La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 16 marzo 2017

Voucher. Renzi ingoia il rospo? Proseguire la lotta su tutto il Jobs Act

di Paolo Ferrero
La decisione assunta dal PD di varare nel Consiglio dei Ministri un decreto che dovrebbe contenere tanto l’abolizione dei voucher quanto la piena responsabilità solidale del committente negli appalti, dimostra, se confermata dai fatti, che “la lotta paga”! Naturalmente è necessario continuare la campagna in corso fino alla conversione dei decreti, vigilando affinchè non vi siano colpi di coda durante l’iter parlamentare. E’ una decisione che non viene assunta perché vi sia una rimessa in discussione delle politiche neoliberiste sul lavoro, ma perché costretti dai referendum promossi dalla CGIL, e dal vero e proprio terrore di un voto popolare che potesse bocciare, dopo la controriforma istituzionale, un altro decisivo tassello delle politiche liberiste, minando la “ripartenza” di Renzi.
Diversamente da quanto dice Renzi infatti i voucher sono l’emblema del Jobs Act, perché rappresentano il simbolo della riduzione delle persone che lavorano a merce “usa e getta” che ne è logica di fondo: dalla piena libertà di licenziamento illegittimo a demansionamenti e videosorveglianza, all’acausalità dei contratti a termine.
L’iniziativa deve continuare su tutti questi aspetti, sia pensando a nuove campagne referendarie a partire dai licenziamenti, sia sul terreno della costruzione dei conflitti per un’alternativa complessiva nelle politiche economiche e sociali. Noi ci siamo e crediamo che questo debba essere l’impegno di tutte le forze della sinistra di alternativa.

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