La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 30 giugno 2017

Sinistra: contro il disfattismo e l'autocommiserazione

di Oscar Monaco
A quanto pare, alle ultime elezioni amministrative, le liste “civiche” di sinistra hanno ottenuto in media percentuali superiori all'8%, attendandosi sopra il 15% in più di un capoluogo di provincia o comune di medio/grandi dimensioni; si trattava di liste o coalizioni nella quasi totalità dei casi alternative al PD e, se sommassimo i risultati delle liste di sinistra (sempre alternative al PD) non coalizzate tra loro, si supererebbe il 10% dei consensi mediamene ottenuti.

La scialuppa di Renzi e l'impoverimento di massa


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di Fabrizio Marcucci
A dispetto dell’apparente grande consenso che ebbe, a Renzi l’Italia e il suo stesso partito si affidarono per disperazione. Se si fa eccezione per un ridotto zoccolo duro di sostenitori convinti, la gran parte del paese e del Pd tramortiti dalla crisi lo accolsero con lo spirito con cui ci si aggrappa a una scialuppa di salvataggio.

Una vittoria per Standing Rock ed i Siuox. La Corte Federale ritiene che lo sblocco del DAPL violi la legge


Standing Rock







di Earthjustice.org
A pochi giorni dal dibattito che vedrà confrontarsi - sul palco dello Sherwood Festival - alcuni protagonisti di Standing Rock con esponenti di lotte territoriali attive in Italia (lunedì 19 giugno alle ore 21,00 presso il second stage), una decisione della Corte Federale potrebbe riaprire la partita sul Dakota Access Pipeline. Questo articolo è tratto dal sito di Earthjustice, organizzazione no profit che difende anche gli interessi dei Siuox del Nord Dakota.

Un decreto per i risparmiatori?

di Sergio Farris 
Dopo l'assenso della Bce alla messa in liquidazione per accertato rischio di dissesto della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca (i due istituti di credito, da tempo in crisi, non assolvono gli obblighi relativi ai necessari requisiti patrimoniali), il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha dichiarato che la soluzione per le due banche venete in liquidazione, adottata con il relativo Decreto emanato il 25 giugno dal Consiglio dei Ministri, era l'unica praticabile. Non c'erano alternative alla liquidazione 'ordinata'. Si garantirebbe la stabilità del sistema finanziario e si tutelano i risparmiatori. In realtà, la vicenda ha più che altro le sembianze di una resa incondizionata ai desideri del gruppo Intesa SanPaolo.

martedì 27 giugno 2017

Immigrazione e finanziamento dello stato sociale









di Christian Marazzi 
Quando si parla di immigrazione in Svizzera raramente si mette in evidenza il suo ruolo nel finanziamento dello Stato socialeattraverso il versamento dei contributi sociali obbligatori. Ancor più raramente si ricorda che spesso, per una parte importante degli immigrati, a questi contributi non corrispondono le prestazioni sociali per le quali sono stati versati. Ne ha parlato recentemente Jean-Pierre Tabin, esperto di politica sociale svizzera e prof. all’HES-SO di Losanna (“Quand l’Etat social profite des immigrés”, REISO.org, 15 maggio 2017).

Un lavoro povero è davvero ‘meglio di niente’?

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di Elena Monticelli, Marco Marrone
Si sta affermando un nuovo genere di disoccupati, non più coloro che sono privi di un lavoro, ma sempre più coloro che pur lavorando non accedono a un reddito sufficiente

Il caso Germania. Visto da sinistra


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Paola Giaculli
La sfida è anche sul piano culturale. Perché in Germania l'elettorato è conservatore e sceglie i partiti tradizionali. E la Spd ha rinunciato a un impianto autenticamente riformatore.

Il sindacato di classe del XXI secolo è ora una possibilità concreta



di Giorgio Cremaschi
Ho visto una concreta possibilità che il sindacato di classe del ventunesimo secolo divenga una realtà. Ho visto la volontà di costruirlo non solo nelle scelte del gruppo dirigente, ma negli interventi che dai più diversi luoghi di lavoro, dai mondi del precariato e della immigrazione, da quello dei pensionati, si sono succeduti instancabili ed appassionati nel congresso del USB.

Chi sono i rifugiati ambientali?









di Guido Viale
Chi sono i rifugiati ambientali? Secondo Essam El-Hinawi, che ha introdotto questo termine nel 1985, si tratta di “persone che sono state costrette a lasciare il loro habitat abituale, temporaneamente o per sempre, a causa di una significativa crisi ambientale (naturale e/o provocata da attività umane, come per esempio un incidente industriale) o che sono state spostate in via definitiva da significativi sviluppi economici o dal trattamento e dallo stoccaggio di scarti tossici, mettendo così a repentaglio la loro esistenza e influenzando gravemente la qualità delle loro vite”.

lunedì 26 giugno 2017

Rodotà, la dignità umana come conquista


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di Gianni Ferrara
Stefano Rodotà incorporava i profili più alti della persona umana: quello dello scienziato, quello del combattente per i diritti, per le libertà, per la democrazia.
Li ha incorporati senza mai che uno dei due prevalesse sull’altro.

Il populismo democratico alla prova dell’immigrazione











di Raffaele Bazurli
In occasione delle ultime presidenziali francesi, il movimento ‘La France Insoumise’ guidato da Jean-Luc Mélenchon ha destato profondo clamore per aver spezzato, uno dopo l’altro, molti tabù della sinistra tradizionale. L’immigrazione non fa eccezione. Mélenchon ha ripetuto di voler intervenire sulle cause dei fenomeni migratori: guerre, carestie, cambiamenti climatici.

La grande truffa delle banche venete








di Claudio Conti
I veri delinquenti gestiscono banche, manovrano governi, svuotano di risorse un paese e quando vanno in difficoltà pretendono di essere salvati a spese di tutti i cittadini.
Ideologia? Giudicate voi…