolo che la esercita solo nelle forme e nei limiti dall’ultimo di una lunga serie di primi ministri e presidenti della Repubblica.
La sovranità popolare come principio fondativo della democrazia partecipativa più spesso che volentieri è stata criticata, attaccata o abrogata da governi eletti o meno, rigorosamente riformisti e modernizzanti, da regimi autoritari o di deriva autoritaria, da dittature spietate o paternalistiche e bonarie.

Il significato di Theresa May: crisi di leggitimità all'inglese

di Vincenzo Scalia 
Negli anni settanta Jurgen Habermas teorizzava la crisi di legittimità, definendola come il disconoscimento di una classe politica da parte dei suoi governati in seguito ad uno scollamento tra bisogni e aspettative di una società e la politica effettivamente perseguita dagli attori investiti delle prerogative pubbliche. Sin dal primo decennio del 2000, stiamo assistendo esattamente a questo fenomeno in tutto il mondo occidentale: disaffezione dell’elettorato verso i partiti tradizionali, alto tasso di astensione, formazione di movimenti populisti o comunque critici verso la dialettica politica tradizionale, incapacità da parte dei sistemi politici di tradurre in outputs corrispondenti, almeno in larga parte, ai desiderata dell’elettorato, le loro scelte.

Un elefante bianco si aggira nei cantieri delle grandi opere

di Rossella Muroni
È un intreccio perverso quello che lega le grandi opere, la corruzione e le mafie in questo Paese. Stando alle intercettazioni, si tratta di un intreccio tenuto strettamente insieme da una colla velenosa; come il cemento scadente con cui vengono fatte queste grandi opere, finite ancora una volta sotto la lente di ingrandimento della magistratura. Un intreccio garantito per anni dalla famigerata Legge Obiettivo che ha consentito l'apertura di cantieri senza gara perché ritenuti prioritari per lo sviluppo del Paese, come nel caso del Terzo Valico.

Referendum costituzionale. Lettera a un amico incline a votare Sì

di Antonia Sani
Caro amico, inutile dirti che la tua (quasi?) decisione mi ha colpito profondamente. Vedo che una delle ragioni che ti inducono a propendere per il Sì sarebbe “l'accozzaglia” all'interno dei No. È vero che si prova un certo (penso reciproco) fastidio, ma le azioni dei comitati sono distinte; si lotta con coloro che ci sono affini, con gli “altri” si condivide solo la condizione imposta dalla natura del referendum. Del resto, anche tra i Sì una certa accozzaglia c'è. È inevitabile. Non ti dà fastidio trovarti in compagnia di certi imprenditori che del Sì fanno solo una ragione di auspicata maggiore stabilità delle loro aziende?

I protocolli del potere: Io, Daniel Blake di Ken Loach

di Tiziana Terranova 
Daniel Blake, il protagonista dell’omonimo film di Ken Loach, è un carpentiere sessantenne, vedovo e senza figli a cui i medici hanno proibito di lavorare a seguito di un serio infarto che l’ha colpito sul lavoro. Per questo si rivolge allo stato sociale per ricevere l’indennità di malattia, un diritto dei lavoratori conquistato, come Loach stesso ha documentato, negli anni seguenti la seconda guerra mondiale sull’onda non solo di un boom economico ma soprattutto della forza e della sicurezza accumulata dalle classi lavoratrici inglesi durante la guerra.

Convivere con il terremoto

di Maria Grazia Ciaccio
L’Italia è un Paese sismico, lo sappiamo, ma quanto siamo realmente consapevoli del rischio sismico che viviamo quotidianamente? In Italia, la Rete sismica nazionale (Rsn), gestita dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha registrato negli ultimi 35 anni oltre 70.000 terremoti con Magnitudo M maggiore di 2.0: se guardiamo in particolare l’ampia zona dell’Italia centrale che va da Gubbio (Pg) a Sulmona (Aq), possiamo vedere come, in questo arco temporale, si sono attivate 6 importanti sequenze sismiche con mainshocks aventi Magnitudo M>5.0.

