La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 5 gennaio 2018

Toni Negri: Marx e Foucault













intervista di Emmanuel Chamorro Sánchez
È stato recentemente pubblicato da Polity Press Marx and Foucault, un’opera che riprende sedici testi elaborati da Toni Negri in quest’ultimo decennio (alcuni tuttavia datano degli anni ’70). La prima domanda è evidente: perché riflettere oggi sulla connessione Marx-Foucault, qual è l’interesse di questa riflessione per l’analisi del mondo contemporaneo?

Una rivoluzione è per tutte e tutti?







di Andrea Cegna 
Ventiquattro anni dopo il primo gennaio 1994 l’EZLN continua a parlare, e a far parlare di sé. Chiusa la seconda edizione del ConCiencias por la Humanidad, festival di scienza critica e anticapitalista, si guarda alla festa della donna e al “Primo Incontro Internazionale, Politico, Artistico, Sportivo e Culturale delle donne che lottano” che si svolgerà a marzo 2018 nel Caracol di Morelia. Ma si guarda anche al percorso di raccolta firme di Marichuy (candidata indigena alle elezioni presidenziali) e del Consiglio Indigeno di Governo e alle elezioni della prima domenica di luglio

Dalla “crisi fiscale dello stato” alla “seconda contraddizione del capitale”: il percorso intellettuale di James O’Connor









di Alfredo Agustoni
James O’Connor è ben conosciuto, prima che per la sua proposta di un approccio “ecomarxista”, per la sua analisi della crisi fiscale dello stato. Di qui, l’estrema attualità di un autore che cerca di esaminare, dal punto di vista di un marxismo “critico”, problemi che al tempo in cui scrive sono “emergenti” e che oggi sono autentiche “emergenze”.

Il lavoro coatto. Uno scenario coercitivo contro i poveri. Intervista a Giuliana Commisso












di Sergio Cararo
Giuliana Commisso* è una docente dell’Università della Calabria. Recentemente, insieme a Giordano Sivini, ha pubblicato il libro “Reddito di cittadinanza. Emancipazione dal lavoro o lavoro coatto?” per le edizioni Asterios. Alcune settimane fa abbiamo intervistato Giordano Sivini, oggi torniamo con una intervista con Giuliana Commisso sul tema della povertà e del carattere coercitivo delle misure messe in campo da governo e Ue per “contrastarla”.

Donne e lavoro, facciamo come l'Islanda


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di Chiara Saraceno
Ora sarà più difficile per i datori di lavoro islandesi aggirare le norme, che pure esistevano da tempo, sulla parità salariale, demansionando le donne o discriminandole nei percorsi di carriera.
La nuova legge, approvata l’8 marzo scorso dopo uno “sciopero delle ore non pagate” messo in atto dalle donne, ed entrata in vigore con il nuovo anno, sposta proprio sui datori di lavoro l’onere della prova.

Non c'è posto per loro











di Alex Zanotelli
Più ancora che una vibrante denuncia, una veemente invettiva del pacifico missionario che esprime la rabbia di tutti gli oppressi della Terra. Ma i politicanti del mondo "sviluppato" fanno orecchie da mercante Questo Natale ha visto milioni di migranti in fuga da fame e da guerre, che bussano alla porta dell’Europa, ma non c’è posto per loro, restano fuori. Proprio come in quel primo Natale, quando per quei due poveri migranti, «non c’era posto nella locanda»: Gesù nasce fuori. Così oggi i migranti, la «carne di Cristo» come ama chiamarli Papa Francesco, restano fuori.

Argentina 2017. Violenza neoliberale e trasformazione dello Stato









di Sebastian Torres
Pubblichiamo un intervento in forma epistolare di Sebastian Torres, un compagno argentino che ha già collaborato con noi negli ultimi anni, nel quale viene tracciato un primo bilancio del regime neoliberale del governo Macri, dopo il suo successo nelle elezioni di medio termine.

Dal neoliberismo progressista a Trump, e oltre











di Nancy Fraser
Chiunque parli di “crisi”, oggi, rischia di essere liquidato come un parolaio, data la banalizzazione che il termine ha subito attraverso il suo uso continuo e superficiale. Ma c’è un senso preciso in cui noi oggi stiamo effettivamente affrontando una crisi. Se la caratterizziamo con precisione e identifichiamo le sue dinamiche distintive, possiamo determinare meglio cos’è necessario per risolverla. Su queste basi, inoltre, potremmo intravedere un sentiero che ci guidi oltre l’attuale impasse, attraverso il riallineamento politico e verso la trasformazione della società.