Intervista a Yanis Varoufakis di Giacomo Russo Spena
Sogna un’Internazionale progressista. La terza via, tra l’establishment tecnocratico e i populismi xenofobi. O, meglio, “Il terzo spazio” come recita il libro appena uscito scritto da lui e da Lorenzo Marsili (Editori Laterza). Yanis Varoufakis è un convinto europeista, seppur conscio che le elite abbiano imboccato un vicolo cieco: “L’enorme disuguaglianza, l’accumulazione - nella periferia d’Europa - di un debito pubblico impossibile da ripagare, i salvataggi bancari pagati dai cittadini più deboli, la finanziarizzazione e, infine, la disintegrazione dell’Europa e la sconfitta del sogno di prosperità e di valori condivisi sono tutte conseguenze dello stesso preciso processo”. Un processo che secondo lui non è irreversibile. E soprattutto, l’economista greco non crede che la soluzione risieda nel neosovranismo: “Le istituzioni europee hanno fallito in modo spettacolare nel gestire la crisi che hanno contribuito a creare.