Tempesta perfetta. Nove interviste per capire la crisi

di Tommaso Gabellini 
A distanza di otto anni dall’inizio dell’attuale crisi economica, sono ancora molte le spiegazioni che si guardano bene dal mettere in luce le contraddizioni insite nelle economie di mercato come quella dei Paesi membri dell’Unione Europea. La maggioranza delle analisi si concentra infatti sul ruolo del presunto interventismo da parte dello Stato in economia – rappresentato dall’elevato debito pubblico – e sulla scarsa competitività dei Paesi mediterranei – misurata in costi del lavoro troppo elevati, imposizione fiscale sui profitti asfissiante, alta rigidità del mercato del lavoro.

Cosa si nasconde dietro l'assalto di Renzi alla Costituzione

di Francesco Erspamer 
Obama è laureato in legge e ha insegnato diritto costituzionale. Sa benissimo che lo smantellamento piddino della Costituzione italiana negli Stati Uniti non solo non verrebbe approvato ma neppure proposto, tanto meno da lui. Il suo appoggio al sì ha dunque solo lo scopo di favorire un servo fedele da cui si aspetta politiche vantaggiose per il suo paese e le grandi corporation. Vediamo infatti qual è, in breve, la storia costituzionale americana. La Costituzione venne scritta nel 1787 ed entrò in vigore nel 1789. Quello stesso anno vennero proposti i primi dieci emendamenti, il cosiddetto Bill of rights, a tutti gli effetti un completamento della Carta.

A Barcellona è ribellione per la decrescita del turismo di massa

di Roberto Ciccarelli 
I residenti di Barcellona sono stufi degli affitti illegali attraverso piattaforme di economia collaborativa come Airbnb o HomeAway. A settembre due attivisti dell’Assemblea de Barris per un Turisme Sostenible (Abts), uno dei movimenti anti-gentrificazione della capitale catalana, hanno prenotato un appartamento sulla piattaforma Airbnb. Hanno preso le chiavi, sono entrati nell’appartamento e hanno chiamato il municipio chiedendo un’indagine sulla proprietà. Gli ispettori hanno accertato che il proprietario dell’appartamento affittava su Airbnb altre quattro case, non rispettava i criteri di una normale attività imprenditoriale, dunque non pagava le tasse. Al proprietario è stato vietato di continuare ad affittare.

Relazioni industriali per un’economia verde: quando i sindacati aiutano l’innovazione

di Massimiliano Mazzanti 
Le relazioni industriali sono rilevanti per la transizione verso una green economy per almeno due ragioni principali. Da un lato il conflitto ambiente-occupazione, che risale agli anni settanta, quando spesso i movimenti ambientalisti si trovavano come avversari i movimenti operai, è ancora attuale, ed esacerbato in fasi di recessione con alta disoccupazione. Le politiche e le strategie diventano ancora più miopi, con il rischio di ‘accettare’ ogni tipo di occupazione, senza attenzione alla qualità del lavoro. L’obiettivo delle imprese e delle politiche deve essere invece quello di generare sempre più ‘decent e green jobs’.

I peggiori nemici dei palestinesi? Sorpresa, sono gli arabi

di Fulvio Scaglione 
L’ultima versione della contestata risoluzione Unesco sul Monte del Tempio e sui luoghi di Gerusalemme sacri a ebrei, musulmani e cristiani è stata approvata, pur con soli dieci si, dai seguenti Paesi: Angola, Azerbaigian, Burkina Faso, Croazia, Cuba, Finlandia, Indonesia, Giamaica, Kazakistan, Kuwait, Libano, Perù, Filippine, Polonia, Portogallo, Repubblica di Corea, Tanzania, Tunisia, Turchia, Vietnam, Zimbabwe. È possibile immaginare, visto il tono della risoluzione, che gran parte dei voti a favore siano venuti dai Paesi a maggioranza musulmana.

Costituzione e sistema elettorale: dalla Costituente proporzionalista al maggioritario

di Aldo Giannuli
Sul finire dei suoi lavori l’Assemblea Costituente affrontò il tema della legge elettorale proporzionale che, in seno alla seconda commissione, il grande giurista Costantino Mortati (Dc) propose di costituzionalizzare. La proposta di inserire la legge nella carta non venne accolta, ma l’orientamento pressoché unanime fu quello di adottare la proporzionale per l’elezione della Camera nel 1948. In aula, la proposta venne ripresa dal comunista Antonio Giolitti, sotto forma di emendamento all’articolo 53, ma venne obiettato che questo era stato escluso in commissione, per cui l’emendamento venne trasformato in ordine del giorno, poi approvato.

La fine della nostra speranza. “Occidente senza utopie”

di Paolo Missiroli 
“Utopico” è un aggettivo oramai con valenza negativa. Qualcosa di utopico è qualcosa di non realizzabile e quindi non realista (aggettivo che ha invece una valenza assiologica positiva). Segno dei tempi? Eppure, ogni moderno ha sentito su di sé la brezza del futuro radicalmente altro, dell’avvenire che si trasforma già sotto i nostri occhi. Ogni moderno ha percepito, da una parte o dall’altra, dal reale che gli stava di fronte o dall’altrove assoluto, un vento forte che soffiava verso un altro tempo, del tutto differente dal presente. Chi non ha mai provato nulla di tutto ciò, non è mai stato moderno.

Appello urgente dell'HDP all’opinione pubblica internazionale

La Commissione per gli Affari Esteri dell’HDP ha lanciato un appello urgente all’opinione pubblica internazionale rispetto alla violenza di polizia e agli arresti di politici curdi eletti.La Commissione per gli Affari Esteri dell’HDP ha lanciato un appello urgente all’opinione pubblica internazionale rispetto alla violenza di polizia e agli arresti di politici curdi eletti. L’appello della Commissione per gli Affari Esteri del Partito Democratico dei Popoli (HDP) è il seguente.

Sel chiude i battenti ma c’è malumore sull’ultimo atto

di Daniela Preziosi 
Sel chiude i battenti. Entro fine anno la creatura politica nata nel 2009 da una scissione del Prc guidata da Nichi Vendola si scioglierà ufficialmente per confluire in Sinistra italiana. La morte del partito-movimento è annunciata, ma alle esequie la famiglia potrebbe presentarsi meno unita di quanto ci si augura in un’occasione del genere. Se n’è discusso in due tappe ieri e l’altro ieri a Montecitorio. L’appuntamento era riservato ai deputati e ai senatori della vecchia Sel, ed è stato concluso da Nichi Vendola, tutt’ora presidente del partito morituro benché da tempo assente dalla scena per note ragioni familiari (ha avuto un bambino e si è preso un periodo sabbatico dalla militanza).

Una stessa matrice

di Lea Melandri
La raccolta in un gruppo chiuso, omogeneo, è strettamente imparentata con la separazione da tutto ciò che dal di fuori sembra ostacolarla. Niente come la figura di un nemico serve a stringere aggregazioni forti e compatte. “L’essere vivente protegge, per così dire, la propria vita distruggendone un’altra” (Freud). Sotto questo profilo, che vede insieme apparentemente indistricabili amore e odio, conservazione e distruzione, si può leggere anche la nascita della comunità storica degli uomini, il bisogno del sesso dominatore di darsi una genealogia in proprio, una discendenza di padre in figlio, cancellando quell’origine “eterogenea” che lo lega al corpo della donna.

L’amicizia con i Saud è a prova di bomba

di Marinella Correggia
Question time alla Camera, 26 ottobre 2016: il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha risposto (malamente) a un’interrogazione del Movimento 5 stelle. Le domande erano: chi ha autorizzato l’export di armi dall’Italia ai Saud? e quando? e se dopo 19 mesi di bombardamenti sauditi sullo Yemen – con innumerevoli crimini di guerra e oltre seimila morti civili -, questo rapporto militare non va forse rivisto?  Nella sua risposta, Gentiloni ha precisato che Usa, Francia, Regno unito e Germania esportano a Riad più di noi. Insomma: c’è chi è più assassino di altri. 

Appunti di fase su razzismo ed antirazzismo

di Global Project 
Orson Welles in “Quarto potere” racconta alcuni frammenti di vita del magnate della stampa Charles Foster Kane, da diverse angolature, in modo da lasciare allo sforzo soggettivo dello spettatore la possibilità di tracciare una sintesi del personaggio. Allo stesso modo i fatti di Gorino, e la loro sovraesposizione mediatica, pongono alla luce tanti nessi interpretativi di una vicenda destinata a creare un precedente importante sul tema dell’accoglienza in questo Paese. Le visioni soggettive, che nell’era social diventano spesso compulsive, non devono però allontanarci da una sintesi politica dell’accaduto.

Belgio, i “socialisti” sbracano, trovato accordo sul Ceta

di Francesco Ruggeri
I negoziatori belgi hanno raggiunto un accordo sul Ceta. Lo si apprende dai media belgi. Una copia del documento firmato da fiamminghi e valloni è stata inviata all’Unione europea. Il testo dell’accordo è stato trasmesso al presidente del Consiglio europeo, alla Commissione e al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper). Il Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, «è molto importante per le imprese e l’attività economica – ha detto il premier belga Charles Michel -. Un accordo che pesa 12 miliardi di euro. Ora l’ultima parola torna ai parlamenti belgi».

Cina, la successione a Xi Jinping può attendere

di Simone Pieranni
La nuova parola da tenere a mente quando si parlerà di Cina sarà he xin, ovvero «cuore», «nucleo». È la nuova «posizione» del leader incontrastato Xi Jinping all’interno del partito. Al termine del sesto Plenum del diciottesimo comitato centrale del partito comunista, nel documento conclusivo, si specifica che «tutti i membri del partito devono unirsi intorno al Comitato centrale con il compagno Xi Jinping come nucleo». Cosa significa dunque? In primo luogo il Plenum ha sancito una vittoria di Xi Jinping che, già plenipotenziario, ottiene anche questo riconoscimento che in passato era toccato solo a Mao, definito he xin da Deng Xiaoping (che riferì l’espressione anche a se stesso e a Jiang Zemin).

Garrincha, il corpo sbagliato, la gioia di un popolo

di Giacomo Giubilini
È il 16 gennaio del 1983, Garrincha ha quarantanove anni ed è domenica. È diventato calciatore professionista trent’anni prima e l’apice della gloria risale a venti anni fa. Ora è un alcolizzato. Inizia a bere di mattina, continua nel pomeriggio e non smette per tutta la notte: tre giorni dopo, il mercoledì, senza essersi mai fermato, porta il suo corpo sfasciato fuori dal bar. Avrebbe voluto ancora qualcosa, avrebbe desiderato far ridere ancora qualcuno per avere da bere, ma si è alzato dalla sedia con un presentimento: senza sapere in cosa sperare ancora e senza sapere cosa chiedere, senza cercare scuse e rimandi, capisce che per lui è ora di morire. Viene ricoverato in una clinica psichiatrica dove muore nella notte tra il 19 e il 20 gennaio.

Il Senato e l’Europa

di Andrea Pertici
Sappiamo che la riforma dice quello che ciascuno vuol sentirsi dire. Ad esempio, se vuoi che il Senato rappresenti le autonomie sono infatti queste ad eleggere i senatori, ma se vuoi un Senato eletto dai cittadini ti diranno che la riforma prevede anche questo. Del resto la stessa relazione con cui il Governo aveva presentato la riforma diceva che questo era il Senato delle autonomie, ma anche delle garanzie… Ma in realtà – ce lo dicono sempre più spesso – questo è anche il Senato dell’Europa, nel senso che da qui passeranno d’ora in poi i rapporti tra lo Stato e l’Unione europea. Migliorando, naturalmente. Inutile precisarlo.

Renzi su un palco, NOi ovunque

del Comitato per il No
È l’Italia intera il palcoscenico della campagna per il no, che per questo weekend ha organizzato decine e decine di iniziative di informazione, dibattito, mobilitazione, ma anche feste di quartiere, concerti, cortei per contrastare la truffaldina propaganda del sì. In piazza ci saranno gli Studenti per il No, che hanno lanciato un appello a trasformare il 29 ottobre in una «data di attivazione popolare», mentre il Partito Democratico pensa di riempire Piazza del Popolo mettendo a disposizione pullman e treni da tutta Italia e invitando i cittadini alla partecipazione. Quella stessa partecipazione che invece, con la riforma Renzi-Boschi, viene drasticamente ridotta.

Il Partito Pirata, i grillini europei che domani rischiano di vincere le elezioni in Islanda

di Emanuele Rigitano
In Islanda il 29 ottobre 2016 ci saranno le elezioni per il rinnovo del parlamento e uno dei primi partiti sarà quello dei Pirati. I sondaggi fino a pochi mesi fa li riconoscevano come prima forza politica, con un picco ad aprile del 40% dei consensi che faceva presagire un futuro governo monocolore guidato dai Pirati. Il partito nato per la modifica del copyright, per la tutela di un internet libero e per la trasparenza ottiene comunque un risultato clamoroso, considerando che gli ultimi anni per il partito della vela sono stati un po' avari di risultati.

Per le strade di Salasaca: tra tradizione e globalizzazione

di Alice Facchini
Mentre cammina lungo le strade sterrate di Salasaca, Virginia fila la lana. Incastrato nel chumbi, la cintura ricamata a mano tipica del paese, ha un bastone su cui è fissato un batuffolo di lana grezza. Sfregando il pollice e l’indice della mano sinistra crea il filo, mentre con la destra lo arrotola attorno a un piccolo fuso di legno. Come lei, tante altre donne filano la lana mentre camminano a passi piccoli e veloci, per non perdere neanche un minuto negli spostamenti. Virginia è nata e cresciuta a Salasaca, un paese di circa 8.000 abitanti situato a 2.800 metri di altezza sulle Ande, nel cuore dell’Ecuador, incastonato tra tre vulcani: il Chimborazo, il Cotopaxi e il Tungurahua. Durante i suoi 36 anni, questa donna ha sempre vissuto qui: “Non sono mai stata neanche a Baños, che dista solo mezz’ora da qua. Non conosco niente.

Così Matteo Renzi fa felici gli evasori

di Vittorio Malagutti
I vostri soldi? Chiudeteli in una cassetta di sicurezza, nascondeteli in casa, magari sotto il materasso, oppure fate una bella buca e teneteli sottoterra come riserva d’emergenza. E soprattutto lasciateli cash, in contanti, lontani da un conto bancario e quindi dal fisco. In estrema e brutale sintesi, questo è il messaggio inviato nei giorni scorsi dal governo ai cittadini-contribuenti. È bastato l’annuncio di una possibile sanatoria sulle somme possedute in nero, perché l’esercito degli evasori nostrani trovasse l’ennesimo incentivo a seguire la strada di sempre. Che significa pagamenti senza fattura e all’occorrenza un taglio netto a contributi e Iva.

Frequenze tv: asta bocciata, ma il governo rilancia

di Teodoro Andreadis Synghellakis 
Il Consiglio di Stato ellenico ha bocciato la riforma del sistema radiotelevisivo voluta dal governo di Alexis Tsipras. La riforma, che prevedeva quattro concessioni per canali privati a trasmissione nazionale, è stata giudicata anticostituzionale, per la parte che riguarda l’autorità che organizza e controlla l’asta delle frequenze. I giudici hanno ribadito che è prerogativa e diritto esclusivo del Consiglio Nazionale per la Radiotelevisione, a cui non si può sostituire il governo greco, come era invece successo a fine agosto scorso.

La guerra (persa) dell’Europa contro la povertà

di Maurizio Sgroi 
Sembra una buona notizia, ma a ben vedere non lo è: Eurostat ha rilasciato le sue ultime rilevazioni sulla quota di europei a rischio di povertà ed esclusione sociale, sottolineando la circostanza che finalmente siamo tornati al livello pre crisi. Sembra una buona notizia ma non lo è per la semplice circostanza che questo livello quota oggi – e quotava allora – il 23,7% della popolazione, dopo aver raggiunto quasi il 25% fra il 2009 e il 2012.

La delicata funzione della garanzia costituzionale

di Rocco Artifoni
A breve tutti gli elettori saranno chiamati a pronunciarsi nel referendum costituzionale, previsto dall’art. 138 della Carta: “Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

Jungle, au-revoir!

di Marina Nebbiolo
Lunedì 24 ottobre circa 1900 migranti sono stati ridistribuiti nei 280 CAO, Centri di accoglienza e di orientamento, previsti dalle prefetture francesi per alloggiare a tempo indeterminato i richiedenti asilo. Solo 45 autobus sono partiti sui 60 previsti il primo giorno di sgombero della bidonville. Martedì circa un migliaio le partenze registrate, mentre oltre la metà degli accampati non si allontanava da ciò che resta del campo in via di demolizione, sotto i riflettori invadenti e permanenti dei giornalisti accreditati dalla prefettura che ha organizzato un programma di veri e propri tour accompagnati. Assistiamo alla distruzione della "jungle" in diretta, allo sfollamento militarizzato con il suo registro dei numeri in cui si contano posti e autobus, mentre si ignora il destino sempre più drammatico di chi cerca di raggiungere la costa inglese.

La banca voleva la casa, ho resistito e poi ho scoperto che non ero sola

di Roberto Ciccarelli
Nella sua vita precedente Carmen Gutiez faceva l’imprenditrice a Madrid. Era quella che si poteva definire una «storia di successo»: un’impresa di consulenza sulla formazione che dava lavoro fino a 300 persone, una casa in centro a Madrid il cui valore è stato calcolato intorno al milione di euro. Oggi ha più di cinquant’anni, è una madre single, e la sua vita è cambiata radicalmente, come mai avrebbe potuto immaginare. Carmen colloca l’ora X nella crisi del 2008. Da quel momento le cose sono andate peggiorando, al punto che ha dovuto chiudere l’impresa, Alla lunga i risparmi sono finiti e Carmen non è riuscita a pagare il mutuo e le bollette.

Sinistra riformista, sinistra radicale, estrema sinistra: dove ci collochiamo?

di Enrico Baldi
Che tradotti in italiano corrente sono: centro-destra camuffato da sinistra, sinistra moderata e sinistra rivoluzionaria. Prendo spunto dall’ottimo libro ‘La sinistra radicale in Europa’ di Marco Damiani - Donzelli 2016 - per fare alcune considerazioni. Innanzitutto siamo chiaramente la sinistra moderata anche se i sociologhi ci chiamano ‘sinistra radicale’. Cosa c’è infatti di radicale a sostenere che se la finanza crea una crisi economica gigantesca questa stessa finanza non può portare via la casa a chi per colpa della crisi ha perso il posto di lavoro. Niente di radicale, solo normale buonsenso.

29 ottobre: 100 piazze per il NO

Sabato 29 Ottobre inizia una nuova fase della campagna referendaria verso il 4 Dicembre. Mentre il premier sarà a Roma su un palco in Piazza del Popolo, il NO si diffonderà ovunque nel Paese nei veri quartieri popolari e nelle strade. Gli Studenti per il NO della Rete della conoscenza ed il Comitato per il No annunciano 100 piazze in tutta Italia. “Da settimane all’interno delle scuole, delle università, dei nostri quartieri abbiamo aperto una discussione pubblica intorno ai temi della riforma costituzionale. Gli studenti e le studentesse hanno deciso di prendere parola collettivamente da Nord a Sud per rispondere ad una vergognosa campagna propagandistica promossa dal Governo dei vecchi del No contro i giovani del SI.” - dichiara Giacomo Cossu, esponente degli Studenti per il NO - “Non ci stiamo.

Turchia: la censura arriva in Italia

di Fazila Mat
La censura di Ankara sui media curdi è arrivata fino in Europa. Med Nuce (notizie dal Medioriente, in curdo), rete televisiva con sede legale in Italia (a Campobasso) e che trasmette da Belgio, Norvegia e Svezia, a inizio ottobre è stata improvvisamente oscurata. La decisione è stata presa dalla società francese Eutelsat, uno dei maggiori operatori satellitari del mondo che fa da diffusore a oltre 4mila canali televisivi e sul quale si appoggiava anche la rete curda.